POV
SAM
Vedo
una dozzina di persone attaccarci e, nello stesso momento Dean
imprecare un “Son of a-“ ma non fa in tempo a
finire la frase perché è costretto a gettarsi di
lato per schivare tutti i vampiri, e lo stesso faccio io.
I
minuti successivi sono solo caos e sangue: i fottuti succhiasangue sono
riusciti a dividerci, facendoci arrivare, a furia di evitare colpi,
all’estremità della stanza, io al lato destro,
Dean a quello sinistro; alzando velocemente lo sguardo verso di lui,
noto che è impegnato in un corpo a corpo con un vampiro
piuttosto robusto, mentre gli altri lentamente lo accerchiano, in
attesa del loro turno. Quando capisco che mio fratello sta avendo la
meglio, mi concentro su quel che ho davanti: cinque vampiri hanno
creato un semicerchio intorno a me, ma nessuno mi attacca -
forse stanno cercando di capire cosa fare-
ma, neanche il tempo di formulare un piano che mi ritrovo addosso una
ragazza dai capelli biondi piuttosto affamata, a giudicare
dall’ avventatezza.
Con
un colpo secco le taglio la testa e un secondo dopo me ne trovo
un’altro davanti, che mi guarda con sguardo omicida: appena
si avvicina, faccio un passo indietro ma vado a sbattere contro il muro
perimetrale… il mio 'amico' dai denti affilati coglie
l’occasione per provare ad azzannarmi ma, con un movimento
laterale mi sposto sulla destra e, senza perdere tempo, taglio la testa
anche lui.
Ok..
ne rimangono 3 penso,
guardando velocemente quest’ultimi piazzati di fronte a me.
Formulo
velocemente un piano di attacco e subito lo metto in atto: lancio la
siringa contro quello che si trova a sinistra, tiro un calcio ben
assestato al tizio in centro e, mentre il vampiro di destra sembra
spaesato, recido il suo collo in un unico colpo; quando cade a terra,
mi giro verso il primo e, con una spinta, schiaccio fino in fondo lo
stantuffo… neanche un minuto dopo, è a terra,
immobile. La mia attenzione torna a quello al centro, che si sta
alzando dopo il calcio improvviso: ci scambiamo uno sguardo veloce e
subito inizia un corpo a corpo che termina con me sopra di lui e la
lama sotto al mento… un movimento secco e addio
vampiro!.
Ok..
sistemiamo l’ultimo e poi torno da Dean ma,
quando alzo lo sguardo nuovamente su di lui, noto che ha già
messo al tappeto tutti i suoi nemici, e ora si sta togliendo con la
manica della camicia, il sangue dal viso.
Eh
bravo Dean! e,
con un colpo di machete, faccio fuori anche l’ultimo della
combriccola.
Torno
al centro della stanza, e vedo che mio fratello sta facendo la stessa
cosa… quando siamo uno di fronte all’altro mi dice
“Comunque ho vinto io!”.
Di
cosa sta parlando? “Ma
a che cosa ti riferisci?” gli chiedo, ignaro della gara a cui
sto partecipando.
“Ci
ho messo meno tempo a farli fuori! Quindi direi che la vittoria
è mia!” mi risponde, e sul suo viso
c’è un sorriso allegro.
“Non
ho parole… Siamo scampati per un pelo a una dozzina di
vampiri e tu pensi a chi ci ha messo di meno a farli fuori?
Seriamente?”
“Già!!
Però mi spiace non aver avuto l’onore di far fuori
quello stronzo che ci ha accolti.. spero che prima di tagliargli la
testa lo hai fatto un pò penare..” mi dice, ma in
quel momento i miei pensieri sono altrove.
Aspetta…
se io non l’ho ucciso, e Dean neanche, allora dove diavolo
è sparito quel- ma
un grido mi risveglia “Sam! Attento!”.
Mi
volto subito e, a pochi centimetri da me c’è il
diretto interessato… faccio qualche movimento ma sono troppo
lento… vedo il vampiro avvicinarsi e involontariamente
chiudo gli occhi, aspettandomi da un momento all’altro il
colpo, e poi il dolore.
Niente..
non succede niente. Ma
cosa… Apro
lentamente le palpebre e la scena davanti a me mi spiazza: non so in
che modo, Dean mi ha fatto da scudo e, da quel che vedo, è
anche riuscito a tagliare la testa del mostro.
“Dean..”
lo chiamo, quando vedo che non accenna a girarsi.
“Ehi
Sammy! Direi che con questa ho decisamente vinto!” mi
risponde, mentre lentamente si volta dalla mia parte.
“Ma
ti sembra questo il momento di-” ma, in un attimo cambio
completamente tono “Dean! Oh cazzo sei ferito!” gli
dico, notanto la macchia di sangue che si sta formando sulla sua spalla.
“Oh
questa? Tranquillo Sammy! E’ solo un graffio” cerca
di tranquillizzarmi, ma sul suo volto noto un cenno di dolore quando
cerca di alzare il braccio sinistro.
“Un
graffio? Ma se non riesci neanche ad alzare il braccio!” gli
urlo addosso, forse per lo spavento, forse perchè ancora una
volta mi ha difeso a sue spese.
“Ehi
Ehi.. easy tiger! Ok lo ammetto, mi fa un pò male.. ma non
è niente di grave! Una piccola sistemata dal mio caro
fratellino e una dormita e vedrai che in un paio di ore
starò bene” mi dice e a quel punto, capisco che
non c’è persona più protettiva e
testarda al mondo di Dean Winchester.
“Va
bene.. ma al ritorno guido io! “ e, quando vedo che sta per
ribattere, continuo “Non vorrai metterti al volante in quelle
condizioni?! Niente storie Dean!” dallo sbuffo rumoroso,
capisco di aver vinto. Almeno
in questo!
Torniamo
all’Impala e, con uno sguardo triste ma anche furioso, Dean
mi lancia le chiavi con il braccio sano, per poi sedersi dal lato del
passeggero, con l atteggiamento tipico di un bambino offeso: in quel
momento non riesco a trattenere un sorriso soddisfatto, ma lo faccio
scomparire prima di sedermi al posto del guidatore, consapevole del
fatto che, se Dean mi avesse visto, sarebbe esploso.
Durante
il tragitto di ritorno iniziamo a parlare del più e del
meno, finchè il discorso finisce nell’argomento
più gettonato in quell’ultimo periodo:
l’Oscurità.
“Dean..
secondo te riusciremo a trovare un modo per sconfiggerla?”
gli domando, cercando di non pensare veramente con chi o cosa stiamo
combattendo.
“Sì
Sammy! Siamo pur sempre i Winchester! Queste cose per noi sono
all’ordine del giorno” mi risponde, mostrandomi un
sorriso confortante.
“Oddio,
no! Ci mancherebbe solo quello!” gli rispondo ridendo,
cercando di alleggerire la tensione che si è creata.
Passa
qualche minuto, dove l’unico suono che si sente è
il rumore del motore dell’Impala, finchè Dean mi
dice “Sai Sammy.. mi è mancato tutto questo..
stare insieme, scherzare, cacciare senza preoccuparsi di angeli,
arcangeli, Dio, demoni ... è bello poter passare del tempo
così!” e, voltandomi verso su di lui, noto un
sorriso.
Mi
fermo allo stop, al semaforo rosso e, quando lui mi guarda, ricambio
incurvando all’insù i lati delle labbra,
rispondendogli “Anche a me, Dean.” .
Riparto
non appena scatta il verde .. tempo neanche un secondo e sento Dean che
mi urla “SAM!! ATTENTO!” e poi, un colpo violento,
che fa cappottare l’Impala più volte.
Dopo
non so quanto mi sveglio -
probabilmente ho perso i sensi subito dopo l’impatto-
e, con mia grande sorpresa, noto che sono all’esterno della
macchina, ormai tornata dritta.
In
qualche modo devo essere stato sbalzato fuori … DEAN!
e, con lo sguardo lo cerco… è sui sedili
anteriori, completamente sdraiato e, nonostante la vista un
pò offuscata, vedo sangue.. troppo sangue. DEAN!
provo
ad alzarmi ma il mio corpo mi duole tutto.. riesco solo a fare qualche
piccolo movimento, in modo da mettermi in una posizione più
comoda, ma una mossa sbagliata fa irradiare in tutto il corpo una
scossa dolorosa, che mi fa perdere lentamente i sensi. Intorno a me
sento i suoni sempre più ovattati…
“Qualcuno
chiami un’ambulanza”
“Ho
già fatto! Stanno arrivando..”
Dean….
N.A. : Ehy
everybody! Scusate per il ritardo!! Spero vi sia piaciuto questo
capitolo e se volete, lasciate una recensione! A presto!
-Eli-
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