Gli opposti s'incantano

di Giumbo_e_friends
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Le due formazioni scesero in campo, la pluffa venne lanciata e la partita iniziò.

Le scope erano viscide, le mani di tutti gelide e il cielo aveva assunto quella colorazione grigio perla che prende la vista.

Erano tutti in movimento; tutti tranne i cercatori che stavano aspettando il bagliore aureo del boccino.

Draco sembrava assente, Harry solo preoccupato che uno di loro potesse farsi male.

D'un tratto eccolo! Il boccino era nel campo visivo del moro.
Anche il fidanzato lo aveva visto ma non voleva che l'altro se ne accorgesse poiché non voleva destar sospetti nel prescelto non lanciandosi per primo all'inseguimento.

Il cercatore di grifondoro non permise l'ennesimo tentativo di regalare la vittoria; guardò l'avversario e gli disse:

«Draco,lo hai visto?! 
Al mio tre partiamo, e se mi lasci vincere ti mollo!
Pronto?!Uno! Due!! TRE!!»

I due iniziarono un meraviglioso inseguimento, passarono da un lato all'altro del campo, si infilarono sotto le impalcature delle tribune e salirono in alto tra le nubi. 
Durante tutto l'inseguimento nessuno dei due consentiva la formazione di un distacco superiore ad un metro. 

Il boccino sfrecciava, lucido di rugiada, ed i due cercatori lo rincorrevano sempre senza sosta.

Erano prossimi a raggiungerlo quando il cercatore di serpeverde, a causa del forte vento e della scarsa aderenza verso la propria scopa, scivolò precipitando nel vuoto.

Il sangue di Harry si congelò in quel preciso istante, ma la sua mente reagì rapida; il moro virò lateralmente compiendo mezzo giro della morte.
Così facendo restò ancorato alla sua scopa da sotto riuscendo a recuperare e salvare il fidanzato.

Il boccino era ancora vicino, quindi il cercatore di grifondoro urlò al biondo di reggersi, dopodiché riprese la corsa verso la vittoria.

Il boccino si lanciò verso il basso, il giovane lo seguì a ruota.
Notò che il Malfoy aveva praticamente rinunciato alla gara, siccome stava con entrambe le mani rigidamente attaccate alla scopa.

Il grifondoro non voleva una vittoria simile, quindi gridò 

« Draco! Dammi la mano! Sto cadendo!» 

Harry non stava affatto cadendo, ma così facendo fece avvicinare la mano del biondo alla bizzarra pallina volante. 
D'un tratto le due mani si strinsero come una trappola per topi, imprigionando il boccino in una stretta d'acciaio.

Il moro ora decise di concludere la corsa: rallentò, si strinse al fidanzato e, fungendo da carrello d'atterraggio toccò terra con la schiena suscitando terrore in tutti i presenti.

Appena fermi Draco tentò di lasciare la mano dell'altro per potersi accertare della sua incolumità; ma ciò non fu possibile, il grifondoro non mollava la stretta.

Il gioco ora era fermo e la McGranitt stava entrando in campo.

Il biondo era cavalcioni sul fidanzato che sembrava incosciente.

Dopo pochi secondi dall'atterraggio, però, Harry riaprì le palpebre e si avvicinò agli occhi grigi dell'altro mettendosi semiseduto, il tutto senza mai lasciargli la mano.

«Harry, stai bene?» 

«Mai stato meglio tesoro» 

Draco sorrise ed esclamò

«TI AMO!»
 
dopodiché lo baciò, davanti a tutta la scuola.

Nel frattempo era arrivata la preside. 
Dopo aver visto che i due erano vivi e vegeti chiese, scocciata:

«Potter! Malfoy! Insomma! Dov'è il boccino? Chi ha vinto?! »

Solo adesso Harry permise a Draco di lasciargli la mano, e in quel preciso istante riemerse anche il boccino.

Il moro guardò la professoressa e le disse:

«Vede... Ecco... 
...Noi... L'abbiamo acchiappato nello stesso preciso istante...»

« Ecco, mi sembrava che fossero finiti i problemi... Beh, alzatevi!»

La donna prese la pallina dorata, si recò a centro campo, prese la bacchetta e, amplificando la sua voce con "sonorus" esclamò:

« Il boccino è stato preso simultaneamente dai due cercatori! 
Dubito ci siano precedenti su cui basarsi, e dal momento che siamo alla finale e che oltre ai punti il boccino conferisce direttamente la vittoria... 
Per la prima volta nella storia del quidditch -prese fiato-
ABBIAMO DUE SQUADRE VINCITRICI! 
GRIFONDORO E SERPEVERDE SONO VINCONO LA COPPA DEL QUIDDITCH! »




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