Questi
personaggi non mi appartengono, ma sono proprietà di sir
A.C.Doyle, Moffatt, Gatiss BBC ecc.; questa storia è stata
scritta senza alcuno scopo di lucro per il mio puro divertimento e
spero che non ne ricordi altre, in tal caso non sarebbe voluto, ma
fatemelo sapere!
Prompt: Out
of school
Rating:
Verde
Sherlock
spostò con fastidio una ciocca di capelli dalla fronte, non
voleva
ammettere di dover dare ragione al fratello e accorciare i suoi ricci
ribelli che ormai gli arrivavano agli occhi. Si guardò
attorno, alla
ricerca di una testa bionda che non era del tutto sicuro di voler
vedere, soprattutto dopo l’ultima discussione.
Era ancora ferito
dalle parole di John, gli occhi pizzicavano e la voglia di andarsene
velocemente e sparire per tutta l’estate senza farsi sentire
si fece
molto forte, al punto che si ritrovò a stringere le mani a
pugno quando
notò il ragazzo nel mezzo di un gruppetto della sua classe.
Mycroft
era sempre stato convinto che se Sherlock si fosse perso in sentimenti
romantici per qualcuno, quel qualcuno sarebbe stato eccentrico e
straordinario, non l’ordinario giocatore di rugby con cui
aveva
iniziato a passare i pomeriggi per aiutarlo con le lezioni di
matematica. All’inizio il fratello lo aveva studiato con
diffidenza,
poi aveva capito cosa rendeva John così diverso da tutti gli
altri: non
era ordinario, forse non era intelligente come Sherlock ma era in grado
di capirlo per davvero, in tutti i suoi pregi e difetti.
A
Sherlock sfuggì un profondo respiro, prima di dileguarsi
all’interno
della scuola e nascondersi al sicuro nella sua classe; non era pronto
ad affrontare John, anche se sapeva che era l’ultimo giorno
di scuola e
che se non si fossero parlati entro la fine della mattinata le cose non
si sarebbero più ricucite.
“Non capisci,
sei sempre il solito”.
La voce di John continuava a riecheggiargli nella mente. Forse non
avrebbe dovuto scendere dalla macchina sbattendo teatralmente la
portiera, né continuare a rifiutare le chiamate di John
finché non si
era chiuso in camera a suonare il violino ignorando ogni tentativo del
fratello di parlargli.
« Sherlock, tutto bene? » fece Molly, prendendo
posto accanto al ragazzo che con fare assente fissava la lavagna
davanti a sé.
« Problemi con John? » incalzò.
Sherlock
si voltò di scatto, non aveva voluto parlarne a casa,
nonostante il
malumore fosse evidente, ma ad un’amica - almeno
così aveva cominciato
a considerarla da qualche tempo - avrebbe potuto chiedere
un’opinione.
« Non vuole dirlo ai suoi amici. Nemmeno ai suoi genitori, ma
quello in questo momento è meno rilevante »
« Scusa? »
«
La scuola è finita, lui il prossimo anno andrà
all’Università, gli ho
proposto di passare l’estate in vacanza assieme ma lui non
vuole dire
di noi ai suoi amici, quindi non sa come
“sganciarsi” dalla loro
proposta di andare con loro in Grecia o come portare me con loro
»
«
Noi? » Molly si morse il labbro, per tanto tempo aveva
fantasticato su
di lui per poi scoprire che le ragazze non erano assolutamente la sua
area. Non poteva sapere che Sherlock qualche giorno prima era riuscito
timidamente a dichiararsi al suo migliore ed apparentemente etero
amico, rimanendo totalmente sconvolto dal ricevere un bacio in cambio
del suo coraggio.
« Vedrai che cambierà idea, dagli solo un
po’ di tempo »
«
Perché deve essere sempre tutto così difficile?
» sbottò a voce alta,
ricevendo un rimprovero dalla professoressa Hudson anche
l’ultimo
giorno di scuola.
« Forse ha solo cambiato idea su di me »
mormorò con un velo di tristezza, ritenendo più
probabile che John si
fosse già stancato di lui e non che semplicemente dovesse
farsi
coraggio e dire a tutti quanto fosse completamente perso del suo
migliore amico.
Sherlock uscì da scuola trascinando i piedi
mentre l’aria frizzante di giugno gli scompigliava i capelli
donandogli
un aspetto meno ribelle e più da poeta romantico, o almeno
erano quelli
i commenti di molte ragazze che nel cortile si attardavano in abbracci
e saluti.
Superò sconsolato il gruppetto di compagne di scuola
quando una mano apparve dal nulla e lo prese per il braccio facendolo
voltare. Sherlock si trovò davanti il proprietario della
mano con tutto
il resto del corpo; non ebbe molto tempo per studiare
l’espressione e
comprendere esattamente cosa stesse per succedere.
Se avesse
potuto farlo avrebbe notato le occhiaie di uno che non aveva dormito ma
aveva passato la notte a parlare con la sorella proprio della loro
litigata; avrebbe notato gli abiti scelti quasi a caso
perché si era
vestito di fretta ed era corso fuori casa nella speranza di incontrare
fuori scuola il suo offeso ragazzo; avrebbe notato che aveva appena
masticato una gomma alla menta in preparazione di quello che aveva in
mente di fare, ma non era riuscito a capire niente di tutto questo
perché appena si era voltato le labbra di John si erano
posate
delicatamente sulle sue.
Aveva ricevuto un altro bacio
importante, sta volta non come “premio” per il
coraggio di essersi
dichiarato ma per rassicurarlo che non aveva alcuna intenzione di
nasconderlo.
« Scusa Sherlock » mormorò, prima di
prenderlo per mano e trascinarlo dai suoi amici per presentarlo come il
suo ragazzo.
**** * ****
Angolo
autrice:
Salve
a tutti, per accompagnarmi e accompagnare
(spero) tutti voi alla fine di Agosto che per me corrisponde alla fine
delle ferie e anche a una sorta di nuovo inizio (trovo molto
più
"capodanno" il primo settembre con tutti i suoi buoni propositi e la
ripresa di lavoro/scuola/università che il primo gennaio),
ho deciso di
prendere questa lista di prompt e scrivere (spero) una flash al giorno.
Non ho mai fatto una cosa del genere quindi confido ne esca qualcosa di
carino.
Grazie a tutti quelli che leggeranno e buona
continuazione dell'estate.
Summer Prompts presi da questa pagina a lancio di dadi: http://fanficy-prompts.tumblr.com/
1) Out of School
2) Shopping for bathing suit
3) Meeting on an online game
4) Sunburn
5) Broken air conditioning
6) Ice Cream
7) Pool Party
8) Met at comic con
9) Beach Towel
10) Lost in museum
11) Fireworks
12) At the Park
13) At a playground
14) Pizza delivery
15) Vacation/Trip |