Vengo a trovarti

di KeyLimner
(/viewuser.php?uid=341862)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Vengo a trovarti
in sogno,
tutte le volte che vuoi.
Nel sogno del tuo silenzio,
o nel silenzio del tuo sogno.
 
Vorrei essere il tuo bagaglio,
ma la maniglia
è staccata:
si è persa
lungo qualche strada,
e tu non l’hai più cercata.
 
Non hai più seguito
il suono
dei battiti del mio cuore.
Le mie parole d’amore:
un’eco lontana,
rumore.
 
Ed io
che ho parlato al vento,
spiegando la trama
dei tuoi capelli…
dei tuoi asimmetrici
cenni,
quando mi sorridevi.
 
Luce, luce lontana,
che splendi
sui miei ricordi,
dimmi che non sono sordi
i merli, i fringuelli, i tordi.
 
Parlo per chi mi sente,
parlo, parlo silente.
Fruscia
sotto i tuoi occhi
la lamina dei miei soffi.
 
Senti
il lontano palpitare
di scaglie di mare
alla Montale?
È il lento, lento
giacere
del nostro sonno mortale…




Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=3692641