De Profundis

di Kikkakokkole98
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de profundis
DE PROFUNDIS

Odiare ed amare: la voce di chi
accarezza il vento tra mille papaveri rossi,
non le rose, non i tulipani,
un soffio di stelle che s'incendiano e cadono
e un così gran pianto che risplende nel Cielo...
Il Cielo Stellato che sta sopra di me
e la legge morale che sta dentro di me!
Ma la selva oscura
in cui ognuno di noi prima o poi si imbatte
nel mezzo della propria vita...
ma l'albatro, grande uccello del Mare
che quando è a terra, goffo e maldestro
è preso di mira dai vecchi marinai
che lo abbattono a morte con le proprie balestre...
E' come le nostre anime sepolte,
all'ombra dei cipressi assestate
che si baciano dentro un'urna greca
sposa della quiete e figlia del silenzio...
e quando mi sento sola
a percorrere i campi a passo tardo e lento
pensando a chi mi ha dato mille baci
e poi altri cento e poi altri mille
incuranti della voce dei vecchi
che nulla sanno
dei ragazzi che si amano contro le porte della Notte...
Ma io feci con te l'Amore per Passione
e tu mi chiamavi Bocca di Azzurro ...

Alcuni che poi dicono
schiere di cavalieri, di fanti e di navi...
io dico l'Amore
essere la cosa più bella...
e quando in quel tempo della tua vita mortale
quando tu, lieto e pensoso,
splendevi di vita ridente
con me, mano nella mano, sulle soglie del bosco
quando più non udivamo parole 
che avremmo detto umane:
difatti non mi chiedesti più
quale fine a te, a me, a noi due
ci ebbero assegnato
gli Dèi, o il Fato della càbala babilonese...
E andavamo ancora sotto il Cielo,
Oh là là! Quanti amori splendidi sognammo...

Ora, mio Amore, abbiamo
fermato tutti gli orologi, ed isolato il telefono;
trafitta da un raggio di sole sotto l'ampia ombra di un faggio,
Ne più mai alcuno squadrerà l'animo mio informe,
ma va bene così, senza parole...














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