Così diceva mia madre

di Sgarro
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  1. Quella sera soffiava un vento forte proveniente da est, era così forte così intenso che ogni singolo rumore, ogni piccolo fruscio suscitava in me interesse, erano suoni di quelli che ascolti nella notte e che talvolta ti capita di confondere con chissà quale tua fantasia più nascosta, ed è proprio in quei momenti che il tuo sangue schizza nelle vene, il tuo cuore accelera i suoi battiti, ed il tuo cervello inizia a fantasticare su chissà quale stranezza... Bè tutto questo veniva deluso da semplici rumori della notte strepitii scricchiolii e roba simile . . Ecco quella notte tutto si confondeva col vento, quel vento maledetto che soffiava e soffiava e s’infilava sotto le fessure delle finestre su per i tubi dell’acqua e veniva fuori dalla vasca da bagno, gridando e strepitando come una strega, di quelle della metà del 1400, orribili con il foruncolo sul naso, e il viso butterato, bruciate tutte sul rogo nel nome di Dio.




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