prologo
Scommettiamo?
Isabella, Alice e Rosalie Swan erano tre sorelle.
La prima aveva diciassette
anni e i capelli castani dai riflessi rossicci, e espressivi
occhi nocciola. Tra le tre sorelle era quella con il carattere
peggiore, la cosiddetta “stronza insensibile”.
La seconda diciotto, le
sembianze di un folletto, a causa della sua piccola statura e i capelli
neri e corti perennemente elettrizzati. A differenza della sorella
Isabella, i suoi occhi erano verdi e il suo carattere era esuberante ma
subdolo. Aveva il dono di rigirare le situazioni svantaggiose a proprio
favore, per la sfortuna di chi aveva accanto-
Rosalie era la più
grande, diciannove anni ed un fisico da modella. Alta, bionda e dagli
occhi azzurri era definita la “regina di ghiaccio” a causa
del suo comportamento spesso freddo ed austero.
Tutte e tre diverse tra loro, ma accomunate da tre passioni: i ragazzi, lo shopping e le scommesse.
Dapprima le loro scommesse
erano sciocche, innocenti. Con il passare del tempo, però, erano
diventate le ragazze più belle e corteggiate della Forks High
School, e questo era diventato l’ennesimo motivo di competizione.
Soprattutto i ragazzi, erano diventati motivo di sfide.
E lo sarebbero diventati anche i fratelli Cullen, i ragazzi più denigrati e trasandati della scuola.
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Prologo.
Pov Bella.
- D’accordo…
Hai vinto… - ammise mia sorella Rose sbuffando rumorosamente e
lanciando occhiate seccate a qualsiasi cosa avesse la sfortuna di
trovarsi dinanzi a lei.
- Ne avevi forse qualche
dubbio, sorellona? Ora devi pagare… mille dollari tondi
tondi… - la beffeggiò Alice saltellando allegramente e
battendo le mani, la solita esuberante esibizionista.
Le scommesse erano
l’unico modo per vivacizzare un po’ l’altrimenti
noiosa permanenza a scuola, e la seconda ora del lunedì, con le
noiose spiegazioni di trigonometria, era da suicidio. Meno male che
erano stati inventati i cellulari, così da potersi tenere in
contatto!
Stavolta la scommessa tra le
mie due sorelle riguardava i voti scolastici: chi avrebbe preso il voto
maggiore ai test di fine semestre avrebbe vinto, e la perdente, e
quindi Rosalie, avrebbe sborsato mille dollari.
- Te li do a casa… - disse a denti stretti Rose, fumante di rabbia a causa della sconfitta.
La campanella suonò,
e gli studenti si riversarono nei corridoi come uno sciame di api
rabbiose, imprecando contro professori e voti ingiusti. La solita solfa
della nostra amata scuola, insomma.
- Perché non facciamo
una scommessa un po’ più interessante? – proposi,
adocchiando i tre sfigati della Forks High School, i fratelli Cullen:
Emmett, Jasper e Edward.
- Tipo? – drizzò le orecchie Alice.
- Trasformare uno sfigato in uno di noi, un vincente. – proposi ghignando.
- Parli dei Cullen, vero? – chiese Rose con una faccia disgustata adocchiando i fratelli.
- Proprio così. Sai,
è strano… Il padre, il dott. Cullen è un figo da
paura, e la madre, Esme, è indubbiamente una bella donna.
Chissà come hanno fatto ad avere figli del genere… -
mormorai pensierosa, mentre le mie sorelle annuivano concordi.
Emmett era altissimo e molto
muscoloso. Indubbiamente un bel fisico, distrutto dalle tute
sbrindellate che si ostinava ad indossare e dal linguaggio rozzo che
usava.
Jasper era ugualmente alto,
ma meno muscoloso. Indossava degli improponibili occhiali da talpa e i
capelli biondi perennemente sul viso. Il tutto peggiorava grazie ai
suoi vestiti giallo vomito. Che razza di gusti…
Edward era il peggiore tra i
tre. Occhiali da talpa, vestiti ascellari verde pisello e capelli rame
lunghi e schiacciati sul viso. Il viso, mortalmente pallido, segnato
dall’acne.
Camminava sempre in posizione gobba con i suoi fedeli libri. Secchione e sfigato, quindi.
- Che dici? Scommettiamo di rimetterli completamente a nuovo? – propose allegra Rose.
- Ci sto… E chi vince riceverà la sua macchina preferita… - continuò Alice.
- Come ce li dividiamo? A Bella sicuramente Edward! È il più brutto! – sghignazzò Rosalie.
- Bene, sarà più divertente battervi. Tu ti prenderai Emmett Cullen, e Alice invece Jasper.- annunciai.
- Termine della scommessa? – mi chiese Alice, la mente che già macchinava orribili piani.
- Un mese. A partire da
adesso. Si parla di trasformazione sull’abbigliamento, estetica,
linguaggio e seduzione. –
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