Uncanonised

di Meggy the Witch
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Benjamin era un bellissimo bambino.
Anche Marta era stupenda, ma Doria sentiva che non era sua figlia. O meglio… non avrebbe dovuto essere sua figlia. Era un vero tormento. Non sopportava l’idea che un altro padre crescesse Benjamin.
Come non sopportava l’idea che lo Scrittore avesse deciso di far riaprire la pasticceria di Madama Frufru. Originariamente avrebbe dovuto riaprila e gestirla solo Fulvia. Invece in quel momento la conduceva anche lui assieme a quella moglie che poco sopportava.
Clara aveva preso il posto della sua protettrice nella biblioteca, Aurora insegnava ad ammaestrare draghi, John addestrava nuovi maghi e Lang era partito alla ricerca di nuove specie orientali di creature del fuoco. Mentre lui distribuiva gelati.
Una meraviglia.
I lettori l’avevano visto crescere e quindi sapevano benissimo che lui fin da piccolo voleva diventare il custode del tempo della città. Non sarebbero rimasi delusi? Preferivano davvero vederlo mentre serviva granite e pasticcini?
-Ciao papà!- lo salutò la piccola Marta mentre correva verso Monica, la figlia di Clara e John.
Erano così dolci! Chissà se lo Scrittore le aveva già parlato? Era già iniziata la nuova avventura?
Erano anni che Doria non sentiva la voce dello Scrittore. Chissà quando sarebbe tornato?
Le bambine si incamminarono allegramente verso la scuola, passando dalla villetta del loro amico Benjamin che le aspettava.
*
Aurora d’aspetto fisico era diventata identica a sua madre.
Ogni volta che entrava in biblioteca, l’istinto di nascondersi si risvegliava in Clara. Finché non si rendeva conto che quella donna era Aurora e non Lucinda.
La salutò freddamente, mentre attraversava l’ampio corridoio centrale, seguita dai suoi apprendisti e dai loro piccoli draghi.
-Vedete, questo è uno scheletro di drago adulto.- spiegava, mostrando i resti della grande creatura.
Clara ammirò orgogliosa la sua piccola Monica. Senza dubbio sarebbe stata un’ottima domatrice; era una dei pochi studenti che riusciva a tenere il suo draghetto in braccio tranquillamente. Anzi, pareva pure che quella bestiolina si fosse addormentata.
Quello di Benjamin invece non voleva saperne di rimane lì tranquillo a farsi coccolare e cercava in continuazione di volare via.
Clara si diresse verso un gruppo di studenti che parevano aver difficoltà a prendere dei libri.
Poi sentì un fracasso enorme dietro le sue spalle, seguito da delle urla.
-Mamma! Benjamin è un mago!- le corse incontro Monica.
Il bambino teneva in mano una costola di drago dalla quale continuava ad uscire acqua. La agitò e quella iniziò a sparare fiori.
-Dammela. Ok, tranquillo. Non è niente.- lo tranquillizzò Aurora.
Poi entrambe udirono una vecchia voce familiare.
“Bene, bene. E ora diamo una ripulita alla biblioteca.”




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