Eccoti qui

di Alex Ally
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Ogni sera la stessa storia. Scrutto il cielo in atessa, ma in atessa di cosa? Quando era piccola non capivo il motivo che mi spingeva a farlo, ma adesso che sono adulta la risposta la conosco impressa a fuoco nel mio cuore.
Quando ti ho salutato non pensavo che ti avrei continuato ad aspettare per cosi tanto tempo, quindici anni per esere precisa. I miei fratellini sono cresciutti e non hanno più bisogno di me... sono tornati in Cina da nostro padre mentre io sono rimasta in Giappone perché sapevo, nel profondo, che era qui che saresti venuto a prendermi. Non si può chiedere a una bambina di dieci anni di abbandonare la sua famiglia... neanche per amore.
Ora però sono adulta e quindi se tu venissi a prendermi io direi di si, ma tanto che importa. Di sicuro tu mi hai dimenticato; che t'importa di una misera umana come me?
Abbandono la mia pozisione alla finestra e mi dirigo verso il letto quando un bagliore invade la stanza; mi volto e ti vedo anche tu adesso sei adutlo e la cosa stranamente mi sorprende ti ho sempre ricordato come un bambino e vedo che anche tu hai la mia stessa reazione.
Sei finalmente venuto a prendermi? Vorrei domandarti, ma sei tu il primo a parlare. “Posso rimanere?” mi chiedi. Non posso fare a meno di sgranare gli occhi. Non sei venuto per prendermi... ma per rimanere. “Certo che puoi rimanere Tart.” dico con le lacrime agli occhi. Lui si avvicina e mi abbracia. “Eccoci qua.” dice stringendomi.




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