Disclaimer: i personaggi di Saint Seiya e Sailor Moon non mi
appartengono, ma sono di proprietà di Masami Kurumada, di
Naoko Takeuchi e della Toei Animation.
Questa storia è stata scritta senza alcuno scopo di lucro.
L'invito
Rieccomi qui con una nuova fic per soddisfare gli amanti di Saint Seiya
e Sailor Moon! I protagonisti non mi appartengono, ma sono dei loro
rispettivi creatori, mentre gli antagonisti, benché
ispirati,
sono tutti o quasi personaggi originali.
Piccola nota: La storia si svolge circa un paio di anni dopo la fine
della prima storia; per SM dopo la quinta serie, mentre per SS
la saga di Hades è stata rimandata.
Ringrazio gli illustri Crybaby e Nicoranus83 per le loro delucidazioni.
Quattro cavalieri dalle armature oscure erano in ginocchio davanti ad
un uomo seduto su un trono nero.
Il comandante era completamente coperto da una corazza del colore della
pece, con alla sua destra una potente spada ed alla sua sinistra uno
scudo; il suo elmo non lasciava vedere nemmeno gli occhi e
rappresentava la testa di un mostro feroce.
"Dobbiamo vendicarci sulla dea Atena. Ma lei non è la nostra
unica nemica."
"Ci sono altri guerrieri in grado di contrastarci?" - chiese un
possente uomo con due corna che spuntavano dall'elmo.
"Guerriere, per la precisione."
Un membro del gruppo alzò leggermente un
sopracciglio.
"Come se non bastasse Atena ad ostacolarci!" - pensò.
Il cavaliere alzò una mano e l'agitò, facendo
comparire alcuni volti.
"Costoro sono le nove ragazze che ci ostacoleranno di sicuro. I loro
poteri, un tempo inferiori a quelli dei saints, ora sono cresciuti al
punto che probabilmente la loro leader è più
forte di un
gold."
Il gruppo fissò la ragazza dai lunghi codini biondi.
"Più potente di un gold? A me non sembra." - disse un altro
ragazzo, mentre quello al suo fianco commentò:
"Sono carine, comunque!"
"Non cambierai mai." - disse il comandante - "Comunque la loro forza
è variabile. Le inner, così si chiamano, hanno un
potere
minore..."
Con un cenno della mano indicò una guerriera con gli occhi
ed i
capelli azzurri, una con capelli neri lunghissimi, un'altra con i
capelli castani raccolti a coda
di cavallo ed infine una con i capelli dorati.
"Fiuuuu! Che schianto! Proprio il mio tipo!" - disse quello che aveva
parlato prima, ricevendo un'occhiata truce dal suo compagno che fino a
quel momento era rimasto in silenzio.
"...le altre sono chiamate outer, ed il loro potere è
superiore,
al punto che se combattessero tutte insieme potrebbero rappresentare un
pericolo perfino per me."
La prima ragazza aveva i capelli sul biondo e l'aria forte e decisa,
mentre quella vicina, dai lunghi capelli verde acqua, aveva un viso
dolce e delicato; la terza era più grande, con i capelli
lunghissimi e neri con riflessi verdi, mentre l'ultima era la
più giovane in assoluto, con i capelli neri e gli occhi
viola.
"Hu? Una bambina?" - si disse il guerriero silenzioso.
"Costoro potrebbero rappresentare un pericolo, ma al momento vivono in
Giappone, a Tokyo, mentre Atena si è stabilita da un po' di
tempo in Grecia. Ed è lì che colpiremo: sembra
che abbia abbassato temporaneamente la guardia."
"Con tutto il dovuto rispetto, pensate che possiamo sconfiggere lei ed
i suoi cavalieri solo in quattro?" - chiese il ragazzo che fino a quel
momento non aveva aperto bocca.
"Sapevo che me lo avresti chiesto. Ebbene, metà dei
cavalieri
d'oro sono già morti, mentre quelli d'argento sono quasi
tutti
deceduti; inoltre i primi non abbandoneranno il Grande Tempio, che
hanno appunto il compito di proteggere."
"Ma allora Atena da chi si fa scortare?"
"Ci stavo arrivando. Da alcuni cavalieri di bronzo."
Due degli altri tre si misero a ridere.
"Dei banali bronze! Io in passato ne ho sbaragliati tre con un colpo!"
- si vantò un membro del gruppo.
"Non ridete. A meno che Atena non sia diventata stupida, non si farebbe
mai proteggere costantemente da dei cavalieri di basso livello, anche
durante un periodo di pace." - spiegò il più
loquace del gruppo.
"Infatti quei saints hanno un cosmo enorme, sono
pari ai gold, e a volte hanno indossato delle armature d'oro. In ogni
caso non potremo contrastare contemporaneamente sia le guerriere
sailor, così si chiamano, che i cavalieri dello zodiaco;
bisognerà ucciderli un gruppo alla volta, ed evitare che si
riuniscano."
"Perché, hanno già combattuto fianco a fianco?" -
chiese il più taciturno.
"Esattamente, alcuni anni fa, per sconfiggere Ares."
"Ha, il vecchio Ares, forte, ma stolto." - pensò il
cavaliere più loquace.
"Ho vari compiti per voi: dato che so esattamente dove trovare Atena,
dovrete prima di tutto uccidere lei; poi ho individuato un potente
bronze in Cina: anche lui dovrà essere eliminato. Infine
bisognerà andare alla ricerca degli altri cavalieri neri."
"I nostri parigrado? Ma che ne è stato del luogo di
addestramento?" - chiese il cavaliere con le corna.
"L'isola non c'è più, e i cavalieri sono stati
massacrati, ma tanto sarebbero inutili; ai nostri nemici basterebbe un
colpetto per sterminarli."
L'uomo batté le mani e tre varchi si aprirono.
"Sparpagliatevi. Andate a portare a termine i vostri compiti."
"Agli ordini, maestro!" - risposero i quattro in coro, entrando
ciascuno in un varco, con la differenza che in uno ne entrarono due.
Usagi andò a rispondere al telefono.
"Sì? Pro..."
"Usagi!"
"Ho! Ciao Rei!"
"Chiama Minako, Ami, Makoto e anche Mamoru, io penso alle altre!
Ritroviamoci tutti davanti alla sala giochi!"
"Ma..."
"Ti spiego tutto dopo! Tu sbrigati!"
"Uff! Ok!"
La ragazza si preparò per uscire.
"Esci?" - le chiese Luna, la gattina che portava sempre con
sé.
"Sì, non so cosa sia preso a Rei, comunque..."
La ragazza avvisò per telefono le amiche, poi
aspettò che
il suo ragazzo la venisse a prendere e poi partì con lui,
portandosi la gattina in spalla come faceva spesso.
"Rei ha spiegato qualcosa?" - le chiese Mamoru mentre passeggiavano.
"Niente, era gasatissima e sembrava impazzita più del
solito."
I due raggiunsero presto la loro meta, trovando le loro amiche, una
delle quali portava un gatto bianco in spalla.
"Ciao ragazze!" - le salutò Usagi quando vide il suo gruppo.
"Ciao, hai idea..." - cominciò Makoto, ma venne interrotta
da un grido.
"RAGAZZEEEEE!"
Il gruppo si voltò e vide Rei che arrivava di gran carriera
in
bici verso di loro; la ragazza cercò di frenare con una
sgommata, ma dato che andava troppo veloce non ci riuscì ed
andò a schiantarsi contro un palo.
"Io questa scena l'ho già vista!"* - pensò Usagi
trattenendo a stento le risate.
"Ohi..." - gemette Rei, caduta a terra, alzando una lettera.
"Cos'è?" - chiese Usagi raccogliendola senza neanche aiutare
la sua amica.
Il gruppo lesse la lettera con curiosità.
"Ha! Saori? Non ricordo nessuna Saori..."
"Aspetta...è la ragazza in cui si è reincarnata
Atena!" - ricordò Ami.
"Cosa?" - chiesero in coro metà delle presenti.
"Atena? La dea della giustizia?" - chiese Hotaru, la più
piccola del gruppo, ma molto più acculturata di Usagi.
"Ho, è una storia lunga, triste e romantica!" -
spiegò
Minako prima di iniziare a raccontare - "La storia d'amore tra la
bellissima guerriera di Venere e il biondo cavaliere del cigno..."
"Minako non esagerare." - la richiamò Ami.
"...e una delle pochissime occasioni in cui abbiamo potuto vedere Ami
provarci con un ragazzo!"
"Ha!" - fece la ragazza arrossendo.
"Interessante, racconta!" - disse Haruka, la ragazza bionda.
Minako cominciò a raccontare, soffermandosi in maniera
dettagliata sulla galanteria del cavaliere dall'armatura bianca e sul
loro amore impossibile.
"Ti piaceva proprio, he?" - chiese Michiru, la ragazza dai capelli del
colore dell'acqua.
"Sì, ma purtroppo" - spiegò con trono
teatrale col
sole alle spalle - "Il nostro amore era impossibile, costretti dai
nostri rispettivi doveri a non vederci più!"
"Nel frattempo però ci hai provato con un sacco di altri
ragazzi." - le fece notare Usagi.
"E allora? Mica gli ho promesso che sarei rimasta single per lui!"
"Sì...tu hai avuto fortuna...ohi...mentre io sono stata
rapita da un pazzo che voleva viole..."
Rei si ricordò di Hotaru.
"...sposarmi!"
"Ti capisco, con me ci ha provato un tipo un po' strano, ma somigliava
moltissimo..."
"Al tuo ex." - dissero tutte le altre in coro.
"Allora...un aereo di lusso..." - continuò a leggere Usagi.
"A...aereo?!" - chiese Makoto.
La ragazza aveva una gran paura degli aerei, dato che i suoi genitori
erano morti entrambi proprio in un incidente aereo.
"Dai Mako, non fare così, ti ricordi i cavalieri? Magari ce
ne presentano altri!"
A queste parole la giovane dimenticò tutto.
"Sono pronta!"
"C'è anche la piscina...Ami, ti compri il costume nuovo?" -
chiese Rei.
"C...cosa..."
"Andiamo! Non dirmi che non vuoi farti vedere dal tuo cavaliere?"
"Shun! Ma...ma io..."
"Beh, io lo farò, speriamo che ce ne siano altri!"
"Giusto!" - disse Minako alzando la mano come un condottiero - "Al
centro commerciale!"
Le quattro - Ami trascinata da Makoto e Rei - si diressero di corsa sul
posto.
"Ohi..." - si lamentò il gatto bianco che era caduto dalla
ragazza.
"Ha lasciato qui la bici..." - pensò Usagi - "Beh dovremo
prepararci anche noi! Non vedo l'ora!"
"Allora ci andiamo? Sarà bella una vacanza in Grecia!" -
disse la più piccola.
Setsuna, la donna più grande del gruppo, rifletté
un attimo e sorrise.
"Ma sì, un periodo di riposo non ci farà male!"
Nel frattempo in una villa in Grecia tre cavalieri - uno con i capelli
castani, un altro li aveva biondi e l'ultimo verdi - stavano parlando.
"Saori è stata proprio gentile ad invitare le ragazze in
vacanza qui!" - disse Shun.
"Chissà se si ricordano ancora di noi..." -
borbottò Hyoga abbassando un attimo lo sguardo.
Seiya appoggiò il braccio sulla spalla dell'amico.
"Aspetti la tua lei? La biondina col fiocco rosso? Quella con cui ti
sei baciato? Quella..."
"Seiya, abbiamo capito!"
"Ma dai, non essere timido, era ora che ti dessi da fare!"
"Mi chiedo se non si sia trovata un ragazzo nel frattempo..."
"Rilassati! In questi ultimi tempi abbiamo avuto poco da
festeggiare, ora
che finalmente da un po' c'è pace possiamo anche
rilassarci!" - lo tranquillizzò Seiya, che poi
però
pensò:
"Almeno è quello che spero. Le minacce arrivano sempre al
momento più inopportuno!"
Il ragazzo continuò a fare buon viso a cattivo gioco per non
impensierire i compagni.
"E poi...anche Shun dovrà darsi una sistemata..."
"Cosa?"
"Contro Ares sono successe cose eccezionali! Non solo hai salvato Ikki
- evento unico - ma hai addirittura fatto colpo, quindi dovrai
essere pronto!"
"Ma...io..."
"Quindi dovrai vestirti a modo! Al guardaroba!"
Ami era stata costretta dalle amiche a mettersi dei pantaloncini
più corti della minigonna che faceva parte della sua divisa,
tra
l'altro molto aderenti.
"R...ragazze...così si esagera..."
"Avanti, bisogna mettersi in mostra!" - disse Minako sfoggiando un
bikini super aderente.
L'azzurrina arrossì ulteriormente.
"Che c'è? Voglio che Hyoga possa ammirarmi in tutta la mia
bellezza!"
"Anche noi!" - fecero in coro Makoto e Rei, entrambe desiderose di fare
nuove conoscenze.
Dopo alcune ore le ragazze riuscirono a trovare gli abiti adatti ed
uscirono dal negozio con un'enorme quantità di pacchi.
Erano tutte impacciate, a parte Makoto che non sembrava fare alcuna
fatica.
"Forse avrei dovuto prima chiedere il permesso ai miei..." -
pensò Minako - "Beh dettagli!"
Ognuna delle ragazze tornò alla propria casa, e dopo pochi
giorni andarono all'aeroporto per poter prendere l'aereo.
"Viaggio in prima classe!" - disse Usagi abbracciata al suo fidanzato -
"Ci sarà da divertirsi!"
"I vostri nomi?" - chiese il controllore.
Le ragazze si presentarono; l'uomo guardò la lista e disse:
"Ho, l'aereo è pronto apposta per voi! Accomodatevi. Sono
ammessi anche gli animali."
Il gruppo proseguì, ma notarono che Makoto era rimasta
indietro.
"Che hai?"
"Ho...p...paura..." - balbettò tremante.
"Dai Mako, pensa ai ragazzi!" - disse Rei spingendola con forza, non
riuscendo però a smuoverla di un centimetro.
"Forza!" - la incitò Minako tirandola.
"Haruka! Dammi una mano!"
La ragazza sbuffò, poi si unì al gruppo e,
aiutati da
Mamoru, Ami e Usagi, riuscirono far salire la loro compagna
sull'aereo.
"Non credevo che ce l'avrei mai fatta di nuovo." - pensò la
ragazza dai capelli castani sedendosi.
"Su su, non fare così!" - la rassicurò Minako
mettendosi vicino a lei.
"Ti prego...tienimi la mano!"
"Sarà un lungo viaggio, lo sento..."
Le ragazze passarono il tempo in vari modi: Usagi giocò ai
videogiochi sull'aereo, Rei fantasticò sui cavalieri, Ami
lesse
una guida turistica fermandosi solo qualche volta per pensare a Shun,
chiedendosi come l'avrebbe trovata dopo tutto quel tempo,
Minako cercando di tranquillizzare Makoto, Hotaru parlando con Setsuna,
Haruka sperando
che Saori avesse una collezione di auto sportive e Michiru chiedendosi
se fosse anche lei un'appassionata di musica classica.
Il viaggio fu lungo ma gradevole, e verso il pomeriggio del giorno dopo
arrivarono alla loro meta.
"Bene" - disse Usagi scendendo - "Una limousine dovrebbe venire a
prenderci...ha, come sta Makoto?"
"Ce la fa, ce la fa." - rispose Minako trascinando la ragazza che
barcollava appiccicata all'amica.
Il gruppo trovò ben presto la lussuosa auto e partirono
verso la residenza, che venne raggiunta in fretta.
"Eccola!" - disse Usagi quando fu in vista.
La casa - se così si poteva chiamare - era enorme, grande
come
un albergo, con un magnifico giardino ed una piscina all'aperto.
La limousine si fermò, le porte furono aperte ed il gruppo
vide
le quattro persone che li stavano aspettando: Saori, Seiya, Hyoga e
Shun.
"Salve" - salutò la duchessa - "Sono felice che..."
"HYOGAAAAAA!!!" - gridò Minako gettandosi tra le braccia del
ragazzo con tale impeto da buttarlo a terra.
La ragazza accarezzò dolcemente il viso del cavaliere e
strofinò la testa sulla sua.
"Ho Hyoga, non sai quanto mi sei mancato, ho continuato ad aspettarti,
non sono uscita con nessun altro ragazzo..."
"Non si aspetterà che io ci creda?" - si chiese il cavaliere.
Shun e Ami intanto erano l'uno davanti all'altra, lui vestito
elegantemente e lei con i pantaloncini che le amiche l'avevano convinta
a comprare.
"Ciao Shun. Sono felice di rivederti."
"Anch'io Ami." - rispose, poi, ricordando gli insegnamenti di Seiya,
aggiunse:
"E sai che stai proprio bene così?"
La ragazza fu davvero felice del complimento.
Seiya e Saori intanto stavano facendo conoscenza con le altre quattro
ragazze.
"Michiru, gran bel nome." - disse il saint facendo un inchino molto
cavalleresco alla ragazza.
Haruka si mise in mezzo e fulminò il ragazzo con lo sguardo.
"Haruka, non essere gelosa."
"Gelosa? Siete sorelle?"
"No, è la mia fidanzata." - spiegò - "Tu sei
Seiya,
giusto? Ti avverto: non ho grande simpatia per quelli che si chiamano
così."
Il ragazzo parve sorpreso per un attimo, poi capì tutto e
disse:
"Andiamo, sarete stanche dopo questo lungo viaggio, vi faccio
vedere le vostre stanze."
*http://www.youtube.com/watch?v=OrQJ4KibpoE
Piccola nota per chi non conosce Sailor Moon: non avete capito male,
Haruka e Michiru sono lesbiche(terribile perdita per tutti gli uomini
di questo mondo.)
Quanto a Makoto, forse qualcuno ha trovato la reazione un po'
esagerata, ma è me è piaciuto fare
così(ricordiamoci che questo era un volo molto lungo).
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