Vita, morte, vita

di lily88
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vita, morte, vita
Vita, morte, vita



Jon Snow è morto. Così, in una notte qualunque, al castello nero. I suoi uomini si sono rivoltati contro di lui, non una o due persone, in diversi. Persone per le quali avrebbe dato la vita, confratelli. Olly.

Lo avevano tradito o lui aveva tradito loro?
Punti di vista. Per quel che ne sapevano il Lord Comandante era solo un amico dei bruti che si era lasciato influenzare da loro - da lei-.
Quindi, Jon Snow è morto. Stecchito.
Forse ha trovato la pace, sussurra qualcuno - Ed l'addolorato, per intenderci-. Forse si è ricongiunto agli antichi Dei e a suo padre e Robb. Quel che è certo è che Jon è morto e la sua guardia è finita. O così credevano tutti, incluso Snow stesso.

Si risveglia in un'altra notte qualunque, nudo, salvo per uno straccio atto a coprire le sue parti intime e la prima cosa che realizza è il freddo. Il suo corpo è gelido, certo, oltre questo lui il freddo, lo sente sulla propria pelle. Il freddo del Nord gli entra nelle ossa e anzichè intorpidirlo lo fa risvegliare; gli permette di riconnettersi con ogni parte di sè stesso.  Poi il respiro. I polmoni bruciano, fanno male, non più abituati a fare il loro incessante lavoro. Il suo risveglio - la sua rinascita- è dolorosa, inconcepibile e allo stesso tempo fantastica e indescrivibile.
Finalmente i suoi occhi si posano su di una figura amica. Spettro è lì con lui veglia sul suo padrone, fedele come sempre. Il metalupo lo osserva curioso, agitando la lunga coda avanti e indietro. - Anche io sono felice di rivederti, Spettro.- sorride, contento di poterlo accarezzare di nuovo, seppur confuso dalla situazione.

Tornato alla vita. Jon Snow è vivo ma non sa perchè. La sua guardia è finita e i suoi compiti adempiuti: come mai è di nuovo in questo schifo di mondo? Non lo sa nessuno. Il Signore della Luce non condivide i suoi piani con la gente comune, si limita ad indicare la via, gli spiega la donna rossa. Infine, qualcosa accade e Jon ha di nuovo uno scopo, un motivo per stare al mondo. Quel motivo risponde al nome di Sansa Stark, mai avrebbe pensato di rivederla. Quando Jon l'abbraccia prova gioia e sollievo dopo molto, moltissimo tempo. L'ultima volta che ha provato sensazioni simili è stato con Ygritte, in quella caverna.
Non può fare a meno di pensare che per Sansa sia lo stesso. Da quanto non abbraccia qualcuno a cui tiene veramente?

Il Nord lo rivendica a sè, sotto nuova forma. Non più Lord Comandante dei guardiani della Notte bensì Re del Nord.
Grande Inverno è tornata sotto l'egida di casa Stark.
Jon Snow è a casa eppure la pace è lontana: l'inverno è arrivato e con esso la lunga notte. Gli è stato detto, dalla donna rossa, che il suo ruolo nella grande guerra -quella del ghiaccio e del fuoco- non era ancora giunto al termine. Pensava che le sue responsabilità fossero finite con la sua morte. Quello, invece, era solo il preludio a battaglie molto più importanti.

Non ha idea di come andranno le cose, spera di fare le scelte giuste e di riuscire a proteggere quante più persone possibile.
In fondo, Ygritte ha sempre avuto ragione. Lui, Jon Snow, non sa nulla.








Ultima nota 1: Sono come Jon, ignorante. In attesa del prossimo episodio (il penultimo purtroppo) inganno il tempo scrivendo!
Ultima nota 2: Spero vi sia piaciuta e niente, non ho molto altro da dire.


Un caro saluto,
Lily













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