Hello, girl in my head

di M4RT1
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"When you're scared and alone,

just know that I'm already home."

["Already home" - A great big world]



 

"I know how much it hurts. I know you want to lay down here and never get up again. I know cause I feel it."
[Will to Riley, 1x12]

 


Vuoto.

Tutto è buio, freddo. Tutto tace. Seduto sul letto, in mutande, fissi il pavimento malmesso e ti domandi quando sia accaduto – quando hai dimenticato cosa si provi a stare soli.

Ti alzi, torni a sedere, chiudi gli occhi. Hai la testa che ti scoppia, i muscoli in tensione. Ti chiedi se finirà mai, se tornerai a essere il solito Will. Ti domandi se ne sarai capace.

Attorno a te la penombra si addensa, si insinua tra i giornali che coprono la finestra, ti pizzica piedi e gambe.

Ti senti in trappola. Piangi più di quanto tu abbia mai fatto, è come se improvvisamente il dolore di ventinove anni di vita ti stesse crollando addosso. Stai morendo, Will? Non lo sai. Non sai più niente, non sei conscio di che ora sia, né del fatto di sentire freddo o caldo, a stento capisci di trovarti a Londra. Però sei perfettamente consapevole del baratro che ti si apre tra petto e stomaco, della sensazione di stordimento e di quel misto di disperazione e frustrazione.

Sei vuoto, Will.

 

E cos'è che ti fa sentire bene?

Quando lei entra, qualcosa cambia. Qualcosa sembra affiorare dal buco nero che ti sta risucchiando. All'improvviso trovi la forza di alzarti, di muoverti, perfino di sorridere. E anche se è un sorriso triste e tirato, lei lo ricambia. Ti bacia – è diverso dal baciare le altre, è una sensazione che non potrai mai spiegare a pieno – e ti ripete di tagliarti la barba, perché a detta sua sembri uno di quegli artisti di strada un po' fatti.

E' Riley a farti sentire bene.

Ti bacia – provi allegria, euforia, gioia, ansia, panico, un fondo di tristezza, esultazione, eccitazione, calma – e quel bacio ti ricorda chi sei.

Mentre dormi accanto a lei, abbracciandola, la tua testa contro il suo petto, i suoi capelli sulla tua fronte, riesci a non pensare al vuoto, al mondo che crolla, perfino a quei fastidiosi spiragli di luce. Non riesci a pensare a nulla, a parte che a lei.

 





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