BAD BOY 3 || CAMERON DALLAS

di DarkkkAngellll
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"Credo di non aver capito bene. Mark mi stai dicendo che sono licenziata?" chiedo ad occhi spalancati.

"Esatto. Anzi no. Sei stata tu a volere che ti licenziassimo"

"Cosa?! Ma quando mai?! Non è assolutamente vero" ribatto imbestialita.

"Infatti non sei venuta tu. È venuto tuo padre mi pare a dirmi che nom volevi assolutamente più lavorare qui da noi. Non so se questa sia la verità o meno, ma se tuo padre mi viene a minacciare qui di farti lasciare il lavoro e di lasciarti in pace nonostante io non ti abbia mai fatto nulla, io non posso fare altro che fare come mi ha detto. Non voglio avere problemi con lui e con nessun'altro. Non so se si trovi in qualche giro strano tuo padre, fatto sta che non mi interessa. Ti è andata bene che non l'ho denunciato, ma l'ho fatto soltanto perchè eri mia amica"

No no no no! Mio padre cosa...?!

"Sei sicuro si trattasse di mio padre?! Non farebbe mai una cosa simile, lo conosco"

Ed è vero. Farebbe di tutto ma non andrebbe mai a minacciare qualcuno per farmi lasciare il lavoro.

"Era tuo padre. Me l'ha detto appena gli ho chiesto di chi si trattasse. Ora gentilmente esci Allison, non voglio ricevere ulteriori minacce da tuo padre"

"Ok... ciao" rispondo sovrappensiero mentre esco dal ristorante.

Sussulto quando sento una voce, l'ultima che vorrei sentire.

"Allora?! Vedi cosa comporta venire a ricattarmi?"

Mi volto di scatto incrociando lo sguardo di Matt a pochi centimetri dal mio.

"Ti sei finto mio padre?! Come hai osato?!" chiedo praticamente urlando.

"Allora... per prima cosa, tu non mi urli contro, va bene?! E modera il tuo linguaggio. Secondo, ricordati che io non faccio mai niente per niente. Ho scelto di lasciare in pace Cameron ma a pagarne le conseguenze sarai tu e fidati che non è l'unica cosa che farò. Sei ancora in tempo per cambiare idea, ti avverto"

Cambiare idea?! Lasciare che Cameron torni a rischiare la vita per me?! No. Non se ne parla.

"Non cambierò idea" rispondo con tono deciso.

"Beh, l'hai voluto tu" mi fa una risatina amara per poi voltarsi e andare via, lasciandomi immobile sul posto.

Cosa potrebbe fare ancora?!

Se ci rifletto bene, farmi licenziare non è poi così grave.

Infondo sono figlia di un miliardario con molte eredità alle spalle e non avrei neppure bisogno di un lavoro per mantenermi.

Il problema è che io non voglio passare per la classica ragazzina viziata che non è neppure in grado di trovarsi un lavoro e deve tutto soltanto ed unicamente al padre.

Le cose vorrei essere in grado di comprarmele per conto mio, vorrei essere... come dire? Più indipendente, più autoritaria... ecco.

Per il momento mi resta ancora il lavoro notturno alla discoteca nonostante non mi paghino granchè ma spero di trovare presto un lavoro come si deve.

"Che ti ha detto?" sento alle mie spalle perciò sobbalzo voltandomi di scatto.

Mi preparo a vedere Cameron, ma invece di lui mi trovo Isaac davanti.

"Isaac..." esclamo.

"Che ci fai qui?" chiedo.

"Sapevo che stava venendo da te o che perlomeno ti stesse cercando, perciò volevo soltanto assicurarmi che oltre a parlarti non avrebbe fatto nulla" risponde semplicemente.

Si è davvero preoccupato per me? È venuto qui soltanto per assicurarsi che suo zio non mi avesse fatto nulla?!

Non ci posso credere.

Mi sento una stronza al pensiero di averlo fatto soffrire.

Però credo di aver fatto la cosa giusta, non sarebbe stato giusto continuare a stare con lui nonostante amassi Cameron... però mi sento comunque una stronza.

Voglio almeno riacquisire il rapporto che avevamo all'università.

Ci tengo a lui, forse troppo, e non voglio perderlo.

"Ah... grazie" dico imbarazzata non sapendo cosa dire "Tranquillo comunque. Sto bene. Non mi ha fatto nulla"

"Quello l'ho visto. Che ti ha detto?" continua serio.

"M-mi ha soltanto detto che quello che ha fatto, lo ha fatto perchè non fa mai niente per niente e se vuole che lasci in pace Cameron, pagherò io le conseguenze" rispondo sincera.

"Non farà nulla" risponde serio come non l'ho mai visto.

"Non puoi saperlo"

"Sì invece. Sono suo nipote e non mi farebbe nulla. Neanche se lo minacciassi di raccontare tutto a mio padre. Allison nonostante tutto... io ci tengo a te e non lascerei mai e poi mai che qualcuno ti facesse del male, tantomeno lui, perciò puoi stare tranquilla. Non lo vedrai più" risponse sospirando mentre infila le mani in tasca e guarda verso il basso.

Non so cosa dire.

"Guarda che ti capisco se sei arrabbiato con me, non sei obbligato a fare nulla" rispondo portando una ciocca di capelli dietro l'orecchio.

"Infatti non sono obbligato, ma voglio farlo Allison. So quante cose potrebbe farti e se prova a farne anche solo una, lo riduco in pezzettini"

Penso per qualche secondo alla risposta da dargli ma non venendomi in mente nulla, decido di abbracciarlo.

Un abbraccio che vale come ringraziamento, come gesto amichevole. Nulla di più.

Quel più riesco a provarlo soltanto con Cameron.

Lui rimane un po' sorpreso ma quando finalmente realizza tutto quanto ricambia la stretta.

Dopo circa qualche secondo si sente il rombo di una moto e volgo lo sguardo verso essa e subito vedo una moto sportiva nera con a bordo un ragazzo.

Domani o sabato aggiorno🌝

Alessia❤





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