When I see you.

di lasognatricenerd
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   La luce del sole penetrava dalla tapparella della finestra mezza aperta, andando ad incorniciare due corpi supini contro il letto.

   Lenzuola a terra, disfatte, in disordine, gambe incrociate a creare una forma unica ed armoniosa. L’odore, fra quelle quattro mura, era impregnato di sudore, di amore e di dolcezza. Era palpabile, era reale.

   Non si riusciva ad intravedere dove iniziava il corpo di uno e dove finiva l’altro, perché ogni lembo di pelle era legato all’altro come se attratti da poli opposti di due magneti.

   Il silenzio era soave, rotto solo dai loro respiri leggeri, in sincronia, calibrati, quasi per non far rumore. Il Paradiso era in Terra, in quello stesso istante. Le paure e le insicurezze non erano sparite; si erano fuse fra di loro, creando un angolo di felicità e di spensieratezza.

   Le parole della sera prima erano ancora nell'aria, aleggiavano fra quelle quattro mura, come se non volessero scomparire neanche per un istante. Parole d'amore, di paura, di terrore.

   Parole di dolcezza, di felicità, di imbarazzi. Di prime volte.

   Parole schiacciate sotto il peso di sentimenti improvvisi, incastrati fra le costole, contro il cuore, contro quella gabbia toracica dalla quale, se si appoggiava l'orecchio, si potevano udire battiti di ali di farfalle in agitazione.





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