Ovidio, il tramutatore di elementi

di Jox
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Prologo.
Erano le 6.30 del mattino, la luce delle stelle, che già nella notte aveva dovuto combattere con l’inquinamento luminoso di Washington , si stava arrendendo alle prime luci dell’alba. Un fornaio stava caricando il furgone del pane appena fatto, pronto per essere portato nei vari negozi di alimentari, quando alle sue spalle una serie di macchine sfrecciarono nel vialetto,  portandosi con loro il profumo del suo duro lavoro notturno. Si voltò di scatto e, anche se non si intendeva di auto, le riconobbe immediatamente tante erano le volte che le aveva viste in televisione. Non si chiese cosa stessero facendo, immaginava già che all’interno si trovavano interi corpi delle forze dell’ordine.   Sapeva bene che quella era una giornata calda, non per la temperatura visto che a quell’ora, anche se estate, era tutt’altro che caldo. No, era una giornata calda perché la capitale si apprestava ad accogliere l’incontro tra il Presidente degli Stati Uniti, Richard Benson e il senatore Irlandese, Manuel Walsh. Dovevano fare un discorso sul valore dell’incremento alla ricerca su una tecnologia che, a detta degli esperti, in buone mani poteva rendere obsoleta qualsiasi innovazione nel campo dell’energia alternativa. Che cosa fosse, cosa facesse, quale era la portata di tale scoperta era top secret da tantissimo tempo. Quello che non era top secret erano gli “incidenti” che capitarono nel corso degli anni a chiunque cercasse di remare contro al progetto. Mentre pensava a quanta pubblicità era stata fatta su questo incontro e quanta ne era passata per la sua piccola radio che lo teneva sveglio nelle ore più inoltrate della notte, un Ara Macao volò sulla sua testa, e lo lasciò stupefatto. Era bellissimo, tanto bello quanto strano che un uccello così esotico volasse libero in città, sembrava quasi seguisse quelle auto in corsa, ma era solo un’illusione, “sarà sicuramente scappato a qualche inquilino dei piani superiori” pensò. Comunque non ne diede pesò, in effetti non ne ebbe il tempo, le auto, insieme al pennuto variopinto, svoltarono bruscamente a destra sparendo dalla sua vista.  




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