Il mio angelo

di TeamFreeWill
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Il moro si sporse verso il compagno accanto a sè e lo baciò dolcemente. Gli sussurrò “ti amo” con un tono di voce talmente basso che Jensen rabbrividì, poi si alzò e andò in bagno.

L’acqua fresca lo calmò subito. Sorrise, felice e innamorato di quel spendido ragazzo che lo aspettava in cucina. "Dio quanto lo amo!" disse tra sé e sé.

Si girò appena, prese l'asciugamano e mentre si stava asciugando il viso, senza farlo apposta, urtò con con il gomito il porta asciugamano che cadde a terra. Destino beffardo!

S'inginocchiò per tirarlo su e vide di sottecchi, nascosta dietro il mobiletto del bagno lì accanto, una siringa.

Quel tipo di siringa. Vuota.

La raccolse e quello che provo fu un misto di rabbia, delusione e dolore.

Uscì dal bagno come una furia facendo poi le scale di corsa.

Jensen lo stava aspettando tranquillo quando Jared piombò in cucina, gli occhi lucidi di rabbia e odio.

In mano teneva la siringa.

Jensen si alzò cercando di spiegarsi, ma lo schiaffo che ricevette fu peggio che essere colpito da un pugno.

"Come hai potuto fare questo?! Perché?!" Gridò solo, ma non voleva sapere.

"Non è come pensi! Posso spiegare!... Ti prego...Non andartene…Non lasciarmi!" lo supplicò Jensen vedendo Jared prendere le chiavi dell’auto, dopo aver buttato con rabbia la siringa nel cestino.

"La siringa è vuota! Non c'è altra spiegazione" Ringhiò. "Mi hai lasciato senza parole. Davvero" continuò ora con le lacrime

"Piccolo per favore... non mi sono drogato!" E alzò le maniche della camicia per far vedere che non c'erano segni.

"Allora perché c'era quello schifo?!" Continuò il moro, indicando il cestino.

Jensen raccontò tutto e man mano che il racconto procedeva al moro montava una rabbia incontrollabile.

"Li hanno rilasciati? Bè se la giustizia non fa il suo dovere lo farò io. Li uccido stavolta‼!" e fece per uscire, ma Jensen lo fermò.

"Li denuncerò un’altra volta, ma calmati per favore‼ Cazzo Jared volevo solo farti passare una serata romantica! Speciale. E per colpa di quei figli di puttana ho rovinato tutto! Ho rovinato il nostro anniversario! Sono un idiota!” disse mortificato.

Jared si voltò sentendo quelle parole e quando lo guardò in viso gli si spezzò il cuore.

“Oh Dio che ho fatto! Perdonami amore! Mi sono fatto prendere dalla rabbia e non ho lasciato che mi spiegassi! Ci tengo troppo a te e mi sono immaginato che tu avessi…! Scusami anche per lo schiaffo! Io sono l’idiota qui! No te, amore mio‼” e così dicendo iniziò a baciarlo e a spingerlo sul divano dove Jensen si sedette senza problemi ricambiando quei baci pregni d'amore e perdono!

Jared gli si sedette a calcioni e iniziò a baciarlo sul collo, per poi salire sulla mascella fino alle labbra.

Jensen fece forza a tutto il suo auto controllo, si staccò un attimo da quelle labbra gustose e lo osservò sorridendo, appoggiando la fronte su quella di Jared.

"Non hai niente da farti perdonare piccolo. Lo so che ci tieni a me! Ti amo immensamente. Tranquillo! Domani andremo a denunciarli di nuovo. Ok?" e  il minore annuì.

Il maggiore aggiunse, quando lo vide più sereno, con voce bassa e roca " Ora possiamo riprendere da dove ti ho interrotto...Sia io che Jensen junior abbiamo apprezzato molto i tuoi baci" disse malizioso e Jared sorrise, gli occhi lussuriosi pieni di desiderio incatenati in quelli del biondo.

Le mani di entrambi iniziarono a sbottonare le camice e, ricominciando a baciarsi, se le tolsero buttandole lontano.

“Ti voglio" sussurrò roco e malizioso Jared e Jensen fremette di eccitazione.

Delicatamente il biondo lo fece scendere e poi coricare sul divano, dove iniziò a baciare il petto sempre più ansante di quel meraviglioso angelo.

Si spogliarono e quando il desiderio era talmente intesso da non poter essere soddisfatto solo con carezze e baci, il maggiore preparò con estrema delicatezza il minore e quando fu pronto lo fece suo con dolcezza e passione.

"Ti amo" sussurrò Jensen mentre Jared gli baciava quel lembo di pelle tra spalla e collo che sapeva farlo impazzare.

"Ti amo" ripeté Jared mentre sentiva che oramai mancava poco a raggiungere il Paradiso e da come si muoveva Jensen anche per lui era stesso.

"Ti amo e ti amerò per sempre" e con questa promessa i due amanti raggiunsero il piacere estremo.

Jensen dopo interminabili minuti, in cui respiro e cuore erano impazziti, si calmò e a malincuore usci da quel meraviglioso corpo che già protestava non percependo più quella dolce presenza.

"Piccolo la sorpresa non è finita" disse rivestendosi e poi passando i vestiti a Jared che con occhi innamorati guardò Jensen.

"Oddio!" Poi si rivestì anche lui e seguì Jensen che lo prese per mano accompagnandolo in camera da letto.

"Siedi lì." Disse il biondo e a Jared batteva tantissimo il cuore. Non riusciva a capire cosa stesse per succedere, perché il suo amore era uscito subito lasciandolo lì con i suoi pensieri.

Qualche secondo dopo il biondo rientrò nella stanza iniziando a suonare una canzone che Jared non gli aveva mai sentito.

Mentre il biondo pizzicava ancora le corde con maestria disse "Questa canzone te l'ho scritta d'impeto, l'ho provata quando tu non c'eri. Volevo che fosse solo nostra. Per te amore mio. Mio angelo" e dopo quello parole Jensen iniziò a cantare.


Potrei bruciare questa canzone, mandarla in fumo
 Potrei lanciarla nel fiume e guardarla andare a fondo lentamente
 Legare le pagine ad un aereo e spedirlo sulla luna
 Cantarla per il mondo, ma non significherebbe molto
 Finché non la canto a te




Jared era incantato. Era senza parole. Quella canzone era stupenda. Dolce e struggente. La voce di Jansen la rendeva unica.

Quando il biondo cantò l'ultima strofa Jared gli si buttò letteralmente addosso.

Lo strinse. Lo baciò. Gli sussurrò mille ti amo.

"Dio amore è magnifica. Grazie di esistere!!!" disse il ragazzo dolcemente guardandolo negli occhi e Jensen si perse in quel verde chiaro dalle mille sfumature.

Lui era la cosa più preziosa del mondo. Lo era. Lo era davvero.

Si schiarì la voce e prese un profondo respiro.

Si allontanò quel tanto per riuscire a prendere una piccola scatolina nascosta da qualche settimana nel comò dietro di lui e,  aprendola davanti a un Jared sbalordito, chiese "Piccolo vuoi sposarmi?!"

Al suo interno una fedina d'oro bianco in cui c'era inciso “Al mio angelo. Ti amo”.

Il minore non rispose. Era sopraffatto della emozioni. Piangeva solo.

"Non vuoi?!" chiese preoccupato.

Destatosi il moro lo baciò con passione, impeto, amore.

"Si" Disse piano. Poi realizzò! Abbracciò di slancio il suo futuro marito e urlò "Si amore lo voglio. Lo voglio!".

Jensen lo allontanò solo di un po prendendogli il viso tra le mani. Sul suo viso un sorriso radioso. Come attratti da una calamita le loro labbra si posarano in un bacio che mai avrebbero dimentico.

Mai! Come del resto quella magnifica serata.

La vita per Jensen era stata dura e crudele. Gli aveva portato via tutto, lo aveva umiliato e fatto cadere, ma ora gli aveva donato il suo Jared. Il suo angelo.




Note autrice
Ringrazio Cin per la stupenda canzone che mi ha suggerito. Magnifica Song on Fire dei Nickelback *_*
Grazie per i tuoi consigli e suggerimenti sempre azzecati. Sei fantastica. Grazie anche a Balto97. Sei gentilissima. ^^
Grazie a chiunque ha avuto la pazienza di leggerla. Ciao a tutti.  
 
 
 
 




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