In Memoriam

di Queila
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Libertà, da qualche parte in Liguria – 1944
 
Hai gli occhi fissi sul tramonto mentre ripensi al suo corpo dilaniato.
Era lì, su un tavolo intriso di sangue, aperto dal collo all’inguine, le budella nere, penzoloni che fuoriuscivano dal corpo in decomposizione.
Non hai mai pianto per la sua morte, perché lui cresce in te… in lei.
Con le mani color bronzo, lo stesso colore della terra, della fatica, della polvere, ti sfiori il ventre che continua a crescere incurante della guerra: la vita non si arresta mai, neanche di fronte la morte.
Non sai con certezza se sarà femmina, ma il nome lo hai scelto da tempo, Libertà: in onore di suo padre morto per difenderla.
  • 109 parole. 
Note:
Ultima drabble, qui siamo in Liguria, per essere sicura di non fare danni, ho preso l'anno e ambientazione da “I sentieri di nido di ragno” del nostro Calvino. Ora, mi sembra abbastanza chiaro: Libertà è la bambina di cui la donna è incinta. La donna non ha nome, nella mia testa lei e l'uomo non erano sposati… diciamo che era una relazione alla “c'è la guerra, godiamocela”. Ah, beh, lui era un partigiano, ovviamente. Ho inserito immagini un po' forti.
 




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