Le cronache di Aveiron: Un nuovo domani

di Emmastory
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Le-cronache-di-Aveiron-VII-mod
 
Capitolo XXVIII
 
Traditrice
 
Era passato soltanto qualche giorno, di cui ognuno era svanito con un singolo ciclo solare, e dopo la sua importantissima decisione di cambiare strada per iniziare a percorrere assieme a tutti noi la via del bene, Ava non aveva fatto altro che riflettere, per poi decidere di restare a vivere con noi. Conosceva bene i Ladri e tutte le loro mosse, e da quando era riuscita a scappare, un unico desiderio continuava a balenarle in mente, ovvero combattere contro quei mostri e sconfiggerli, o almeno provarci. Anche se lentamente, il tempo passava e continuava a passare, e volendo restare ottimista, Ava faceva di tutto per essere felice, rimanendo sempre vicina ad Aaron. Lui stesso mi aveva parlato del rapporto che aveva con lei. A suo dire bello e pieno d'amore, aveva trovato il suo esordio quanto entrambi non erano che bambini intenti a giocare e rincorrersi fra l'erba del bosco, proprio come era successo a sua sorella Terra. Con l'andar del tempo, la loro amicizia si era fatta sempre più solida, continuando ad intensificarsi e legandoli sempre più fortemente l'uno all'altra. Stando a quanto ricordavo, durante il loro primo incontro al bosco lui stesso le aveva insegnato l'arte della lotta e l'importanza dei suoi allenamenti. A undici anni d'età, lei non aveva compreso bene la gravità della situazione in tutto il regno, ma ora, dopo ben sei anni, si era decisa. Ricordava perfettamente quanto dolore i Ladri stessi le avessero inflitto. Approfittandosi della sua ingenuità, l'avevano spinta a fidarsi, aiutandola nel suo momento di bisogno, e poi costretta ad accettare l'orribile marchio che ancora oggi porta sulla pelle. Agli occhi di un estraneo, un semplice tatuaggio, ma ai nostri, il simbolo di quegli schifosi mostri, che dopo anni passati a seminare terrore in tutta Aveiron e dintorni, agiscono ancora indisturbati. Ora Ava sorride e si allena con Aaron, ed io ne sono felice, ma nonostante questo, anche sospettosa. Dati i miei trascorsi, avevo imparato a osservare quello che mi accadeva intorno senza trascurare le persone a me care, imparando lentamente a conoscerle meglio. Soffrendo in silenzio, mi preoccupavo per lei, e nonostante lei non aprisse mai bocca a riguardo, ero sicura di una cosa. Era riuscita a scappare e a liberarsi dalla stretta delle loro metaforiche spire, ed era un bene, ma in cuor mio sapevo che prima o poi avrebbero scoperto la sua fuga e cercato vendetta, associando il suo nome a quello di una sporca traditrice.
 
 
Salve a tutti! Non scrivevo nè pubblicavo nulla dal 25 Agosto scorso, ma ora che finalmente l'ispirazione è tornata, sono riuscita a mettere insieme questo capitolo, a mio dire importante ai fini narrativi. Prima di andare, ringrazio ognuno di voi, non dimenticando "la luna nera" "JustBigin45" "alessandroago_94 e "Karon Migarashi" tutti autori come me che mi seguono e leggono ormai da lungo tempo. Al prossimo capitolo,
 
Emmastory :)




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