Capitolo 10: Il Festival della luna
Capitolo 10: Il festival della luna
Erano passati diversi giorni dal concerto di Meloetta a Dream Town e il
mattino seguente nella gilda di Decidueye, Pikachu e Popplio
presentarono il nuovo arrivato Rowlet al capitano spiegando quello che
era successo nella serata di Ieri.
“Dunque… fatemi capire bene. Ieri, finito il concerto,
mentre stavate tornando alla gilda il Pokémon qui presente vi ha
chiesto di unirvi alla vostra squadra, dico bene?”
“Sì, signore!” – disse Pikachu –
“Quando ci ha raccontato della sua richiesta io e Popplio non
sapevamo cosa rispondere ed, è per questo che vi stiamo
chiedendo se possiamo inserirlo nel nostro team. Sempre che non ci
siano problemi, ovviamente!”
“Uhm… in effetti, è un bel problema! Di solito, le
squadre sono formate da 2 Pokémon ma raramente si sono viste
squadre composte da 3 membri!”
“Allora, cosa possiamo fare?” – domandò Popplio – “Possiamo prendere Rowlet con noi?”
“La p-prego signor capitano!” – disse Rowlet –
“Ho sentito tanto parlare di lei da Toucannon e sarebbe un onore
per me, far parte del team Thunder Pop! Per favore, mi dica che posso
entrare!”
Il capitano guardò intensamente il Pokémon Aliderba, il
quale cercò di restare calmo anche se era evidente il tremolio
che scaturiva dal suo corpo. Passarono dei minuti intensi, che per i
presenti sembravano interminabili.
“Dunque… alla fine ho deciso! In base, alla fiducia che
voi riponete in Rowlet, lo nomino ufficialmente nuovo membro della
gilda nonché un’aggiunta per il team Thunder Pop!”
“Da-Davvero!? Io… non so cosa dirle!”
“Non devi dire niente piccolo! Il tuo entusiasmo mi ha fatto
ritornare dei bei ricordi di quando ero come te. Per questo, ho deciso
che puoi unirti a noi!”
“La ringrazio!” – disse Rowlet il quale aveva le lacrime agli occhi.
“Suvvia! Non devi piangere; è il minimo che io potessi
fare per esaudire i tuoi desideri. Ma adesso presentati come si deve al
tuo nuovo team!”
Senza pensarci due volte, Rowlet si girò in direzione di Pikachu
e Popplio, il quale erano felici di avere un nuovo membro nella loro
squadra: “Pikachu… Popplio… Anzi, piacere di
conoscervi team Thunder Pop. Il mio nome è Rowlet e, da questo
momento sarò il vostro nuovo compagno d’avventura. Spero
che possiamo diventare amici!”
Pikachu, il quale era diventato il capitano del team accolse
calorosamente Rowlet e, in seguito gli disse: “Rowlet! Spero che
la nostra collaborazione possa durare per molto tempo! Mi aspetto da te
tutto l’aiuto possibile per le missioni!”
Finito di fare il discorso di presentazione, il capitano
annunciò al team Thunder Pop la nuova missione: “Bene,
ragazzi! Questa volta non c’è bisogno che andiate a
salvare qualcuno, ma si tratta di un invito dal sindaco di Air
Town!”
“Vuole dire quel Charizard a cui abbiamo salvato sua figlia?” – domandò Pikachu.
“Esattamente! In questi giorni si sta svolgendo il Festival della
Luna, un evento seguito da un sacco di Pokémon di
Shinkiro.”
“Davvero!? E in cosa consiste l’evento?”
“L’evento è suddiviso in 2 parti: nella prima parte
ci saranno dei giochi aperti a tutti dove si potranno vincere dei
premi. La seconda parte, invece, consiste in una lotta a coppie il cui
scopo è quello di rinsaldare il legame tra i
Pokémon!”
“Capisco! Ma si sa chi sarò una delle coppie?” – domandò Popplio.
“E questo il punto!” – disse Decidueye –
“Nessuno sa le coppie fino a quando non verranno
annunciate!”
“OK! Allora sarà meglio che iniziamo ad avviarci!” – disse il Pokémon Otaria.
A questo punto, i tre si congedarono dal capitano e uscendo dalla gilda
iniziarono la loro marcia verso Air Town, non vedendo l’ora di
divertirsi e di assistere al match che chiuderà il Festival
della Luna.
Ma mentre il team Thunder Pop si avviò, da un’altra parte
della regione di Shinkiro, qualcuno era molto teso e agitato.
“Dannazione! Possibile che voi scagnozzi non sappiate fare i
compiti assegnati?” – gridò Mimikyu rivolgendosi
minaccioso a Salazzle.
“Ma c-capo, cerchi di capire! Non è facile per noi trovare il momento adatto per far fuori quel Pikachu.”
“Non voglio sentire ragioni! Ascoltami attentamente, il mio
ordine è cambiato. Appena i tuoi sgherri avranno
un’opportunità di attaccare, devi eliminare quella piccola
pesta gialla; altrimenti sai cosa ti potrà succedere!”
“S-Signor sì, signore!” – disse il
Pokémon Lucertossina il quale corse più in fretta che
può, lasciando il Pokémon Fantasmanto sorto nei suoi
pensieri.
“Accidenti! Quel Pikachu inizia a seccarmi di brutto.
Fortunatamente ancora non ha recuperato la memoria, ma se dovesse
accadere…”; ad un tratto, all’udire del rumore di un
tuono nelle vicinanze gli venne in mente un’idea.
“Ma certo! Ho trovato la soluzione a questo problema!” – disse Mimikyu.
In un attimo, si diresse verso una porta situata sul fondo del tavolo
del suo laboratorio e vi entrò senza la minima esitazione.
Dopo aver percorso un cunicolo lungo il quale sembrava non terminare
mai, il Pokémon Fantasmanto arrivò in quello che era una
sorta di laboratorio più piccolo del suo, ma sembrava come
quello di un meccanico. Infatti, da una parte c’erano vari
strumenti metallici di colore grigio tendente allo scuro; mentre
dall’altra c’era un tavolo dove vi era appoggiato uno
strano aggeggio. Lo sguardo di Mimikyu tuttavia venne focalizzato su di
un Pokémon che era intento ad usare uno degli strumenti presenti
su di un altro tavolo situato sul fondo della stanza. Il Pokémon
era molto più alto del Pokémon Fantasmanto e presentava
una specie di armatura formata da conchiglie sulle zampe e sulla testa,
con dei baffi bianchi presenti sul muso.
“Sapevo che saresti venuto qui!” – disse il Pokémon.
“Ma davvero!? Pensavo che tu non gradissi molto la mia presenza.”- rispose Mimikyu.
“Ed infatti è così! Dimmi… cosa ti porta qui da me?”
“Suvvia… dovresti saperlo il motivo per cui sono venuto da te. È pronto quello che ti ho chiesto?”
Il Pokémon spense lo strumento che stava utilizzando e
andò verso una specie di cofanetto, il quale racchiuse un
minuscolo accessorio.
“Quello che mi hai chiesto è pronto. Eccolo!”
“Tutto qui?” – gridò Mimikyu – “Vuoi forsi prendermi in giro?”
“Certo che no! Tu mi hai chiesto un dispositivo ed io l’ho ultimato.”
“Tsk… Almeno dimmi come funziona!”
“Il suo meccanismo è simile alla mossa Tuono. Soltanto che
i suoi effetti sono amplificati. Colpisci qualcuno e il suo corpo
resterrà paralizzato per un tempo non meglio precisato.”
“È perfetto! Questo strumento mi farà diventare invincibile!”; disse il Pokémon Fantasmanto.
“Che cosa vuole farci… è pericoloso utilizzarlo.
Ancora non ho avuto modo di farci qualche test!” – disse il
Pokémon rimanendo sbalordito.
“Non importa! Verrà utilizzato comunque! E adesso, se vuole scusarmi…”
Mimikyu lasciò immediatamente la stanza con l’oggetto appena acquisito, lasciando il Pokémon da solo.
“Dannazione! Per che cosa lo vorrà utilizzare!”
– disse il Pokémon guardando in direzione di una foto che
aveva messo e nel quale erano raffigurati altri due Pokémon
molto familiari.
“Primarina… Popplio… spero che possiate perdonarmi. Io, Samurott ho costruito qualcosa di terribile!
Nel frattempo, i nostri giovani amici erano giunti ad Air Town e
già dall’ingresso della città, potevano vedere
molti più Pokémon in strada rispetto alla volta scorsa.
“Quindi, questa è Air Town!?” – domandò
Rowlet – “Me la immaginavo più diversa!”
“Beh, il fatto è che tutti questi Pokémon sono
venuti per il Festival. Penso sia abbastanza normale per una
città riempirsi in una ricorrenza come questa.” –
disse Pikachu.
“Effettivamente, non hai tutti i torti! Ma adesso, cosa facciamo?”
“Perché non andiamo dal sindaco e porgergli i nostri saluti?” – domandò Popplio.
“Ottima idea!” – rispose Pikachu.
“V-Voi conoscete il sindaco?” – disse Rowlet rimasto a bocca aperta.
“Certamente! Gli abbiamo salvato sua figlia e, inoltre è
grazie a lui che ho ottenuto il mio cristallo Z!” – disse
Popplio mostrando agli altri il suo cerchio Z.
“Davvero incredibile!”
“Eh, già!” – affermò il Pokémon
Otaria – “Ma adesso pensa sia meglio andare dal sindaco,
altrimenti non riusciremo a goderci il Festival!”
Così il trio si avviò verso la casa del sindaco cercando
di districarsi tra la folla intenta a visionare le varie bancarelle
presenti per la strada. Questo non fu un problema per Rowlet in quanto
Pokémon Volante, ma per Pikachu e Popplio era un’impresa,
anche per via dei vari Pokémon il quale gli riconoscevano dal
salvataggio della volta scorsa.
Finalmente, dopo un’ora di estrema fatica, i tre raggiunsero la
casa del sindaco e, una volta bussata la porta ad aprirgli ci fu
Charmander, il quale aveva un aspetto diverso rispetto all’ultima
volta.
“Buonasera ragazzi! È un piacere rivedervi.” –
disse il Pokémon – “Siete venuti qui per il
Festival?”
“Sì, ti ringraziamo Charma… aspetta un
attimo!” – disse Pikachu – “Ti vedo… un
po’ diversa!”
“Vedo che hai notato il cambiamento Pikachu. Come potete vedere, mi sono evoluta!”
“Evoluta!?” – domandò il Pokémon Topo.
“Che c’è… non sai cosa sono le evoluzioni?”
“No, mi dispiace!”
“Non ti devi scusare. Comunque se vuoi posso spiegarti cosa è l’evoluzione!”
“Se è per questo, lascia che glielo dica io.” – disse Popplio.
“Vedi Pikachu, l’evoluzione è un processo durante la
quale un Pokémon subisce una trasformazione il quale gli
consente di diventare più forte di come era prima.”
“Davvero!?”
“Sì! Hai presente mia madre?” – domandò
il Pokémon Otaria – “Attualmente, la conosci
così ma quando era giovane lei era esattamente come me.”
“Incredibile! Quindi… quando tu ti evolverai, sarai come tua madre?”
“Non esattamente!” – disse Rowlet –
“Alcune specie di Pokémon posseggono durante la fase di
crescita, possono evolversi anche più di una volta. Ma non
tutte sono in grado di farlo!”
“Capisco! Quindi adesso Charmander in cosa si è evoluta?” – domandò Pikachu.
“Adesso sono diventata un Charmeleon.” – disse il
Pokémon Fiamma – “E quando mi evolverò
ancora, sarò esattamente come mio padre: un Charizard!”
“Oh… adesso che ci penso, eravamo venuti per salutare tuo padre. Dove lo possiamo trovare?”
“Stavo giusto andando da lui. Se volete, vi ci posso partare… ma chi è quel Pokémon Volante?”
“Io sono Rowlet. Piacere di conoscerti!”
“Il piacere è tutto mio! Adesso se vogliamo andare…”
Il quartetto di Pokémon si avviò verso il centro della
città da dove potevano osservare un campo di battaglia;
evidentemente, serviva per il grande evento: l’incontro di lotta
in doppio che chiuderà l’evento.
“Cittadini di Air Town! Posso avere la vostra attenzione, per
favore?” – disse Charizard – “Tra poco,
avrà inizio l’incontro di lotta tra le due squadre di
Pokémon scelte per questa occasione. Appena dirò i nomi
presentatevi immediatamente sul campo di battaglia!”
“Mi chiedo chi saranno le squadre quest’anno!” – disse uno dei Pokémon.
“La prima squadra sul campo sarà composta dai fratelli Vulpix. Per favore, fate un passo avanti!”
Sul palco salirono due esemplari del Pokémon Volpe ma erano
completamenti diversi: uno era di colore rosso, mentre l’altro
era di colore di bianco.
“Incredibile! Sono uguali ma cosa hanno diverso?” – disse Pikachu.
“Vedi, anche se sono identici tra di loro i loro tipi sono
completamente diversi. Esattamente, sono di tipo Fuoco e
Ghiaccio!” – rispose Popplio.
“Capisco… non sarà una sfida facile comunque.
Entrambi sembrano essere decisi a prima vista, il che presuppone il
fatto di conoscere molto bene questo tipo di lotta.” –
rispose il Pokémon Topo.
“E ora, la seconda squadra!” – annunciò
Charizard – “Direttamente da Dream Town e, più
precisamente dalla gilda di Decidueye, il team Thunder Pop!”
Al solo sentir pronunciare il nome della loro squadra, Pikachu e
Popplio vennero circondati dall’immensa folla di Pokémon
assepiata intorno al campo di lotta e, tutti volevano vedere il duo
come se la cavassero nella lotta.
“Cosa facciamo Pikachu!” – disse Popplio – “Hai qualche idea?”
“L’unica cosa da fare è presentarci. Anche
perché non possiamo rifiutare una sfida!” – rispose
Pikachu.
“Aspettate! Ed io?” – domandò Rowlet.
“Tu resta a guardare. Sei nuovo con noi e non possiamo certo rischiare che ti mandino KO!”
“D’Accordo!”; così mentre il Pokémon
Aliderba cercò un posto abbastanza in alto da cui assistere alla
lotta; i nostri amici andarono verso il campo e si sistemarono entrambi
al rispettivo lato.
“Perfetto! Adesso spiego brevemente le regole: la lotta
sarà un due contro due e terminerà quando una squadra non
sarà più in grado di combattere. Quando siete pronti
possiamo cominciare!”
Le due squadre fecero un cenno di affermazione con la testa e Charizard disse: “Bene! Che la lotta abbia inizio!”
Il primo ad attaccare fu il Vulpix bianco il quale lanciò un
Ventogelato su Pikachu, abile a schivare l’attacco. Il
Pokémon Topo decise di utilizzare il suo Fulmine per attaccare,
ma venne bloccato dal Turbofuoco dell’altro Pokémon Volpe.
Popplio decise di approfittarne per lanciare una Pistolacqua, ma
l’attacco fu reso vano da un altro Ventogelato.
“Però… devo dire che quei due Vulpix sono bravi!” – affermò Pikachu.
“Già! Hanno bloccato i nostri attacchi come se niente fosse!” – rispose Popplio.
“Anche voi non siete male!” – rispose il Vulpix Rosso.
“Dici sul serio?”
“Certo! Io Glacy e mio fratello Pyro aspettavamo avversari come voi.”
“M-Ma dai… così ci imbarazzi!”
“Ma adesso basta parlare! Fratello, sei pronto per la nostra combo?”
“Certamente, sorellina! Andiamo!”
I due si lanciarono a tutta velocità sul team Thunder Pop, il
quale rimase sorpreso della cosa. Purtroppo non fecero in tempo a
prepare delle contro misure che vennero colpiti da un Ventogelato e da
un Turbofuoco, causando ad entrambi abbastanza danni. Tuttavia, i due
fratelli continuarono la loro serie di attacchi lasciando a Pikachu e
Popplio nessun margine di difesa.
“Incredibile!” – pensò Rowlet mentre assisteva
al match – “La velocità di quei due è
sorprendente. Non so per quanto tempo resisteranno.”
“Stai tranquillo! Vedrai che se la caveranno!”
“C-Charmeleon? Come sei salita fin qui?” – domandò il Pokémon Aliderba.
“È una mia specialità! So a cosa stai pensando, ma
non preoccuparti. Sono sicuro che quei due si inventeranno
qualcosa!”
Nel frattempo, il team Thunder Pop era ormai allo stremo delle forze ed erano sul punto di cedere.
“Popplio, ce l’hai fai ancora?” – domandò Pikachu.
“Sì, ma non so per quanto posso resistere.”
“Tutto qui, quello che sapete fare?” – disse Glacy
– “Mi aspettavo di più da voi. Ma adesso è
arrivato il momento di finirla. Pyro, pronto per la nostra mossa
combinata?”
Il Pokémon annuì con la testa e, i due si preparano a
lanciare la loro mossa finale: “Beccativi questo: “VENTO DI
FUOCO!”
“Qu-Quell’attacco sembra essere potente! Pikachu e Popplio spostatevi da lì!”
Tutto ad un tratto si sollevò una nuvola di vapore che
oscurò la vista del pubblico per un breve periodo. Quando gli
occhi si riaprono poterono vedere qualcosa di incredibile: non solo
l’attacco venne bloccato ma sembrava quasi che le mosse fossero
immobilizzate da una forza misteriosa.
“Ma cosa…” – disse Pyro, il quale notò
uno sguardo sbalordito in sua sorella – “Cosa ti
succede?”
“Fratello! Guarda quel Pikachu!”
In effetti, osservando il Pokémon Topo, i due notarono che aveva
una delle zampe messe all’altezza dell’attacco e che i suoi
occhi gli si erano illuminati diventando bianchi come la neve.
“Non è possibile. Ma quello è…”; non
fece in tempo a finire Glacy la frase, che Pikachu rispedì al
mittente il loro attacco combinato.
Anche in questo caso, si sollevò un gran polverone che
svanì in un istante e, il pubblico notò i due Vulpix
stesi a terra. Charizard si avvicinò ai due Pokémon
inermi per poi dire: “I due Vulpix non possono più
lottare. Si aggiudica questo incontro il team…”; non
finì la frase che vide Pikachu cadere a terra apparentemente
privo di sensi.
“Pikachu! Pikachu, cosa ti prende!” – disse Popplio
rimasta in silenzio per quel tempo, ma il suo amico restò
immobile.
“Per favore, qualcuno mi aiuti!” – gridò il Pokémon Otaria.
Per fortuna, all’incontro c’era anche un Chansey, il quale
ordinò di portare il Pokémon Topo in una struttura medica
al più presto, nella speranza di capire cosa gli fosse accaduto.
Note dell’autore: Finisce un nuovo capitolo di
quest’avventura. Pikachu dopo un incontro estenuante cadde a
terra svenuto. Tutti i presenti(compresi i due Vulpix che si erano
ripresi leggermente) non poterono che trattenere il respiro per quanto
possibile. Ma quell’attacco eseguito: possibile si trattasse di
PSICHICO? Chissà cosa accadrà al nostro eroe; il viaggio
continua…
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