Unconventional Family

di Summer11
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Unconventional Family
Capitolo 25
-La prima crepa.-


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Fallbrook, California. Agosto 2002.

Brittany: Amore stai ferma per favore?
Lily: Ookay!

-La bambina s'immobilizzò e trattenne il respiro. Una Brittany ventiduenne che decisamente non ne poteva più di ripetere a sua figlia di quattro anni di stare ferma, alzò gli occhi al cielo, chiedendo al Signore di donarle un po’ di pazienza extra, quella mattina.-

Brittany: Senza fare la sciocchina, respira!

-Lily buttò fuori tutta l'aria che aveva dentro e riprese a giocare con il pupazzetto facendolo saltellare. Brittany sospirò.-

Brittany: Non riesco a farti le codette se ti muovi così
Lily: Io voglio le codette!
Brittany: Devi stare ferma, altrimenti andrai all’asilo con la coda di cavallo!
Lily: NOO!
Brittany: Allora non muoverti!

-Lily sbuffò e rimase seduta sullo sgabello del bagno per un tempo che le parve infinito. Finalmente dopo dieci minuti, Brittany, riuscì a pettinare sua figlia, che era pronta per andare all’asilo.-

Brittany: Forza, adesso andiamo. Non vogliamo mica fare ritardo il primo giorno nel nuovo asilo?!
Lily: Non ci voglio andare!
Brittany: Non ti posso portare con me a lavoro e poi all'asilo ti diverti. Giochi insieme agli altri bambini e disegni.. Tu adori disegnare!

-Brittany prese le chiavi dal mobiletto del soggiorno sperando che quell’incoraggiamento fosse sufficiente. Lily guardò sua madre pensierosa, l’aveva convinta, ma c’era ancora qualcosa che non voleva fare.-

Lily: Ci saranno altri bambini! Non voglio conoscere altri bambini
Brittany: Sono sicura che ci farai subito amicizia! Poi sai cosa ho saputo?
Lily: Cosa?
Brittany: In quell’asilo c’è anche una piccola fattoria!
Lily: Davvero?
Brittany: Ci sono le galline ed i pulcini e c’è anche una mucca!

-Lily guardò sua madre sorpresa.-

Lily: NO!
Brittany: Sì!

-Lily la guardò.-

Lily: Forse questo asilo non sarà brutto come l’altro!
Brittany: Ottima positività, amore. Avanti, vai a prendere lo zainetto!

-Lily andò nella sua cameretta e tornò da Brittany dopo qualche secondo con lo zainetto sulle spalle. Prese la mano di sua madre e la guardò facendosi seria, mentre Brittany chiudeva a chiave la porta di casa.-

Lily: Mamma?
Brittany: Sì?
Lily: Hai messo le coperte del mio letto a fare il bagnetto?
Brittany: Sì...
Lily: Stanotte dormirò nel lettone con te?

-La bambina fece un grande sorriso speranzoso. Brittany si inchinò guardando la bambina negli occhi.-

Brittany: Non guardarmi con quel sorriso, Lily! E’ capitato, ma non è una cosa di cui andarne fieri

-Subito Brittany s’intenerì vedendo lo sguardo di Lily farsi triste. Forse era stata troppo dura con lei, in fondo aveva solo quattro anni. Le accarezzò il visino.-

Brittany: Amore, non puoi ogni volta fare la pipì a letto solo per dormire nel lettone con me
Lily: Ma tu poi non mi fai più stare nel lettone!
Brittany: Tesoro, devi imparare a dormire nel tuo lettino. Adesso che i nonni sono in Australia e che noi abbiamo cambiato casa, hai una cameretta tutta per te!
Lily: Mi piaceva dividere la vecchia con te
Brittany: E' giusto che ognuno abbia i propri spazi!
Lily: Uffi, però!

-Lily sbuffò mentre Brittany si rialzava.-

Brittany: Forza, andiamo!

-Entrarono in macchina e Brittany portò Lily all'asilo, che, nonostante l’eccitazione iniziale per la fattoria, come al solito fece storie per entrare in classe. Brittany, poi, andò a lavoro. Alle 15:00 dopo una lunga mattinata all’azienda dei materassi, andò dritta all’appartamento di Rachel e Alex. Entrò e subito si buttò sul divano. Rachel la guardò sorridendo.-

Rachel: Stanca?!
Brittany: Abbastanza! Alex?
Rachel: E’ a lavoro!
Brittany: Com’è andata la prima settimana di lavoro al Roynon?
Rachel: E’ stato fantastico Britt! Sono stati tutti gentilissimi, è vero, io sono la più piccola là dentro, però sento che posso imparare tanto da loro. E parlare con il pubblico è stato fantastico. E’ bellissimo quando sono realmente interessati a ciò che dici. Oh, adoro il mio lavoro!

-Brittany la guardava felice.-

Brittany: Non hai idea di quanto, vederti al settimo cielo, mi renda felice. Sono fiera di te, tesoro!

-L’abbracciò.-

Rachel: Grazie! Tu e Alex avevate ragione, non dovevo mollare. Amo da morire quel museo
Brittany: Voglio proprio vedere cos’avrà da dire la madre di Alex ora!
Rachel: Troverà qualcos’altro per attaccarmi! Altrimenti non saprà cosa fare della sua vita!

-Entrambe scoppiarono a ridere, poi Brittany si alzò dal divano.-

Brittany: Vieni con me a prendere Lily all'asilo? Impazzirà di gioia
Rachel: Sì! E' da un bel po' che non vedo la bambolina
Brittany: Te la lascio per qualche notte così ti rinfrescherà le coperte!

-Anche Rachel si alzò guardando Brittany attentamente.-

Rachel: Ancora il problema della pipì a letto?
Brittany: Sì! E’ successo anche ieri notte. Da quando mamma e papà sono partiti, ci siamo trasferite qui a Fallbrook e ha una camera tutta per sé, è la terza volta che capita. Non succedeva da quando aveva due anni, quindi lo fa proprio a posta. Non è vero che le scappa. E' tutto calcolato. Sa che se bagna il letto, la notte dopo dormirà con me, mentre il suo letto asciuga. Infatti quando dorme nel lettone, non succede niente, anzi, mi sveglia per accompagnarla in bagno, perché ha paura del buio, si siede nella tazza e la fa. L'autocontrollo lo ha benissimo
Rachel: Dio, quant'è furba!
Brittany: Già. Ma come lo risolvo questo problema?

-Rachel ci pensò un momento.-

Rachel: E se provassimo a farla vergognare indirettamente?
Brittany: Vuoi umiliare la mia bambina?
Rachel: In un certo senso!

-Entrambe sorrisero, Rachel spiegò il piano a Brittany e poi informarono Alex.
Il venerdì sera in casa Green, Rachel e Brittany cucinavano, o meglio Rachel cucinava e Brittany parlava con lei, mentre Lily era sdraiata sul tappeto a fare il puzzle della sirenetta, quando Alex bussò alla porta.-

Alex: C'è qualcuno in casa??
Lily: DIDDIII!

-Subito la bimba si alzò di scatto e andò ad aprire la porta. Alex la prese in braccio e la lanciò in aria per poi riprenderla. Le diede un bacio sulla guancia.-

Alex Bimba! Come stai?
Lily: Benissimo, tu? Sai che c’è anche diddi Rachel? Ti è mancata?

-Lily sorrise e Alex la mise a terra.-

Alex: Certo che mi è mancata, anzi mi siete mancate! Tutte e tre!

-Rachel e Brittany appena sentirono Alex entrare andarono in salotto.-

Alex: Ehi ragazze!

-Si avvicinò, baciò Rachel e abbracciò Brittany.-

Rachel: Come mai così in ritardo?

-Tutti si sedettero sul divano.-

Alex: Non ci crederete mai! E' una storia divertente
Brittany: Racconta, allora!
Lily: Sì diddi, racconta!
Alex: Stavo parlando con Eric, il mio collega. Mi stava dicendo che questa notte ha dovuto dormire sul divano
Rachel: Poverino, perché?
Alex: Suo figlio, che ha quattro anni…

-Guardò Lily.-

Alex: …Come te bimba, aspettate, questa è troppo divertente

-Iniziò a ridere.-

Brittany: Dai Alex, non tenerci sulle spine!! Dicevi che suo figlio ha la stessa identica età di Lily...

-Lily Intanto sorrideva, non vedeva l'ora di ridere a crepapelle.-

Alex: Sì, fa ancora la pipì a letto!

-Lily sgranò gli occhi e il suo sorriso svanì.-

Alex: E quindi mentre il letto asciuga il bambino dorme con la mamma ed Eric è costretto a dormire sul divano! Ma vi rendete conto?

-Lily diventò rossa e vide Rachel ridere.-

Rachel: Andiamo! E' come se Lily facesse ancora la pipì a letto! Se fosse stato mio figlio non lo avrei sopportato. Credo che non riuscirei a trattarlo più come un bambino grande

-Sentire i diddini parlare in quel modo la mortificava, Lily voleva sprofondare nel pavimento e non uscire più. Guardò sua madre-

Lily: Mamma, puoi venire un momento in cameretta? Voglio farti vedere una cosa
Brittany: Certo, amore! Aspettami lì, arrivo subito

-Lily annuì e si diresse in camera sua. Brittany guardò i suoi amici.-

Brittany: Siete stati grandiosi!

-Sorrise e andò da Lily. Alex strinse Rachel a sé.-

Alex: Avrei dovuto fare l’attore. Sono proprio bravo, devo ammetterlo!

-Rachel rise e lo baciò.-

Rachel: Siamo stati cattivi, poverina!

-Brittany intanto entrò in camera e si sedette sul tappeto vicino a Lily.-

Brittany: Cosa c'è, tesoro?
Lily: Non dire a diddi Alex e diddi Rachel che ho fatto la pipì a letto per tre volte, poi mi prendono in giro. Io non lo farò più!

-Il piano geniale di Rachel aveva funzionato alla perfezione. Brittany ne era entusiasta.-

Brittany: Amore ma se è una cosa che non riesci a controllare...

-Lily la interruppe quasi arrabbiata. Brittany la conosceva, come poteva pensare che lei non avesse il controllo?-

Lily: Io mi so controllare, sono grande! Lo faccio per dormire nel lettone con te, perché mi manchi!

-A quelle parole, la ragazza si sciolse. Subito strinse sua figlia a sé.-

Brittany: Oh, tesoro mio! Devi imparare a dormire nel tuo lettino però
Lily: Ma come faccio tutta sola in questa cameretta? E se devo andare al bagno? Il buio mi fa paura
Brittany: Lo so. Facciamo così. Vedi quella lampada da tavolo carina carina?

-Lily annuì.-

Brittany: La metteremo sopra il tuo comodino e terrai quella luce sempre accesa, così quando ti sveglierai per andare in bagno ci sarà la luce e mi potrai chiamare. Io ti sentirò anche dalla mia camera
Lily: Davvero?
Brittany: Sì!
Lily: Proverò a dormire nel mio letto senza fare storie allora!

-Brittany annuì e apprezzava lo sforzo che faceva sua figlia.-

Brittany: Io starò con te fino a quando ti addormenterai e verrò a svegliarti la mattina

-Vide il visino preoccupato della bambina e continuò.-

Brittany: E poi, per qualche occasione speciale potrai dormire nel lettone con me!
Lily: Non vedo l'ora che arrivino le occasioni speciali!

-Subito i suoi occhietti blu s’illuminarono, si accoccolò tra le braccia della madre che la baciò e la strinse a sé.
Dopo aver cenato e guardato un po’ la televisione, Brittany, mise a letto Lily e tornò in salotto dai ragazzi.-

Brittany: E’ crollata!
Rachel: La nostra bambina!
Brittany: Credo che non si sia mai vergognata tanto come oggi!
Alex: Forse abbiamo esagerato con le finte risate. Però è stato divertente

-Alex sorrise.-

Brittany: No, l’avete spronata a dormire nel suo letto. Mi ha detto che voleva dormire nel lettone perché le mancavo
Rachel: Ooh amore! Uno di questi giorni me la mangio da quanto è dolce

-Brittany sorrise, poi parlò.-

Brittany: Finalmente è arrivato il weekend. Sono felice di non doverla portare all’asilo. E’ un incubo!

-Quell’affermazione fece sorridere Alex che la consolò.-

Alex: Forza, un altro anno e Lily finirà l’asilo
Brittany: Non farmi pensare a quando inizierà la scuola per favore. Mi sto già preparando psicologicamente. Si aggrappa a tutte le cose possibili ed immaginabili per non entrare in classe all’asilo, dove giocano e disegnano, figuriamoci a scuola dove dovrà studiare e ci sarà poco tempo per il gioco. Credo proprio che la carriera scolastica non sia nel suo DNA. Altra stupida caratteristica presa da Oliver! MA PERCHE’?
Rachel: Tesoro, tantissime cose le ha prese da te!
Brittany: Peccato che io riesca a vedere solo i tratti di Oliver. Quegli occhi! Ogni volta che mi fissa è un colpo al cuore. E’ come se fosse lui a fissarmi. A volte mi chiedo come sarebbe stato se fosse rimasto. Me lo immagino con Lily in braccio, o che le rimbocca le coperte. Se ci fosse stato lui non avremmo avuto il problema della pipì a letto. Se ci fosse stato lui sarebbe tutto perfetto

-Rachel capiva bene i sentimenti che provava l’amica. Ogni tanto c’erano anche questi momenti tristi e Rachel la lasciava sfogare, accarezzandola e lasciandola parlare.-

Brittany: Quanto vorrei che entrasse da quella dannata porta e ci dicesse che è pronto a stare con noi. Che è pronto a fare il padre. Non m’importano le sue scuse, lo perdonerei a prescindere...

-Le lacrime cominciarono a scenderle sul viso.-

Brittany:. ...vorrei solo che lui tornasse e mi abbracciasse. Vorrei averlo qua con me. Mi manca, mi manca da morire e Lily me lo ricorda ogni giorno

-Rachel si avvicinò e la strinse in un abbraccio.-

Rachel: Sch. Tranquilla, le cose miglioreranno!
Brittany: No Rach, non miglioreranno mai perché lui non è qui! Lui sarà in giro a fare sesso con quante più ragazze possibili, e io invece penso a crescere nostra figlia! Non è giusto

-Le lacrime continuavano a scendere senza sosta. Alex la guardò.-

Alex: Britt, non vostra figlia. E’ TUA figlia dato che tu ti prendi cura di lei. Possibile che tu non lo capisca? E’ lui che ci ha perso
Brittany: No Alex, sono io quella che ci ha perso

-Era disperata, quei momenti di nostalgia erano molto rari, ma quando arrivavano, distruggevano Brittany completamente.-

Alex: So che lo ami ancora, ma devi andare avanti. Lui se ne frega
Brittany: Tu non sai cosa si prova! E’ come se Rachel rimanesse incinta e appena nascesse il bambino te lo scaricasse e se ne andasse! Tu come ti sentiresti? Eh?!

-Rachel notò che Brittany diventava sempre più isterica e usò l’unico modo per riuscire a far tornare l’amica in sé. La guardò negli occhi.-

Rachel: Adesso come potresti riuscire a vivere senza l’amore di tua figlia?! Se tu avessi dato in adozione Lily per stare con Oliver, lo avresti mai sopportato?

-Brittany si calmò e spostò lo sguardo.-

Rachel: Guardami!!! Riusciresti a sopportare il fatto che altre braccia la stringano, che altre persone vedano il suo bel visino sorridente, che la vedano crescere. Sopporteresti il fatto di essere un’estranea per lei, una persona qualunque, anzi probabilmente non saprebbe neanche della tua esistenza ora!
Brittany: BASTA RACHEL, BASTA!

-Brittany continuava a piangere sempre più disperata.-

Rachel: Sopporteresti tutto questo PER STARE CON OLIVER?!
Brittany: Smettila, per favore!
Rachel: Sacrificheresti davvero tua figlia per lui? A cui non importa un accidente di voi?!

-Brittany sempre più stanca poggiò la testa sulla spalla dell’amica e sospirò.-

Brittany: No! Quella bambina è tutta la mia vita, la amo infinitamente. Hai ragione, non ce la farei a sopportarlo

-Rachel sorrise. Era riuscita a riportare l’amica in sé. Alex si avvicinò e asciugò le lacrime a Brittany.-

Alex: Devi incontrare qualcuno che ti meriti!

-Brittany riprese a respirare regolarmente, quel momentaccio era passato.-

Brittany: Grazie ragazzi, non so come farei senza di voi!

>>>


-Brittany era ancora ferita a morte dalla verità di Alex. Tutta la sua vita sarebbe potuta essere diversa. Arrivò a casa di Matt in lacrime. Non avrebbe dovuto piangere ma era troppo nervosa e non riusciva a controllarsi, nemmeno davanti a Matt.-

Brittany: Io vorrei ucciderlo. Come si può tenere un segreto del genere per dieci anni? Dire a Oliver che lo avrei minacciato con gli avvocati... Solo Dio sa quanto stia odiando Alex in questo momento!

-Matt le accarezzò i capelli asciugandole le lacrime.-

Matt: Sono convinto che Alex voleva agire in buona fede. Amore, lui ti vuole bene, vi è stato sempre affianco. Avevate appena ventidue anni. Eravate ancora dei ragazzini ed eravate tutti imbarcati in una situazione più grande di voi, in una situazione che a malapena gli adulti riescono a gestire
Brittany: Matt, Alex ha cambiato tutto. Ha cambiato tutta la mia vita!

-Brittany era talmente arrabbiata da sputare fuori ogni singolo pensiero, senza curarsi minimamente dei sentimenti di Matt. Lui d’altronde cercava di non turbare la sua fidanzata ancora di più ingoiando tutte le pillole. Brittany continuò.-

Brittany: Lily avrebbe potuto avere un padre e passare un’infanzia perfetta. Avremmo risolto tutto, io avrei riavuto Oliver. Lo amavo e soffrivo parecchio. I primi cinque anni della vita di Lily sono stati i più duri, fino a quando non ho capito che Oliver non sarebbe più tornato. Non mi avrebbe più amata. Così ho deciso di andare avanti per me e per mia figlia, senza più aspettarmi il ritorno di Oliver. Ma lui sarebbe tornato, Matt. Ho aspettato così tanto tempo perché in cuor mio sapevo che il nostro amore non poteva venir cancellato così. Conoscevo il suo cuore e sapevo che non avrebbe resistito a starci lontano. Certo, magari gli ci sono voluti quattro anni, ma direi molto meglio di quattordici!

-Matt la guardò. Quelle parole lo ferirono. Quella reazione così esagerata di Brittany lo preoccupava. Si mise a sedere sul divano e parlò.-

Matt: Credo che tu ti stia concentrando troppo sul passato. Pensi al “Se fosse stato”. Non mi sembra che tu e Lily foste così infelici quando ti incontrai. Ti eri costruita la tua vita. Sei diventata una Donna con la D maiuscola perché te la sei dovuta cavare da sola. Ora, non puoi pensare che tutto ciò che hai costruito da sola, sia un castello di carte perché avrebbe potuto esserci Oliver a consolidarlo. Ormai quello è il passato. Sì, Alex ha sbagliato, ma ha pensato solo al tuo bene, evidentemente non si fidava del tuo ex fidanzato!

-Brittany guardò Matt. Come poteva difendere Alex?-

Brittany: Alex era accecato dalla rabbia. Anche io lo ero, ma lui non capiva quanto io mi fidassi di Oliver e Lily avrebbe potuto avere un padre. Non aveva alcun diritto!
Matt: Sì, forse non aveva alcun diritto di farlo, ma è successo, Brittany. E’ successo dieci anni fa. Dovresti fartene una ragione. E’ stupido abbandonare un amico che ti ha aiutato per tanto tempo e che ama sia te che tua figlia, per una cosa che sarebbe potuta accadere. Non intrappolarti nel passato. Pensa a cosa hai costruito e a quanto tu sia felice adesso. Tua figlia ormai è grande e hai fatto un ottimo lavoro con lei, che è fantastica quanto te. Tu sei più libera e rilassata, hai un bel lavoro, una casa nuova abbastanza spaziosa e hai incontrato me. Ci sposeremo più avanti. Dovresti essere felice!
Brittany: Già!

-Brittany lo guardò ma non sembrava per niente convinta e il suo fidanzato lo capì. Lui non voleva andare oltre, la questione avrebbe ferito entrambi. Forse non era pronto a sapere la verità su tutti i sentimenti di Brittany. Preferiva lasciare perdere, quell’oceano così profondo di emozioni della sua fidanzata gli faceva davvero paura e non aveva intenzione di perderla. Però, sicuramente da quel momento iniziò a sentirsi minacciato da Oliver e dal loro passato. Nonostante le parole di Matt fossero vere, c’era qualcosa che impediva a Brittany di essere felice. Se lo sentiva. Non sarebbe mai riuscita a perdonare Alex, le aveva tolto troppo.

Lily, intanto, era lì, ancora seduta in macchina ad ammirare la casa di suo padre. Doveva ammettere che non era una casa eccessivamente grande però era molto elegante. A due piani, composti da dei blocchi quadrati e arricchiti da delle grandi vetrate che illuminavano l’interno. Il tetto era a mo’ di terrazzo e l’intera casa era circondata dal prato verde e da delle mura e un cancello molto alti. Entrando, Lily poteva vedere il parcheggio auto in cui ci stavano due macchine e un vialetto di pietra per poter uscire di casa senza rovinare il prato. Il cancello era elettrico, infatti, Oliver dovette usare il telecomando per aprirlo. Il giardino era ben curato con delle belle piante verdi e una bella siepe lunga per delimitare uno dei confini della casa. Sul prato vi era un grande gazebo bianco con sotto un tavolo con le sedie e un bel barbecue. Lily guardò suo padre scendendo dalla macchina mentre il cancello si richiudeva.-

Lily: Questa casa è fantastica, papà! Vicino al gazebo ci starebbe bene una bella piscina!

-Oliver rise.-

Oliver: Non ho una piscina ma ho una vasca idromassaggio sul terrazzo!
Lily: Che meraviglia!

-Oliver guardò sua figlia.-

Oliver: Coraggio, entriamo dentro, inizia a fare freddo per te!
Lily: Ma no!
Oliver: Capisco che vorresti ammirare ancora questo giardino, ma stai tremando. Coraggio, dentro!

-Lily sorrise seguendolo all’interno della casa che la lasciava a bocca aperta. Era dotata di un open space e di dei mobili moderni.-

Oliver: Benvenuta a casa!
Lily: I-io sono senza parole. E’ bellissima! L’hai arredata tu?

-Oliver annuì.-

Lily: Hai un gusto impeccabile!
Oliver: Grazie! Fai pure come se fosse la tua unica casa! Te la mostro?
Lily: Sì, per favore! Adoro questo salotto. Guarda che pianoforte!

-Lily subito corse all’angolo del salone per guardare il pianoforte. Oliver si avvicinò.-

Oliver: Lo sai suonare?
Lily: No, ma mi piacerebbe tanto imparare!
Oliver: Se vuoi, io posso insegnarti le basi per il momento. Ti andrebbe?
Lily: Oh sì, non sai quanto. Grazie!

-Lei lo abbracciò per poi andare ad accarezzare il soffice divano ad angolo grigio, davanti al quale vi era un tappetto e un tavolino in vetro. Oltre ciò, una televisione molto grande e super sottile appesa al muro sopra il cammino. Ai lati vi erano due mobili. Uno a destra che faceva da libreria, e uno a sinistra in cui vi era la playstation e tantissimi giochi con tutti gli accessori. Microfoni, chitarre, occhiali 3D,volanti e chi più ne ha più ne metta. Oliver accese il suo impianto sound che era collegato sia alla televisione che al suo incredibilmente tecnologico stereo. Lily riusciva a sentire perfettamente la musica in qualsiasi punto della casa lei si spostasse. Oliver le mostrò il bagno di servizio, spazioso, pulito e molto ordinato. Era caratterizzato da una bella vasca a forma di luna con i getti massaggianti, due lavandini attaccati, e uno specchio molto grande sulla parete.-

Lily: Potrei viverci in questo bagno! Cosa c’è al piano di sopra?

-Lei seguì suo padre sulle scale trasparenti e salirono al piano superiore.-

Oliver: Ci sono tre camere da letto, compresa la mia!

-Aprì la porta e Lily pote’ ammirare un letto enorme e una cabina armadio da sogno. Gironzolò per la camera e aprì un’altra porta.-

Lily: Hai anche il bagno in camera! E che tv. Il mio sogno è poter mangiare a letto davanti alla tv

-Oliver la guardava completamente ammaliato dalla spontaneità della figlia. Era proprio uguale a Brittany. Quel momento gli ricordò la prima volta che Brittany mise piede in casa sua diciassette anni prima. La voce di Lily lo riportò alla realtà.-

Lily: Il tuo letto è comodissimo!

-Lui rise e parlò mentre vedeva sua figlia rialzarsi dal letto.-

Oliver: Le altre camere sono più piccole di questa, ma entrambe hanno un letto confortevole, una tv, un po’ più piccola di questa qua, un lettore dvd, una libreria, una scrivania e una cabina armadio. L’unica piccola pecca è che condividono il terzo bagno
Lily: Hai un terzo bagno?! Oh mio Dio!

-Subito, Lily corse a vedere le due camere e il bagno, in cui c’erano sia una doccia che una vasca da bagno. Oliver la seguì e rise appena la vide sdraiata dentro quella vasca in cui Lily avrebbe potuto nuotarci.-

Lily: Lasciami morire qui dentro!
Oliver: Oh, e io che pensavo che volessi vedere i pezzi forti della casa!

-Lily lo guardò sbalordita.-

Lily: Esistono anche i pezzi forti di questa casa?

-Subito la ragazzina uscì dalla vasca e seguì suo padre per il corridoio. Aprì un’altra porta.-

Lily: Vuoi scherzare? Hai una palestra in casa?!
Oliver: Una piccola palestra. Solo gli attrezzi base. Ma scommetto che questo non ti interessa così tanto come lo faranno le prossime due camere!

-Lily sorrise e riscesero le scale, poi entrarono in uno stanzino in cui c’era un’altra rampa di scale che portava a un seminterrato. Scesero e dopo che Oliver aprì la porta a Lily quasi venne un infarto.-

Lily: U-u-una sala cinema?! Ritiro ciò che ho detto prima, questo è il mio sogno! Hai lo schermo del cinema! E le poltroncine… E… E la macchina dei pop corn! E dello zucchero filato. Possiamo guardare il film qui? E’ centomila volte meglio del vero cinema!

-Lily lo abbracciò e lui le accarezzò i capelli ridendo.-

Oliver: Tutto quello che vuoi, principessa! Ti faccio vedere l’ultima stanza e poi ordiniamo la cena, va bene?

-Lily annuì.-

Oliver: Mi ha detto la mamma che ti piace cantare
Lily: Lo trovo molto liberatorio
Oliver: Vero?! Io provo la stessa identica sensazione!
Lily: Hai per caso una sala karaoke?

-Oliver la guardò ridendo e risalirono al piano terra entrando poi, in un’altra stanza.-

Oliver: Direi anche meglio di una sala karaoke!
Lily: Oh mio Dio, oh mio Dio, oh mio Dio, una sala di registrazione!
Oliver: Esatto!
Lily: C’è tutta la strumentazione, e la saletta con i microfoni…

-Subito Lily, entrò nella saletta e Oliver la guardava sorridendo da dietro il vetro mentre lei osservava curiosa ogni piccolo oggetto. Lei si voltò e vide gli altri strumenti musicali di suo padre, la chitarra e la batteria. Subito riuscì e andò da suo padre.-

Lily: Questo è un paradiso!

-Oliver sorrise e insieme si sedettero sul divanetto della sala registrazione.-

Oliver: Sai cosa potremmo fare? Ordiniamo la cena e intanto tu potresti incidere qualcosa. Niente di grosso, almeno ti faccio vedere come funziona la strumentazione e tu potrai cantare tutte le canzoni che vorrai
Lily: Mi piacerebbe tantissimo!

-Oliver vide il viso di sua figlia cambiare espressione. Da felice a preoccupata. Subito le poggiò il dito sotto il mento facendo alzarle la testa.-

Oliver: C’è qualcosa che non va? A me puoi dirlo
Lily: No, è che… Io non so cosa ti abbia detto la mamma. Lei dice a tutti che sono brava ma il fatto è che io non ho mai preso lezioni. Sì, ho una bella voce, ma avere una bella voce non equivale per forza ad essere bravi. Insomma, mamma mi vuole bene e poi, diciamola tutta, lei non capisce tanto di musica!
Oliver: Su questo concordiamo!

-Rise facendo sorridere anche sua figlia, poi lui continuò.-

Oliver: Magari la mamma non è così esperta di musica, ma Brittany è la persona più sincera che io abbia mai conosciuto. Insomma, se non pensasse che sei molto piacevole da ascoltare e che tu possa avere del talento, non direbbe in giro che tu sei brava. Lo dice perché è la verità. Il fatto di prendere delle lezioni passa in secondo piano. Potrai sempre prenderle per migliorare e imparare
Lily: Sai, mi sarebbe piaciuto fare uno di quei corsi estivi intensivi di musica e canto. Con insegnanti e tutto il resto. Mamma si è sempre battuta per farmelo fare, ma io non ho mai voluto. Sapevo che non nuotavamo nell’oro e non volevo che mamma facesse un sacco di lavoro extra per pagarmi quel corso che è sempre stato super costoso

-Oliver guardò sua figlia e parlò senza pensarci.-

Oliver: Tua madre ha davvero fatto un lavoro eccellente con te, principessa! Mi dispiace non esserci stato. Avrei dovu…

-Lily lo bloccò.-

Lily: Non voglio più pensare al passato, ma solo al futuro e adesso ci sei. Non potrei chiedere di meglio!

-Lily si accoccolò tra le braccia di Oliver che la strinse forte a sé. Rimasero abbracciati per qualche secondo quando poi il campanello suonò. Entrambi si alzarono e andarono alla porta.-

Lily: Aspettavi ospiti?
Oliver: No, non proprio!

-Disse sbuffando dopo aver visto dalla telecamera chi fosse. Oliver fece entrare la ragazza dai capelli rossi, ovvero la sua fidanzata, Lucy. Lei lo guardò e da felice diventò infastidita.-

Lucy: Grazie per la bella accoglienza, Oliver! Cancella quella faccia da funerale
Oliver: Lo sai, non ce l’ho con te. E’ solo che oggi non avrei dovuto esserci per nessuno

-Lui si avvicinò e la baciò dolcemente. Sì, a Lily diede veramente fastidio. Lucy, poi si voltò vedendo Lily. La guardò per qualche secondo.-

Lucy: Ciao, tu devi essere Lily! Io sono Lucy. Sono…
Lily: La fidanzata di mio padre, giusto?

-Lucy la guardò.-

Lucy: Esatto. Finalmente ci incontriamo. Tuo padre mi parla tanto di te. Sei davvero molto bella e graziosa, sai? Amore, è la tua fotocopia!

-Disse guardando Oliver. Lui guardò Lily e poi Lucy.-

Oliver: Ti posso assicurare che ha preso la maggior parte delle cose da Brittany, per fortuna! Comunque, c’è qualcosa di urgente da risolvere?

-Guardò Lily.-

Oliver: Oh, Lily, non voglio annoiarti. Fai come a casa tua. Gironzola, accendi la tv, lo stereo… Non so, se hai fame vai in cucina, mangia e bevi quello che vuoi, okay? Io sarò da te tra un minuto!

-Lily sorrise e andando in cucina salutò Lucy.-

Lily: Ciao Lucy!
Lucy: Ciao piccola, spero di rivederti presto!

-Appena Lily andò in cucina, Oliver guardò Lucy.-

Oliver: Allora?
Lucy: Non pensavo ti dovessi trattenere con lei. Pensavo che l’avresti portata fuori per una fetta di torta. Non credevo la portassi a casa
Oliver: Il piano era quello di andare a cena e al cinema, ma poi ci hanno beccato i paparazzi e allora ho deciso di portarla qui
Lucy: Io volevo cenare con te, potremmo sempre cenare tutti insieme!
Oliver: Non mi sembra il caso, Lucy. Non oggi. Devo prima parlarne con Brittany. So che sei curiosa di conoscere Lily, ma tempo al tempo, anche io sto ancora cercando di conoscerla. Oggi credo di aver oltrepassato il limite imposto da Brittany circa tre volte. Credo di essere già nei guai
Lucy: Non è giusto però, è anche tua figlia!
Oliver: Non ci sono stato per quattordici anni, non ho nessun diritto con lei! Possiamo cenare insieme io e te domani?

-Lucy lo guardò.-

Lucy: Quando mi guardi con quello sguardo da cucciolo bastonato non so mai dirti no. Ci vediamo domani allora?

-Oliver annuì.-

Oliver: Sì!

-Lui la baciò e poi l’accompagnò all’uscita. Si salutarono ancora e Lucy andò via. Oliver raggiunse Lily in cucina.-

Oliver: Tutto okay principessa? Scusa, la visita di Lucy non era prevista
Lily: Non fa niente. E’ stato interessante incontrarla. E’ davvero bella. Però, papà, queste patatine non mi sfamano. Io ho fame
Oliver: Ordiniamo subito da mangiare. E poi di corsa in sala registrazione!
Lily: Adoro tutto questo!

-Entrambi risero e seguirono alla lettera il programma.

Brittany e Matt, quella sera mangiarono tardi, e dopo essersi calmati e aver chiuso l’argomento “Alex e bugie”, cercarono di aggiustare quella serata e di tornare il più naturali possibile. Non se la sentirono di uscire, Matt preparò la cena e Brittany scelse il film.-

Brittany: Chissà che film ha scelto Lily da far guardare ad Oliver al cinema!

-Matt la guardò sedendosi sul divano portando con sé anche i piatti di pasta.-

Matt: Ho visto la programmazione, e non credo che Oliver riuscirà a salvarsi da “Noi siamo infinito”

-Brittany rise.-

Brittany: Mangiamo? Sono le 22:30, muoio di fame e questa pasta ha un profumo fantastico!

-Proprio in quel momento il cellulare di Brittany suonò. Lo prese e lesse il messaggio di Oliver.-

Oliver: “Si è addormentata mentre guardavamo un film a casa mia. So che non è ciò che avevamo concordato per la serata di oggi, ma possiamo parlarne domani? Ti prego, non farmela svegliare. E’ la prima volta che la vedo dormire e non credo di aver mai visto niente di più bello. Ho delle camere in più in casa, può dormire qui se non ti crea problemi. La riporto a casa tua domani mattina dopo colazione. Tu goditi il tuo tempo libero. Va bene?”

-Allegata vi era una foto di Lily che dormiva beata nelle poltroncine della sala cinema. Brittany non resistette a quella tenerezza e decise di fidarsi di Oliver e di iniziare a dargli più spazio nella vita di Lily, anche se il giorno dopo avrebbero parlato. Eccome se avrebbero parlato. Per quella sera ne aveva decisamente abbastanza di discussioni, voleva godersi Matt, e Lily sembrava stare alla grande. Così rispose a Oliver.-

Brittany: “Va bene, Olly. Ma per le 10:00 la voglio a casa. Grazie per esserti preso cura di lei fino al suo sfinimento e grazie per la serata libera. Dalle un bacio da parte mia. Buonanotte”

-Subito Brittany ricevette la risposta.-

Oliver: “Grazie a te per lasciarla qui. Buonanotte, ci vediamo domani!”


MERAVIGLIE DEL MIO CUORE!
Cosa pensate del capitolo?
Scusate se eventualmente doveste trovare errori di scrittura, battitura. Non ho avuto il tempo di ricontrollarlo. Ve lo sto pubblicando al volo!
Eccomi qui per la terza volta nel giro di un giorno, sì, fate bene a sentire puzza di bruciato!
Ho voluto lasciarvi tre capitoli insieme perché sto partendo. Vado a festeggiare il ferragosto partendo da oggi. 
Sarebbe stato anche perfetto, io in vacanza che vi pubblicavo i capitoli, non ci sarebbe stato alcun problema. Peccato che dove stia andando non ci sia internet e tanto meno mi prende il telefono. Zero segnale! Quindi purtroppo non riuscirò ad entrare sul sito fino a martedì.
Sì, lo so, penso andrò in astinenza da pubblicazione, però... sto portando carta e penna con me e la mia testolina continuerà a lavorare per voi anche in vacanza!
Se state leggendo, vi prego lasciatemi una recensione. Sarò felicissima di rispondere appena torno. 
Fatemi una bella sorpresa :P
Vi auguro un piacevole ferragosto, divertitevi e godetevi il bel tempo!
Spero di leggervi martedì,
un bacio
Sum <3





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