Sfoghi

di incommensurabilmente
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E' arrivato il brivido di freddo lungo la schiena... come un ciclone a travolgermi con tutti i ricordi. 
Ero in vasca e ho sentito gli occhi bruciare e le ciglia fini farsi pesanti. Non era l'acqua mista allo shampoo. 
Acqua salata... mi erano arrivate alla bocca le lacrime, copiose. 
Quante cose ho perso per te? 
Arriva un nodo alla gola. 
Quanto mi manchi ancora?
Deglutisco e il nodo alla gola si stringe. 
Sento la faccia quasi deformarsi e un dolore serrarmi gli occhi. 
Altro sale in bocca, deglutisco. 
A che serve piangere ormai? 
Apro gli occhi che adesso sono rossi. 
la salivazione aumenta, deglutisco di nuovo vedendo il mondo sfocato per colpa delle lacrime. Chiuso e apro gli occhi ripetutamente e vedo con la coda dell'occhio una goccia che mi scivola sulla guancia. 
Non è servita a niente questa carne fresca che avevo da offrire contro tutto il dolore che ci provocavamo, niente ha potuto la tua risata contro la caduta che era prossima. 
Crollate a picco... 
Adesso sola, magari piango in vasca per sentirmi meno in colpa e stupida, magari mi convinco che è acqua quella che mi bagna gli occhi. 
Ti ho amata più di ogni altra cosa, ho rinunciato a tanto, troppo... e ringrazio di avere una famiglia che mi ha perdonata, le seconde opportunità capitano poche volte ma qualcuno lassù mi vuole bene e mi ha voluta di nuovo a casa.
Doveva andare così... sì... 
Cosa ho imparato? Niente... ho solo più voglia di vivere e di far stare bene gli altri... perché se qualcuno non regala sorrisi il mondo ci riserva solo schiaffi.




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