Biografia senza tempo (DA RISCRIVERE)

di pokepony10
(/viewuser.php?uid=781329)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Aprì gli occhi e vidi subito un soffitto bianco  e una luce punta sulla faccia. -tutto bene?- mi chiese Black -si … io so dove siamo..- risposi guardandomi in giro -davvero?- -è un posto per matti… ma tu che ci fai qui?- -io sono da considerarsi folle… mi occupo di fare attentati con ogni tipo di arma ma solo per spaventare, per colpire non mi e mai stato affidato nulla…- mi confidò lei lei.  -come mai ti ho dovuta difendere io?- -era una situazione particolare ero ubriaca, per questo non ho pensato a sparargli..- -capisco…- dissi poi mi alzai. 

-ma come fai ad alzarti? Io non riesco a muovermi…- -hanno usato una sostanza potente abbastanza da immobilizzare chiunque, con me non ha effetto poichè sono ferita quindi non e circolato in tutto il corpo- -certo…- riflettè lei poi mi vide muovermi - che fai?- prendo le mie cose… posso vedere nel tuo zaino?- chiesi curiosa -certo..- -non hai molto… solo corde e un paio di pistole..- -il resto lo ottengo sul posto..- -bella tecnica…- pensai tra me e me.
 Mi guardai in giro vi erano solo due letti e sulla porta una telecamera, presi l'enciclopedia e la lanciai contro la cam, era distrutta. Poi aprì il libro e iniziai a scrivere delle formule sull'agenda -è il tuo hobby?- mi chiese -no è il mio lavoro, il mio hobby e vedere la gente morire- risposi sorridendo, lei tacque.

 Dopo un pò la guardai, era ancora stesa per terra -in piedi Black ora puoi muoverti..- dissi -ho!... Hai ragione..- disse alzandosi - esci vai a prendere del limone un bicchiere e del bicarbonato…- le ordinai pianificando nella mia mente -ma… okay almeno mi svago un pò… posso uccidere qualcuno?- chiese -devi avere un motivo altrimenti ci scoprono e se lo devi fare si silenziosa…- -certo..- poi usci scassinando la serratura.

 Torno dopo un po’ -eccoti gli oggetti…- -hai mica ucciso?- -no..- presi Black e la feci stendere - ascolta bene… prendi il limone e spremitelo in gola poi non ingoiare buttaci dentro il bicarbonato quando te lo dico io, se non riesci a spremertelo in gola usa il bicchiere… usciremo di qui!-. Fece come ordinai e mi ridiede il bicchiere io presi una boccetta dalla valigia e misi nel bicchiere parte dell'acido preso da casa. 

Finito i preparativi cercai di attirare l'attenzione di un medico. -ora!- dissi a Black -dottore non si sente bene!- urlai. L'uomo allarmato entrò -Black calcio!- lei ubbidì, igoiò e colpì il dottore. 

Era svenuto a bocca aperta io lo presi pe il camice e gli buttai in gola il contenuto del bicchiere, lui inghiottì. Mi sedetti sul letto e iniziai a pulire il bicchiere -perchè?...- chiese black -perchè se esce noi saremo scoperte,  ora sa che vogliamo scappare meglio che muoia, ha ingoiato l'acido e noi abbiamo le chiavi ma e meglio se  non ci facciamo notare. tu sai come scappare, hai visitato la struttura nel frattempo vero?- -si.. E quindi ti faccio strada mentre tu… usa il camice che ha il dottore..- cercò di pianificare -no, io ho il mio..- dissi cacciandone uno dalla valigia -è il tuo unico indumento?- chiese sorpresa -si… ora andiamo.. Ma prima..- presi la macchiana e fotografai il dottore con un enorme foro dell'addome -un'altra figurina per la collezione!- dissi. 

Uscimmo dalla stanza e senza farci notare scappammo dalla clinica. Oramai eravamo fuori. -ora dove vai?- mi chiese -la mia famiglia è mia sorella che ho nella valigia… andrò in cerca di un rifugio… e tu?- -lei ha me!- disse un ragazzo apparso dal nulla -Eko?- chiese Black -moccioso non appendere così il tuo avversario!- disse un ragazzo. indossava un camice come il mio - hey che succede?- chiese Black -hum…. Io sono Jack e sono qui per lei!- disse il ragazzo dal camice e mi afferrò per il braccio -io per mia sorella!- disse Eko prendendo Black -perderai la guerra spione!- disse Jack -scienziato pazzo, tornatene da dove sei venuto!- -certo!- rispose inizio a trascinarmi via col mio bagaglio. Io mi opposi e anche Black, ci afferrammo per un istante la mano e poi di lei non vidi più nulla. 
Fui trascinata dal ragazzo in un'auto -eccoti la mia limusine- disse -hem… cosa è?- chiesi osservando scrupolosamente il modello dell'auto - è un'auto grande con vari confort, ma io l'ho adattata-. Entrai senza fare resistenza, la curiosità era troppa. -adattata? Non noto nulla di particolare- -non noti nulla poiché è nascosto, il portabagagli è un vero e proprio conteiner per i miei attrezzi e i sedili possono diventare tavoli per i miei esperimenti durante i viaggi di lunga durata- -capisco… ma una sola cosa.. Io cosa c'entro con te?- Gli chiesi -sei una spietata assassina,  non credi che basti per amarti?- -amarmi…? Sei serio?- dissi leggermente imbarazzata -si so tutto di te, ti segua da un po' …- -stolker!- -no, fan ..- io tacqui. 

Non mi era capito nessuno che apprezzasse il mio spietato hobby. Dopo poco partimmo. Era strano, per quanto sconosciuti sembravamo amici, in quel momento iniziai a pensare a Black -la mia amica… perchè?... Perché mi hai separata da lei?- pensai guardando jack -ti prego piangi… è così bello quando una ragazza cosi forte diventa così vulnerabile… è adorabile..- mi incoraggiò -non sono adorabile! Non piango, non l'ho mai fatto e non lo farò!- dissi ritirando le lacrime. 

Arrivammo ad un aereoporto -eccoci- disse -che significa?- chiesi -che dovremo prendere un aereo- rispose -ed io col controllo come faccio?!- -vai da quel agente e mostragli il tuo passaporto con questa…- disse porgendomi una spilla -passerai il controllo come scienziata dell'area 51- concluse -cosa?! Area 51? Io non posso lavorare li… e strano e macabro come posto- dissi indietreggiando -vuoi tornare dove sei ricercata? Dove il tuo talento rimarrà dietro le sbarre?- chiese lui con sguardo severo -certo che no… ma … in cosa consiste questo lavoro?-chiesi -devi solo sperimentare varie sostanze e la tua innata crudeltà è adatta per la sperimentazione su animali e umani- -umani?...- -certo.. Non e difficile lo hai già fatto sai? Quella sostanza che hai usato con tua sorella e con il medico… era sperimentale e dalle tue azioni abbiamo colto informazioni utili e stupefacenti… hai ucciso quel medico nel modo più assurdo e unico mai visto…- disse con occhi che brillavano -perchè ti esalti tanto?... Io avevo un motivo per fare ciò che ho fatto…- -capisco… ma fidati la ragione ti abbandonerà prima di quanto credi.. Ora vai o facciamo tardi..- poi mi spinse verso un'agente.

-hum… ecco…- iniziai io -sei nuova he?- mi chiese la donna in divisa -hum… si… quindi lei…- -si sono un'agente del laboratorio, quindi accetti? Sai per noi avere una ragazza in gamba come te è raro…- disse guardando il documento -tutto a posto… puoi andare- disse ridandomi i documenti -buon viaggio signorina Kytty- concluse.
 Io me ne stavo andando, ma a sentire quel nome mi girai lentamente - io odio quel nome..- dissi poi la presi per la camicia e la minacciai col pugnale -… io sono Kymyky Kawakay ricordate se ci tieni alla tua vita- -complimenti… metti tutto questo odio nelle tue cavie e la fama e la scienza saranno tuoi…- disse con un ghigno. 

Io la lasciai e me ne andai. Portai il mio bagaglio fino ad un aereo di piccole dimensioni. -piccolo ma indispensabile… ben venuta a bordo Kymyky- disse Jack porgendomi la mano per salire. Io la afferrai e mi tirai su. Una strana sensazione mi percorse la schiena,  mi sentivo strana, troppo strana. 

 Passammo molto tempo nell'aereo ma non eravamo ancora arrivati. Non riuscimmo ad uscire in tempo che le luci si spensero di scatto. Cacciai il mio pugnale, sapevo che non potevo colpire a vuoto quindi lo strusciai contro una porta.  Ciò creò scintille ed io intravidi un'ombra con una pistola. 

L'attaccai dal basso e poi con un salto la placcai al suolo -hey hey Kymyky non sai scherzare diamine!- urlò un ragazzo. Le luci si riaccesero e io vidi Eko ferito ad una gamba che teneva ferma la mia mano. Diminuì la resistenza e di scatto mi alzai -che imbarazzo… ero addosso ad una persona che conoscevo…- pensai imbarazzata -che stupido… anche lui è sconvolto.. Sembra felice..- continuai tra me e me mentre me lo studiavo infastidita. -hey poppante che ridi a fare?!- gli urlai con la lama  puntata al suo collo -nulla… e che di solito avere donne addosso è un mio sogno e non c'è una lama…- disse arrossendo -pervertito che non sei altro!- dissi compendolo con un lieve calcio -meglio muoversi che devo ancora capire dove andare- conclusi.

Lui mi guardo con supplica -ecco…- iniziò -ti medico ma non credere che lo faccio per affetto, credo solo che le cavie come te devono vivere per essere usate negli esperimenti- risposi poi presi la cassetta rubata in quella sorta di carcere, non ve ne ho parlato prima vero?
Quando Black era in giro io ho preso la valigetta di pronto soccorso e l'ho nascosta nel mio bagaglio.
Comunque, fasciai il ragazzo e poi lo feci sedere. Quando il viaggio inizio era cambiato qualcosa in me, era l'inizio del mio viaggio nella follia.




Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=3687577