Piccole tracce d'inchiostro

di Soul Mancini
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Era il primo giorno di scuola e io dovevo entrare in seconda media. Ero terribilmente in ansia all'idea di ritornare da tutti i miei compagni. Mi avevano sempre deriso, ma io non avevo mai avuto il coraggio di reagire.

Arrivato nel cortile della scuola, ho notato che tutti indossavano vestiti di marca nuovi di zecca mentre io dovevo usare dei vestiti vecchi. Non mi dispiaceva usare dei vestiti comprati da Robusata, dato che era lì che mia madre andava a prenderli, anzi, comprare dei vestiti costosissimi mi sembrava uno spreco di soldi, ma mi dava fastidio il fatto che tutti si credevano potenti solo perché avevano una maglietta con stampato un simbolo o una scritta popolare.

Mi vennero incontro due ragazzi di cui non mi ricordavo neanche il nome che l'anno precedente mi avevano tormentato nel vero senso della parola con scherzi e prese in giro. Pensavano non mi fossi accorto di loro, ma siccome non sono stupido mi sono reso conto che mi avevano preso di mira. Ma loro non sapevano il vero motivo del perché sono così. Quando ero piccolo, fino a quattro anni, ho vissuto con la mia vera famiglia, ma un giorno un incendio distrusse la nostra casa e i miei genitori ne rimasero vittime. Allora mia zia, l'unico parente che mi era rimasto, non potendomi mantenere mi ha mandato in un orfanotrofio. Lì ho vissuto fino a sette anni, ma era un posto terribile. Facevano lavorare i bambini e l'igiene era messa in ultimo piano. Poi sono stato adottato da una famiglia che desiderava un figlio, ma entrambi i miei genitori adottivi lavoravano tutto il giorno e mi lasciavano a casa da solo. Inoltre sono diabetico e ho superato un incidente stradale e la mononucleosi.

Arrivato in classe, ho notato che i due bulli bisbigliavano tra loro.

Il giorno dopo, all'ultima ora, quando stava per suonare la campana, quando mi sono rimesso le scarpe (mi toglievo le scarpe durante le lezioni perché mi stavano strette, ma i miei genitori adottivi non volevano comprarmene altre) le ho trovate scivolosissime. Mi sono accorto che era uno degli scherzi di quei due vigliacchi che sedevano dietro di me. Ma non volevo dire niente a nessuno perché se avessero scoperto che avevo riferito la vicenda a qualcuno mi avrebbero torturato ancora di più.


♥ ♥ ♥


#casipersi #casiumani #mainagioia

Questi gli hashtag del mio periodo preadolescenziale, dato che i miei personaggi erano TUTTI dei casi umani! Non che adesso le cose siano molto diverse eh XD

Mi spiegate cosa c'entrava che “inoltre” era diabetico e aveva superato un incidente stradale e la mononucleosi? Cioè, non sono nemmeno andata a capo, come se questo c'entrasse qualcosa col racconto O.O

Poi io sinceramente compro una confezione di virgole da spargere un po' ovunque, perché mentre leggevo mi mancava il fiato anche se non lo stavo facendo ad alta voce... io e la punteggiatura a quanto pare non avevamo un bel rapporto all'epoca XD

Uhuhuh, secondo voi è lo stesso orfanotrofio di Dimitri Rafael Connery dell'altra storia? Anche le scarpe troppo strette mi fanno pensare a quelle di Dave aggiustate con lo scotch... che originalità!

E poi ovviamente il tutto non si è concluso, perché io iniziavo a scrivere le storie e il giorno dopo me le ero già dimenticate. Rendiamoci conto di quanto fossi ispirata :D

Bene, spero che questo aggiornamento vi sia piaciuto (?) ma soprattutto che vi abbia strappato una risata... e aspettatevi altri casi umani/persi nelle prossime puntate ;)

STAY TUNED, STAY TRASH!!!







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