Albuquerque, sola andata di crimsontriforce (/viewuser.php?uid=1320)
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È quello che deve essere. T3h
self-insertion to end all self-insertions, se volete, o
semplici
cronache di viaggio. A Yeesha.
Indice della raccolta
Introduzione
Pensieri trascritti tra aeroporto e
vulcano
Buffo: a vederlo così sembra D'ni.
Ma quello era in Medio Oriente, no?
L'Inutile Introduzione Ignorabile. Ma
questa raccolta doveva iniziare così, dal principio.
Perché dello
Straniero sappiamo tutti qualcosa, mentre ogni esploratore è
un
mondo a sé.
1.
Mi siedo sulle stelle e piango
Primo impatto con la realtà.
Stereotipi @ Criticoni:
“Self-insertion” (ma dai ma giura ma non l'avrei
mai detto). E
self-insertion schietta schietta così com'è
accaduta, senza
concessioni alla narrazione: la prima tappa del Viaggio mostra le sue
brutture e non c'è bambagia di pixel che regga.
2.
La mia anima ha piccoli pini
Nessuno, qui, ha perso il filo del
discorso.
"Metareferenzialità" @ True Colors (e
già, perché il resto della raccolta no?) e
"straniero lungo la strada" @ contest di Harriet. E in rima,
perché... perché sì.
3.
Effetto Truman
Il problema è che ci vuole poco ad abbindolarmi:
basta la promessa di “Un'avventura surreale che
diventerà il tuo mondo” e sono già alla
cassa sventolando 50€. Figuriamoci qui.
Challenge special #6 di it100, in onore della risata isterica
più clamorosa e più isterica di tutto il Viaggio.
4.
Il panorama nella pagina voltata
Quando
per la prima volta scesi in caverna con i miei piedi, quell'avviso
“L'ultima barca parte alle 5” mi restò
in corpo come una
pugnalata e scrissi di coni e di pini e di pianti per esorcizzare la
disperazione. Sono passati due anni. Non vadano perse le
lezioni della solitudine; sia benedetta l'intensità del
Viaggio. Ma
non è per quello che due gruppi di zucconi si sono
accapigliati da
vent'anni e più: oltre i fallimenti di entrambi, oggi
vediamo...
F3.U.CK.S. Fest di Fanfic_Italia, terza settimana a.k.a.
unknown_fandom (e grazie... XD). 8 febbraio 2010, un ringraziamento. Autotradotta e pubblicata sul libretto commemorativo del Mysterium 2010.
5.
Un souvenir del viaggio
Tornerò in quel luogo solo nella memoria.
"Ricordati che c'è un buco in mezzo" @ fanfic_italia. Sissignora...
6.
Quasi un post-it sull'Arco
C'è una guerra là fuori, non fumo e specchi. Una cronaca di due settimane, un tuono che non è un presagio ma un richiamo di tempesta.
Gennaio 2011, stormo (sciame...?) di Bahro avvistato intorno all'Arco.
Pensieri trascritti tra aeroporto e
vulcano
1 ( | | | )
Ci sono opere che ci cambiano.
Alcune ci crescono addosso e quasi non
ce ne accorgiamo. Un libro importante che ci accompagna dalla prima
adolescenza, con le pagine sgualcite e il dorso ormai illeggibile per
i troppi segni. Il film che nostra madre cita a ogni occasione buona.
Con infinita pazienza, coltivano i nostri rami.
Altre si piantano da un giorno
all'altro, radici e tutto.
La mia mi ha aspettata per dieci anni
ed è un videogioco.
2 ( |) | )
Mai tenuto un diario. Mai mai. Mai
sentito l'impulso di farlo, nonostante quegli aggeggini tutti nastri,
perline e con le chiavette d'ottone avessero attirato spesso le mie
ambizioni di mocciosa.
Oggi invece, che devo dire? Se lo fanno
Atrus e Catherine lo faccio anch'io, punto. Ed eccomi qui, con
l'ennesimo quadernino di fanfiction dirottato su un resoconto di vita
vissuta.
Ma le fanfiction su cosa le scrivo,
ora?
3 ( |< | )
“Alla fine, era o questo o vacanze a
Monkey Island.”
Oppure: “Sto seguendo le orme del
viaggio in America dei miei genitori”, che sarebbe anche vero
ma me
ne sono resa conto che stavo già facendo le valigie, quindi
suppongo
che non valga.
Ancora: “È il richiamo della grande
avventura!”, un po' come Indiana Jones.
Posso raccontarmene tante, la verità è
che non ho la più pallida idea del perché sono
qui. C'era un volo
per Albuquerque in offerta e sono partita.
Eh, mi piacciono i deserti.
4 ( | ,-| )
Un anno fa non avrei noleggiato un'auto
per girare a vuoto lungo strade infinite (e certo non in un altro
continente).
Un anno fa non avrei osservato ogni
dettaglio del mondo che mi circonda con tanto interesse, cercandone
logica e legami.
Nemmeno l'avrei ascoltato.
Un anno fa avrei chiamato
un'amica di cui non ricordavo il citofono, non l'avrei dedotto
dalla pulsantiera.
Un anno fa la mia opera mi stava ancora
aspettando, perché ci eravamo già scambiate una
promessa da oltre
uno scaffale polveroso: sapeva che un giorno avrei seguito i lumi
accesi nel cuore del suo albero blu e sarei tornata da lei.
5 ( |--| )
Dev'esserci un cinque, vero? C'è
sempre un cinque.
Scrivo appoggiata al cancello di una
staccionata che recinta il vulcano. È qui. Se non cede lei,
cederò
io: scavalcherò e correrò verso l'origine di
questa storia, una
nostalgia struggente che mi ha trascinata passo dopo passo, miglio
dopo miglio, verso un passato che mi appartiene ma non so
riconoscere.
Qualcosa mi chiama.
Rispondo.
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