A tale between light and darkness special - back to 1600

di Cordelia_Sakamaki
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Passa circa un'ora dalla conversazione di Lukas e Viktor: il primo è uscito alla ricerca di Christine, mentre il secondo è rimasto a palazzo, piuttosto pensieroso: perchè? Perchè non riesce a levarsi dalla testa quei bellissimi occhi color cielo e quegli splendidi boccoli castani? Scuote violentemente il capo, cercando di pensare ad altre cose: ha ricevuto giusto la mattina stessa una lettera che pare averlo un pò messo in agitazione, ma il mittente è ignoto così come il contenuto della missiva. Il giovane conte si siede su una delle poltrone, sbuffando: è a Mosca da poco, e già ha tutte quelle preoccupazioni! Quante cose ha ancora da sistemare, riflette.

Un uomo misterioso varca i cancelli di palazzo Meekhiv, e non pare essere solo: con lui c'è una donna che tiene tra le braccia una neonata, che dorme serena ed ignara di tutto, ben avvolta nelle coperte: il clima è piuttosto freddo, e non è il caso che una neonata vi sia troppo esposta. Il cocchiere guarda colui che a quanto pare è il suo signore, in attesa di ricevere ordini: gli ha detto di portarlo sino a Mosca, ma non sa se dovrà poi riportarlo a casa. Il misterioso uomo gli fa cenno di andarsene, ed il servitore capisce che intende rimanere. La donna gli mette una mano sulla spalla, guardandolo. " Dopo così tanto tempo, perchè sei voluto tornare a Mosca? ". Chiede, sorreggendo la figlia con la mano libera. Lui non fa altro se non fissare l'entrata di palazzo, solo il rumore del vento che muove i pesanti soprabiti suo e della donna rompe il silenzio. In seguito tuttavia, è lui stesso a prendere parola rispondendo alla domanda.

" Sono stato via troppo tempo. Con la morte della Contessa, credo che il suo erede avrà bisogno di aiuto per sistemare tutte le questioni in sospeso, ed eccomi qui: io potrò aiutarlo, no? ". Non si capisce se parli seriamente o con ironia, si capisce solamente che è conosciuto a palazzo: le guardie non oppongono la minima resistenza al suo passaggio. A giudicare dai suoi abiti si direbbe un nobile, così com'è per la donna che lo accompagna. Entra senza pensarci due volte, mentre al suo passaggio le guardie si inchinano rispettose. Una volta giunto alla porta del salone prinipale, esita un momento. In fine mette da parte ogni tipo di dubbio, ed apre quella porta varcando la soglia. Trova colui che stava cercando intento ad osservare distratttamente dei documenti.

" Lukas, sei già di ritorno? Ti avevo detto...". La persona in questione, che si rivela essere Viktor Meekhiv, lascia cadere i documenti che stava leggendo: alzando lo sguardo, ha infatti visto colui che è entrato, senza rispettare le più elementari norme dell'etichetta. Ma certo, in fin dei conti anche lui è un nobile, perchè mai dovrebbe perdersi dietro a certe formalità?

" Viktor, mi spiace deluderti ma io non sono Lukas. Come puoi vedere... ". E toglie il cappuccio, rivelando i suoi capelli color mogano ed i suoi occhi color dello smeraldo. Notando l'espressione sorpresa del Conte, l'altro osserva un quadro dietro di lui, in particolare osserva un bimbo dagli occhi color smeraldo, tenuto in braccio da una donna dallo sguardo freddo, che non trasmette alcuna emozione. " Coraggio! Non mi saluti nemmeno? Dopo tutti questi anni, credo che tu me lo debba, o no? ". Viktor lo guarda un istante, e smeraldo e zaffiro si scontrano per alcuni, interminabili secondi al termine dei quali, è finalmente il signore del castello a prendere parola.

" Boris, non pensavo che saresti tornato a Mosca così presto ". Confessa, rivelando il nome ma non l'identità dell'altro uomo, che ghigna un istante.

" Invece eccomi qui. Sono tornato a casa ". Controbatte, sicuro che nessuno potrà mai cacciarlo via. Quale sia il suo ruolo tuttavia, non è ancora dato saperlo.

Lukas giunge finalmente in un vicolo che conosce sin troppo bene: certo, come sordare che li vivono delle persone che lui detesta con tutte le sue forze? Delle persone che gli fecero del male ancor prima che nascesse, decidendo del suo futuro nemmeno fosse un burattino. No, non importa più nulla: è giunto sin li, in quel volgare vicolo colmo di sudici plebei, per un motivo ben preciso: ci vive la donna che Viktor cerca, Christine Petrova. Sa perfettamente quale sia la sua casa, di fronte alla quale giunge di li a poco. Prende un profondo sospiro, perchè sa bene quale immane sforzo lo aspetta. Dovrà fare appello a tutta la sua buona volontà per non sbroccare e gridare tutta la sua rabbia ed il suo odio. Sta per bussare, ma una ragazza dai boccoli biondi apre la porta: da prima non si accorge di lui, è voltata versi l'entrata. " Christine! Andiamo, prima che faccia buio! ". Chiama la ragazza, e lui riflette: allora è giusto, Christine Petrova vive li. Il giovane dai capelli corvini si schiarisce la voce per far notare la sua presenza, e la bionda si irrigidisce.

" Arrivo! Sto aspettando mia madre, non è ancora pronta! ". Risponde Christine, scendendo le scale. Alla mancata risposta dell'altra, le rivolge di nuovo la parola. " Alice? Tutto bene? ". Chiede, per poi notare che la sua migliore amica non è sola. Un brivido passa lungo la schiena della bruna, incrociando quello sguardo di ghiaccio. Lukas la fissa qualche istante: è davvero lei, la Christine Petrova che Viktor cerca. La deve portare a palazzo, anche se deve ammettere che non sa se sia la cosa più appropriata. Non troppo per lui, abituato a malelingue e pettegolezzi sul suo conto. Ma cosa si penserebbe di Christine, vedendola in compagnia del fratello adottivo del conte? Ah, che gli importa? Lui è li per uno scopo, e non può farsi prendere dai dubbi.

" Voi siete Christine Petrova, vero? ". Chiede freddamente, e la ragazza annuisce. Dopo qualche istante ritrova finalmente la voce, e risponde alla domanda.

" Chi desidera saperlo? ". Chiede, anche se forse ha intuito di chi si tratti: il figlio adottivo di Vladimir e Katrina Meekhiv.

" Lukas Meekhiv, sono il fratello adottivo del Conte. E' lui che mi manda da voi ". Non distoglie lo sguardo da quello della ragazza, che rimane sorpresa: il conte la vuole vedere? Deve essere una burla!

" Se è una burla, non è divertente. Un nobile che vuole vedere una serva? Impossibile ". Trova il coraggio e l'audacia di constatare la ragazza. Questo provoca semplicemente un ghigno da parte di lui, che risponde ad ogni suo dubbio.

" Credetemi, signorina Petrova, non sono persuaso da alcun piacere nel trovarmi in questo covo di plebei, e vorrei andarmene quanto prima. Quindi, se voi e la vostra amica voleste farmi la cortesia di seguirmi, ve ne sarei grato ". Alice rimane sorpresa di sentire che l'invito è stato esteso anche a lei, mentre Christine capisce che non si tratta di una burla. L'amica la guarda: rifiutare sarebbe segno di maleducazione. La bruna capisce, e decide di accettare: cos'ha da perdere ad andare a palazzo? Lei è una popolana, di cui nessuno parlerà nè in bene nè in male. Fa un cenno affermativo con il capo.

" Va bene, se mi date un momento avverto mia madre e... ". Ma la ragazza non finisce la frase, che sua madre fa la sua comparsa: ha sentito tutta la conversazione, dato che stava scendendo le scale. Lukas la guarda qualche istante: ecocla li, Irina Petrova. Il suo sguardo rimane freddo come una notte artica, e la donna si volta verso di lui, sussultando: quello sguardo, dov'è che lo ha già visto? Un dubbio la attanaglia qualche istante, ma scuote subito il capo e guarda la figlia.

" Tesoro, sarebbe una grave scortesia rifiutare l'invito. Potete andare se volete ". Christine annuisce, notando tensione tra Lukas e sua madre. Lui non fa altro che voltarsi, facendo cenno alle ragazze di seguirlo. Stringe i pugni qualche istante, ripensando a quella donna.

" Irina Petrova... sapeste quanto vi odio ". Pensa, per poi risalire in carrozza, seguito da Alice e Christine. Meta: palazzo Meekhiv. 

Salve a tutti! Come state? Ed ecco il capitolo tre, che ne dite?! E' entrato in scena un nuovo e misterioso personaggio, Boris: chi è? Come fa a conoscere Viktor così bene? Christine ed Alice hanno accettato l'invito, che accadrà una volta giunte a palazzo? Perchè Lukas pare avercela con Irina? Coraggio, ditemi che ne pensate, ci tengo molto! Io intanto vado a scrivere il capitolo quattro! Baci

Cordelia Sakamaki




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