Capitolo 1
-1 giorni
allinnaugurazione della
regione ad amministrazione speciale Giappone
E' una calda
giornata a Tokyo, dove la
principessa Euphemia Li Britannia in qualità di vice
governatore dell'area 11,
comodamente seduta all'interno del suo ufficio prepara le ultime
scartoffie che
daranno vita alla regione ad amministrazione speciale denominata
"Giappone".
Il telefono
squilla, la principessa dai
capelli rosei risponde con finta calma, trovando Cornelia dall'altra
parte
della cornetta che le chiede come vadano gli ultimi preparativi.
Euphemia le
risponde che per quanto sia faticoso ha ormai quasi terminato e che una
volta
fatto si dirigerà nelle sue stanze per riposarsi. Una volta
tranquillizzata
dalla notizia Cornelia racconta a sua sorella che lei sta per dirigersi
nella
sede per la ricerca spaziale denominata "Space Britannia" per un
consulto su una nuova scoperta scientifica. Euphemia sembra sorpresa
dalla
cosa, sua sorella non le sembra nemmeno il membro della famiglia reale
più
adatto all'incarico, ma chiede semplicemente a sua sorella di tenerla
informata
sulla faccenda essendo incuriosita dalla stessa. Le due principesse,
con ciò,
chiudono la conversazione, così mentre Euphi continua con le
ultime scartoffie,
sua sorella si dirige verso la sede di Space Britannia assieme al suo
cavaliere
Guildford.
Tokyo - Base
Operativa di Zero, ore
9:30 AM
Nella base di
Zero dove tutti i
cavalieri neri, agitati e indecisi sul da farsi prima e dopo
l'inaugurazione
dell'area speciale Giappone, Kallen entra di soppiatto nella sala in
cui
soggiornava Zero.
-Zero! Devo
parlarti è urgente!-
-Dimmi Kallen-
le risponde Zero.
-Pare che
Cornelia sia partita per un
punto imprecisato di Britannia assieme a Guildford-
-E' molto
strano... perchè partire in
un momento come questo? Sopratutto adesso che Euphemia rischia
così tanto...
che io sappia sono estremamente legate-
-E' quello che
ho pensato anche io, che
sia accaduto qualcosa di particolamente importante in Britannia?-
-Ne dubito, per
le faccende importanti
avrebbero sicuramente coinvolto qualcuno come il principe Schneizel,
Cornelia
non è così influente da esser degna di tanta
attenzione Kallen quindi sta
tranquilla, andrà tutto bene.-
-E tu Zero hai
già deciso cosa fare?-
-Credo che sia
il caso di dare una
possibilità alla principessa Euphemia e al suo progetto-
-Vuoi dire che..
i cavalieri neri
cesseranno di esistere e ti fiderai di una principessa Britanna?-
-Non ho detto
questo, vedremo come si
evolverà la situazione, ma di certo non possiamo costringere
il popolo Giapponese
a non partecipare, se Euphemia sarà degna di fiducia io
colloborerò con lei per
la pace-
Kallen,
visibilmente in disaccordo con
Zero, annuisce e lascia la stanza con aria dubbiosa e allo stesso tempo
colma
di timore per il futuro.
Qualche
attimo dopo CC sbuca fuori da un armadio, che era presente nella
stanza, e
ridacchia osservando la porta dalla quale era uscita Kallen pochi
istanti prima.
Si rivolge a Zero chiedendo:
-Sei sicuro che
lei o nessun altro ti
tradirà per la tua decisione?-
-Ne sono sicuro,
anche perchè farò in
modo che la regione ad amministrazione speciale non veda mai la luce!-
-Che cosa vuoi
dire?-
-Semplice,
Euphemia sparerà a Zero e il
mondo intero capirà di che pasta è fatta, nessuno
le crederà più!-
-Sei diabolico-
-..........-
Space Britannia
- Ore 12:30 PM
Cornelia e
Guildford, da poco arrivati
nella base scientifica Space Britannia, composta da un anonimo ed
enorme
palazzo in cemento armato di tre piani con altri cinque interrati e con
in cima
ben 9 telescopi ognuno dal diametro massimo di 12 metri, ignorando
totalmente
le formalità della security, si dirigono nella sala comando
della base
scientifica.
Una volta
all'interno della base, dopo
pochi e svogliati saluti con il personale di basso grado che
è li ad
accoglierla, si rivolge al comandante della base il Dr. Lopez, un uomo
alto
circa 185cm, magro e di bell'aspetto, dai capelli scuri e la carnagione
bruna
che indossa occhiali tondi e spessi con montatura color nero opaco, che
apparentemente seccato dalla presenza della principessa imperiale, va
comunque
a dargli un benvenuto tanto cordiale quanto ambiguo.
-Benvenuta alla
base sua altezza, sono
lieto di poterla accogliere-
-Grazie dottore
ma ora veniamo a noi,
perchè sono qui?- Chiede la principessa.
-Secondo gli
ordini da me ricevuti devo
informare lei di un oggetto avvistato nei pressi dell'orbita di Saturno
-
-Ci sta dicendo
che ci ha fatti venire
fin qui per un asteroide che avete trovato su Saturno?- Chiede
Guildford.
-Non sappiamo se
si tratta davvero di
un asteroide, abbiamo immagini a media risoluzione, ma non capiamo cosa
sia,
sappiamo solo che è molto grande- Afferma lo scienziato per
poi dirigersi alla
console e attivare uno schermo olografico di 150 pollici.
Sullo schermo
compare un immagine di
Saturno e dei suoi anelli e in basso a destra si nota una piccola
macchia nera.
Qualla macchia appare alla principessa del tutto insignificante, tanto
che
irata, sbuffa verso lo scienziato esclamando:
-E quella
macchiolina nera dovrebbe
essere importante?-
-La prego
principessa lasci che le
mostri le immagini zummate!-
Lopez
ingrandisce la macchia e, dopo
averla ingrandita di centinaia di volte, riesce a mostrare alla
principessa e
al suo cavaliere un oggetto scuro dalla forma discoidale che emana una
fievole
scia di colore verde da quella che viene definita dallo scienziato, la
parte
posteriore dell'oggetto non bene identificato. Lopez spiega inoltre che
il
diametro dell'oggetto è un quarto di quello terrestre, per
dare un idea delle
dimensioni dello stesso.
-Dottor Lopez,
cosa pensa che sia
quella cosa?- Chiede la principessa dubbiosa.
-Non lo so, non
sappiamo di cosa sia
fatta la superficie di Saturno, gli scettici di questa base pensano che
l'oggetto possa essersi in qualche modo staccato dalla superficie dopo
uno
sbalzo gravitazionale del pianeta o che sia un cumulo di asteroidi
ma...-
-Ma cosa?-
Chiede Guildford.
-Il problema
è che l'oggetto si muove e
sembra seguire una rotta specifica Lord Guildford-
-Tagli corto
dottore, cosa sta cercando
di dirmi? Cosa pensa che sia?-
-Potrebbe essere
il primo avvistamento
di una forma di vita proveniente da un altro mondo mia signora..-
-Cosa? Devo
informare mio padre,
Guildford! Prepara il mio aereo, non appena mi sarò riposata
andremo a
Pendragon- Ordina la principessa allarmata.
-Come desidera
mia signora- Afferma
Guildford.
-Principessa
imperiale Cornelia
aspetti! Non c'è motivo di allarmare l'imperatore, anche se
io avessi ragione
non è detto che sia necessario allarmarsi ergo non
è detto che eventuali forme
di vita siano ostili! E poi se fosse solo un asteroide io...-
-Che siano
alieni o sassi io riferirò
la scoperta a mio padre anche se sono certa di aver fatto un viaggio a
vuoto...
gli alieni non esistono ma se un asteroide così grosso
colpisse la terra
sarebbe la fine!- Esclama la donna.
A quel punto la
principessa si dirige
verso i dormitori riservati alla famiglia imperiale che si trovavano
all'ultimo
piano interrato della base seguita dal suo cavaliere, sperando nella
possibilità di avere la conferma alla sua teoria e poter
evitare di fare
personalmente rapporto a suo padre.
Tokyo - Ufficio
di Euphemia Vi
Britannia
Il telefono
quilla mentre la giovane
principessa, si è ormai appisolata sulla sedia del suo
ufficio, a un tratto si
sveglia infastidita dagli incessanti suquilli dell'apparecchio per poi
sollevare la cornetta e rispondere:
-Qui
è il vic... -Sbadiglia- Vice
governatore Euphemia, con chi parlo?-
-Euphi sono io..
scusa se sono partita
così all'improvviso, spero di poter tornare a Tokyo entro
domani-
-Hai scoperto
qualcosa di interessante
sorella?-
-No.. lo
scienziato al comando della
base è un povero pazzo, crede che un enorme asteroide
avvistato su Saturno sia
una specie di nave spaziale... roba da pazzi... dovrebbe sperare
nell'apocalisse aliena quello li, se si sbaglia lo farò
giustiziare da nostro
padre-
-Ti prego
sorella, capisco che tu sia
infastidita ma quell'uomo fa solo il suo lavoro e uno dei suoi doveri
è
avvertirci in caso di calamità imminente- Afferma Euphi con
espressione
preoccupata.
-Lo so, ma
parlare di alieni non ti
sembra eccessivo?- Chiede innervosita Cornelia.
-Forse, ma non
credo che per questo
meriti la morte-
-Sei davvero una
ragazza dolce Euphi...
eh va bene! Non farò del male allo scienziato pazzo,
però ora va a riposarti
per favore- Conclude la sorella maggiore con voce dolce.
Sistema Solare -
Saturno, Oggetto non
identificato nr. 2193890218BN1
Alcuni
satelliti, telecomandati dalla
base Space Britannia, si avvicinano velocemente all'oggetto di studio.
Gli scienziati
che li pilotano sono
prudenti, il Dr. Lopez ha ordinato di analizzare più parti
possibili nel minor
tempo possibile, così solo uno di questi tenta di
avvicinarsi alla superficie
dello stesso mentre gli altri satelliti trasmettono le immagini di
quest'ultimo
alla base.
Space Britannia
-Dr Lopez,
stiamo per far atterrare un
satellite ricognitore alla superfice fra... 3..2... Hey che
è successo?-
-Sembra che il
satellite sia andato ad
impattare contro qualcosa- A rispondere è uno dei piloti dei
ricognitori.
-Contro cosa se
posso? Mancavano
circa... si! 5km alla superficie!-
-Non lo so
dottore, forse è stato
colpito da un micro asteroide che lo ha fatto esplodere- A rispondere
è il
pilota del satellite esploso.
-E' probabile!
Bene fate avvicinare un
altro ricognitore all'oggetto.- Ordina Lopez.
Accade
però un evento che spiazza
tutti, l'oggetto emette un lampo di luce rossa che acceca ogni
telecamera, un
lampo appena visibile dalla strumentazione della base, che viene
seguito dalla
perdita dei contatti con i satelliti ricognitori.
-Dr Lopez che
succede?- Chiede uno dei
piloti.
-Beh... sembra
che io non sia pazzo
dopotutto... Pare che l'oggetto che cercavamo di osservare non voglia
essere
osservato-
-Dottore con
tutto il rispetto... è più
probabile che si tratti di un brillamento solare che era già
diretto verso
Saturno visto che ogni satellite del sistema di Saturno è
andato off line
assieme ai ricognitori- Afferma un altro scienziato li presente.
-Anche questo
è possibile ma vorrei
controllare l'attività solare di qualche ora fa per esserne
certo... vado nel
mio ufficio e lo faccio da solo- Afferma Lopez irritato
dall'atteggiamento del
collega dirigendosi nel suo ufficio.
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