A tale between light and darkness special - back to 1600

di Cordelia_Sakamaki
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Agatha torna da Alice, che ha appena aiutato Dimitri a riprendersi dal duro attacco del Corvo e dei suoi demoni: il ragazzo non fa altro che rivedere davanti ai suoi occhi la scena del rapimento di Igor, la sua impotenza nel difendere l'erede del suo signore. Non ha più proferito parola ed Amanda, appena sopraggiunta insieme ad Ivan, un altro Opekun, gli tiene la mano per fargli capire che gli è vicina. Dopo un pò la bionda guarda Alice, preoccupata. " Perchè? Perchè non parla? ". Chiede, mentre Alice sospira pesantemente, sedendosi a terra e tenendosi il braccio, che ha medicato alla bene e meglio.

" E' sconvolto, come lo siamo tutti d'altra parte ". Ammette, mentre l'altra bionda si porta le mani sul viso.

" Mi dispiace, io... se lo avessi saputo prima... ". Ma Alice la blocca, mettendo una mano sulla sua spalla.

" Abbiamo fatto tutti del nostro meglio, Amanda. Ma quel bastardo si è fatto scudo con il piccolo, non avevamop speranze di contrastarlo: ha sfruttato il momento di confusione e di debolezza di noi tutti, è stato furbo e insieme crudele ". Spiega, mentre Amanda annuisce per poi guardare verso la porta della stanza.

" E la signora? ". Chiede, mentre Alice esita: le hanno detto tutto, le hanno detto del rapimento di Igor. Tanto, sarebbe stato praticamente impossibile nasconderglielo, sarebbe stata capace di alzarsi dal letto e di andarlo a cercare di persona in caso in cui si fosse accorta che le stavano mentendo. Beh, non che sia stato tanto facile trattenerla, dopo averle rivelato la verità: si sarebbe alzata comunque per andare a cercare suo figlio, ma appena ha mosso un passo si è sentita nuovamente male, ed Alice è riuscita a rimetterla a letto, rimanendo con lei sino a quando non si è addormentata.

" Christine è sconvolta, Amanda. A fatica l'ho trattenuta a letto, ma era disposta ad alzarsi ed andare a cercare suo figlio ". Confessa, ed è comprensibile pensa Amanda: lei non è madre, ma sa che una donna per un figlio è pronta a tutto, nonostante ogni dolore e sofferenza. In oltre, a Christine è già stato strappato un figlio in precedenza, ed ora che la cosa si è ripetuta... oh cielo, non osa immaginare come si debba sentire! " Dobbiamo restare vicini sia a lei che a Viktor: non oso pensare a cosa accadrebbe se commettessero qualche pazzia, tipo cercare quel demone per riprendere il piccolo: è troppo pericoloso affrontarlo ora ". Spiega, mentre si volta e vede Agatha: non ha più in braccio Natasha. " Santo cielo Agatha, ma dov'è la piccola?! ". Chiede Alice, allarmata: per un secondo, teme che il Corvo abbia rapito pure lei. Ma l'altra scuote il capo.

" Io e Felitsiya ci stavamo occupando della bimba, quando mylord ha detto di volerla tenere lui. Sono ore che non la lascia, rimanendo con lo sguardo fisso fuori dalla finestra. Non so davvero cosa possa avere in mente ragazze, ma il suo sguardo... non l'ho mai visto così prima d'ora ". Ammette, mentre Dimitri trova la forza di alzarsi da terra. Felitsiya si avvicina al figlio, mettendogli una mano sul viso.

" Figlio mio, come ti senti? Ti ha fatto del male, quel demonio? ". Chiede,mentre il figlio la guarda, quasi stesse vedendo un'extraterrestre o la stesse incontrando per la prima volta.

" Devo andare da lui, ha bisogno di me ". Sussurra, ma fatica a stare in piedi: l'attacco del Corvo ha investito anche lui, che ha fatto di tutto per proteggere Alice, già ferita dalle piume lanciate dall'avversario. Ma la ferita più grande è quella psicologica, è lo shock ad averlo privato di ogni energia ed averlo fatto impallidire in quella maniera.

" Ti prego, non sforzarti! Sei così pallido, finirai per svenire ". Si preoccupa sua madre, ma il bruno non pare voler sentire ragione.

" Lasciatemi in pace, madre! Devo andare da lui, in questo momento! Hanno rapito suo figlio, non certo il mio! ". Sbrocca, mentre l'anziana continua a trattenerlo.

" Ma se ti senti male, che utilità avrai per lui?! Dimmelo! ". Piange, mentre dei passi fanno smettere tutti quanti di parlare. " Signore... ". Sussurra solamente la governante, vedendo finalmente il suo signore tornare: tiene in braccio la figlia, che sembra essere un pò inquieta. Dimitri non sta troppo a pensarci su, e si allontana dalla madre, andando a soccorrerlo prima che finisca lui per svenire. Viktor lo guarda qualche istante, senza mollare un secondo la sua piccola.

" L'ha preso... ". Sussurra solamente. " L'ha preso, Dimitri! ". Inizia a gridare, mentre la bambina inizia a piangere, avvertendo l'agitazione di suo padre e sicuramente la mancanza del gemello. " L'ha preso ed io non ho potuto fare nulla! L'unica cosa che sono stato capace di fare è rimanere fermo come un perfetto cretino! ". Continua a gridare, per poi sentire il pianto della figlia. " Basta! Smettila di piangere, ti prego! ". Urla, con l'unico effetto di farla piangere ancora di più. Capendo di spaventarla, cerca di calmersi ed inizia a cullarla. " Ti supplico, basta... basta! Non devi piangere, non permetterò a nessuno di farti del male, ma tu devi stare tranquilla ". Continua a ripetere, stringendo a sè Natasha, che pare quietarsi un pò dato che i toni si sono abbassati. In quel momento, anche Christine esce a fatica dalla sua stanza, aggrappandosi allo stipite. Alice se ne accorge, e corre a sorreggerla.

" Christine! Ma cosa diavolo fai, fuori dalla tua stanza!? Torna a letto! ". Fa, ma la sua amica non pare volerne sapere.

" Scansati, Alice! Voglio andare da mio marito! Voglio vedere i miei figli! ". Fa la bruna, mentre lui la guarda, tenendo ancora la sua Natasha in braccio.

" Perdonami... perdonami, non ho saputo portartelo indietro... ". Mormora, mentre lei cade a terra a causa dello sforzo. Agatha ed Alice cercano di soccorrerla.

" il mio bambino! Ridatemi il mio bambino! ". Comincia a piangere disperata lei, sempre più forte, con sempre più impeto. Suo marito le si avvicina, come se si fosse risvegliato solo ora da un incubo tremendo. " Perchè? ". Continua a piangere disperata lei, aggrappandosi a lui come fosse la sua unica ancora di salvezza. Lui la stringe nuovamente a sè, non sapendo che altro rispondere o che altro fare: non ha più lacrime, non più parole. Solo odio. Un odio profondo verso chi gli ha portato via il suo amato figlio, ed un solo pensiero: vendetta. Pareggeranno i conti una volta per tutte, non appena avrà la certezza di chi si tratta.

Passano così alcune ore: Christine si è appena addormentata, e Viktor le è rimasto accanto senza lasciarla neppure per un istante: tiene ancora tra le braccia la figlia, come avesse paura che gliela possano portare via. E d'altra parte è comprensibile. Ma la piccola ha anche bisogno di riposare, pensa Felitsiya: la tata è rimasta al fianco del suo signore, ed ora lo guarda. " Signore, vi prego... datemi la piccola, la dobbiamo lasciare riposare nella sua culla ". Fa, ma lui scuote il capo con enfasi, innervosendosi.

" Mai! ". Sibila, mentre la donna prova vanamente ad avvicinarsi. Lui si allontana bruscamente, e questo fa ricominciare a piangere la bambina. " Ho detto di no!! Dillo pure a quei demoni, non avranno mai la mia bambina! Mai! ". E'ancora sotto shock, è evidente. Felitsiya non sa come calmarlo: lo ha cresciuto praticamente lei, e le dispiace vederlo in quelle condizioni. Scosso dalla scena, Dimitri esce dalla stanza, dando un forte pugno al muro.

" Non sopporto più di vederlo così! Perchè dobbiamo soffrire in questo modo? Non bastava ciò che già è capitato? ". Chiede più a sè stesso, senza accorgersi che Lukas lo sta osservando da un pezzo. Sogghigna nonostante la situazione, incrociando le braccia.

" Di un pò, credi che frignando risolveremo qualcosa? ". Chiede, mentre il bruno lo guarda shoccato: ma come può essere così cinico? Diamine, si tratta di suo nipote! Il figlio di suo fratello, pensa il ragazzo che ancora non è alcorrente che Lukas è anche il gemello di Christine. Ma come può parlare così?

" Dovrei forse fare i salti di gioia?! Non credete che ci sia ben poco da ridere, e ci sia più da piangere?! ". Sbrocca irritato il tuttofare, mentre il moro alza gli occhi al cielo.

" Le cose sono andate così, non ci potete fare più nulla: dovreste pensare invece a proteggere la bambina. Natasha, no? ". Chiede. A quelle parole, Dimitri non ci vede più: senza pensarci troppo da un pugno a Lukas, infischiandosene se è uno dei suoi padroni. Lo guarda con ira, mentre l'altro, colto di sorpresa finisce a terra. Si porta una mano al punto dolorante: sta sanguinando dal labbro! Furente guarda il suo sottoposto. " Come hai... ". ma viene bruscamente interrotto dall'altro, che pare esasperato.

" Ora state zitto! ". Grida, riuscendo ad ammutolirlo. " State zitto, ora parlo io! ". Non ammette la minima replica, non c'è dubbio che sia decisamente fuori dai gangheri. " Non mi siete mai piaciuto, ma vi ho sempre portato il massimo rispetto per il bene che voglio a Viktor! Ma ora mi avete veramente stufato! Avete passato i limiti! Dio mio, è stato rapito un neonato! Vostro nipote, nel caso l'aveste dimenticato! Ma invece di stare vicino a vostro fratello, che fate?! Squadrate tutti con sufficienza e con fare arrogante, venendo a dettare legge quando qui dentro siete l'ultimo a poterlo fare! Dovreste solo vergognarvi! ". Attirata dal baccano, anche Felitsiya esce dalla stanza, portando una mano alla bocca. Tira il figlio per un braccio, cercando di calmarlo.

" Dimitri! Ti supplico, basta! ". tenta di dirgli, ma lui si libera bruscamente dalla sua presa.

" Tacete, madre! Sto solo dicendo il fatto suo a questo arrogante presuntuoso! ". Felitsiya si mette a tacere, incapace di ribattere di fronte a tanta determinazione. Ma tiene sempre il figlio per il braccio, per evitare che faccia sciocchezze. Lukas si rialza da terra, deridendo il giovane capo degli Opekun. Lo indica alterato, mentre con l'altra mano si pulisce il sangue dal labbro.

" Questo è un giuramento, Dimitri Zykov: me la pagherai molto, molto cara! Questa non passerà liscia! ". Lo minaccia, mentre il ragazzo fa un passo avanti, mentre la madre stringe la presa sul suo braccio.

" Dimitri... ". Mormora, mentre lui risponde alle affermazioni di Lukas.

" Vi aspetto al varco ". Sibila. Una volta solo, la madre lo abbraccia forte forte.

" Tesoro, ti senti bene? ". Chiede, mentre il figlio annuisce, ricambiando l'abbraccio della donna.

Viktor invece è rimasto accanto alla moglie, che ora si è finalmente addormentata. La guarda, cullando Natasha. La bambina pare iniziare a risentire della stanchezza, ma suo padre non sembra dell'opinione di volerla mettere nella propria culla. Alice è rimasta accanto alla sua migliore amica, senza dire nulla: sa anche lei che la piccola dovrebbe riposare, ma sa anche che se lo dicesse a Viktor finirebbe solamente per farlo innervosire, e verrebbe cacciata fuori dalla stanza. " Sono qui, amore mio ". Sussurra solamente il giovane conte, accarezzando il viso alla moglie mentre con l'altro braccio sorregge la figlia. " Sono qui, non temere: più nessuno farà del male a te o alla nostra bambina ". Continua il discorso, per poi guardare Alice. " Alice, dovresti riposare, sei piuttosto pallida ". Fa, ma la donna scuote il capo.

" No, voglio restarle accanto: quando si sveglierà avrà bisogno anche di me ". E guarda la sua migliore amica, mentre Viktor sospira, per poi riprendere parola.

" Te lo devo ordinare, o andrai da sola a riposare? Ci servirai in forze, quando dovrai occuparti di mia moglie ". Non ammette repliche, è evidente. " Ma se non riposerai, finirai solamente per stramazzare a terra sfinita, e a quel punto chi ci sarebbe ad occuparsi di lei e della mia bambina? ". Chiede, osservando Natasha, che ricambia il suo sguardo: solo ora lo ha notato, ma ha ereditato i suoi stessi, identici occhi. Alice rimane sorpresa: si fida di lei fino al punto di lasciare che si occupi di sua figlia? Lui sembra leggerle nel pensiero, e senza voltarsi le risponde. " Non sentirti colpevole, qui l'unico che ha colpe sono io: non ho saputo difendere mio figlio. Tu e Dimitri avete fatto quello che potevate, avete salvato Natasha. Spettava solo a me proteggere anche Igor ". Guarda la moglie mentre parla, mentre Alice trattiene alcune lacrime.

" Allora io vado... ". Sussurra con la voce quasi rotta dal pianto, mentre lui si limita ad annuire. Rimane solo con la moglie per un pò, e mille e più pensieri scorrono nella sua mente. Nell'uscire, Alice incrocia sul suo cammino qualcuno che le mette decisamente i brividi: rimane impalata qualche istante alla porta, per poi fare un leggero inchino e quasi correre fuori dalla stanza. Arrivata alla porta della propria, si porta una mano al petto: ma cos'è quell'ansia opprimente? Mentre invece Viktor non si accorge nemmeno che qualcun altro è entrato nella stanza. Lo stesso qualcuno che gli appoggia una mano sulla spalla, facendolo sussultare. In seguito si volta, e nota di chi si tratti.

" Zio... ". Fa solamente, trattenendosi a stento dallo scoppiare a piangere per l'ennesima volta.

" Scusami se non sono venuto prima, ma l'ho saputo solo adesso... ". Gli risponde Petr Meekhiv, ma il nipote lo interrompe.

" L'ha preso, zio! Il Corvo ha attaccato di nuovo, ed ha rapito mio figlio! Ed io... ". Piange, mentre suo zio lo abbraccia, sospirando. " Sono un incapace! Invece di proteggere i miei figli, ho finito per permettere che due di loro mi fossero strappati! Prima Viktor, ora Igor! ". Si sfoga, e solo con lui riesce a farlo. Con suo zio, che comunque lui considera come fosse suo padre.

" Ascolta, l'importante adesso non è cercare colpevoli, ma aggrapparti a ciò che hai. Sfogati, e poi reagisci: ricorda che hai una figlia ed una moglie da accudire ". E guarda Natasha, che sembra spaventarsi di fronte a quello sguardo. La piccola comincia nuovamente a piangere, mentre Petr decide di prenderla in braccio. Solo a lui suo nipote permette di prendere la piccola, che tuttavia non pare calmarsi. Senza dire niente, il capofamiglia dei Meekhiv mette la bambina nella sua culla, ma lei non smette di piangere.

" Sta piangendo... non la posso lasciare li! ". Si riscuote Viktor, ma suo zio lo ferma, trattenendolo prima che riprenda la figlia.

" No. Tua figlia deve riposare adesso, o si sentirà male. Vedrai che presto smetterà di fare i capricci e si addormenterà ". Commenta, mentre suo nipote sembra incerto, e guarda la figlia come se avesse paura che da un momento all'altro qualcuno gliela porti via. " Ascoltami, nipote: adesso va a riposare. Sto io con tua moglie e tua figlia, non gli succederà niente ". Lo guarda, mentre Viktor ricambia lo sguardo, per poi guardare la sua Christine.

" No, non la voglio lasciare da sola ". Sussurra, ma Petr torna a guardarlo con severità.

" Invece lo farai, e subito! Vai a riposare, poi potrai tornare da loro. Non saranno sole, ci sarò io qui ". Ripete, eppure a Viktor qualcosa non quadra: perchè? Perchè suo zio sembra preoccuparsi di Christine, quando non gli è mai importato niente di lei? Ma è troppo sconvolto per farsi domande: decide solamente di ascoltare suo zio ed andare a riposare, per quel poco che riuscirà per lo meno. Una volta rimasto solo con la ragazza, Petr inizia a fissare Christine: eccola li, la figlia di Irina e di quello stalliere arrogante, Danilo Petrov. Non si è scordato gli affronti subiti da quell'uomo. " La figlia di Irina... ". Commenta solamente, continuando a fissare la nipote acquisita. " le somigli così tanto ". Fa, scostandole dalla fronte una ciocca di capelli, ecidentemente rimasta li ancora dal momento del parto. " Eppure, hai gli occhi di quell'arrogante di un Petrov ". Continua il suo monologo, mentre Natasha si addormenta finalmente. Christine riapre gli occhi in quel momento, accorgendosi di chi le è accanto: da prima lo scambia per viktor, ma in seguito si rende conto che non è lui.

" Petr Meekhiv... ". Sussurra, mentre lui la guarda con un ghigno compiaciuto.

" Proprio io, non sei contenta di vedere quanto la tua famiglia ti adora? Persino io mi occupo di te ". Fa ironicamente, mentre la ragazza non riesce nemmeno a muoversi: ha fattot roppi sforzi, ed ora ne sta pagando le conseguenze sotto forma di dolori.

" Cosa ci fai qui? ". Chiede, dandogli del tu senza problemi, come se già lo conoscesse. Lui continua a guardarla con quel ghigno arrogante, dandole poi una risposta.

" Ma come? Non sei felice che sia rimasto qui con te? Sai, avevo tanta voglia di restare con la mia adorata nipotina acquisita ". Christine geme di dolore, cercando di mettersi quanto più comoda può.

" Ipocreta ". Ribatte senza mezzi termini. " Sei un ipocreta ed un bugiardo, Petr Meekhiv. Ma un giorno, anche Viktor si accorgerà di che razza di persona è il suo amato zio ". Ansima la ragazza, riuscendo a mettersi un pò comoda.

" Credo che quel giorno non arriverà mai, ma se vuoi continua ad illuderti ". La guarda male lui, ora quasi con sufficienza. " Certo che sei proprio arrogante come tuo padre, tu. Cattivo sangue non mente ". Continua a divertirsi insultando Danilo, anche se Christine non capisce ancora il motivo di tutto quell'astio tra Petr e suo padre: cosa c'è dietro? Non è solamente la faccenda del licenziamento, no. Quella è stata sicuramente la conseguenza di qualcosa che lei ancora ignora. " Ma lascia che ti chieda una cosa: perchè non hai detto a Viktor la verità? Perchè non gli hai spifferato che c'ero io dietro la decisione di Boris di rinchiuderti nelle segrete? Che ho incitato io mio nipote ad odiarti sino a quel punto? ". Chiede, rivelando la verità: lui, seppur indirettamente, è il responsabile della detenzione di Christine, e quindi anche della morte di Viktor Jr. Ecco perchè alla ragazza non è mai piaciuto lo zio di Viktor: evidentemente, si erano già incontrati durante la sua prigionia. Stavolta è lei a ridere in tono beffardo, cercando comunque di non agitarsi troppo.

" Perchè hai ragione tu: io sono uguale a mio padre, e ne vado fiera ". Lo affronta senza paura, ricambiando il suo sguardo con uno carico di astio. " Mio padre tiene alla sua famiglia, darebbe la vita per le persone che ama. E così io: amo la mia famiglia. Viktor ha già perso suo fratello e suo figlio in questa storia, ora abbiamo perso un altro dei nostri figli. Non gli dirò nulla che possa compromettere il vostro rapporto, semplicemente perchè sono certa che un giorno sarà lui stesso ad accorgersi di che razza di persona sei. Farai un passo falso, ne sono certa. Non c'è bisogno che sia io a mettere altra legna al fuoco ". Risponde sicura, e quelle parole sembrano far innervosire Petr, che stringe i pugni fuori di sè.

" Fossi in te, io non sarei così fiera di assomigliare a quello stalliere senza arte nè parte. Proprio per nulla ". Ribatte innervosito, mentre lei non toglie quello sguardo fiero e sicuro: è evidente che non lo teme affatto. E forse, pensa la giovane contessa, è tempo di scoprire cosa si cela nel passato dei suoi genitori e di Petr Meekhiv. 

Salve miei fans! Ed ecco il capitolo 27, con una shoccante rivelazione: anche se non lo abbiamo mai visto, Petr Meekhiv è stato presente sin dai primi capitoli. E'stato lui ad alimentare l'odio di Boris, fino a fargli rinchiudere la cognata nelle segrete. Ve lo avevo detto che man mano, la storia vi avrebbe riservato dei colpi di scena. Che dire? Viktor scoprirà l'inganno di suo zio? Cosa si nasconde dietro l'odio del capofamiglia dei Meekhiv per Danilo? Dimitri intanto ha affrontato Lukas, ma a che prezzo? Recensite e ditemi la vostra su come vi aspettereste il continuo, vi aspetto numerosi :D Baci




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