Closer

di Sciao_Principesa
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"Sveglia sveglia dormiglioni!" Urlarono in coro tre voci nel mio orecchio.

Mi strofinai gli occhi con il dorso della mano cercando di capire la situazione in fretta, poi li aprii con un po' di fatica e vidi Nicole, Ale e Andrea sopra al letto con un sorriso a trentadue denti e con un vassoio stracolmo di cibo tra le mani.

"Cosa cazzo.. ma che ore sono? Perché urlate? Andate via" dissi sbiascicando e girandomi dall'altra parte, premendo la faccia contro la schiena di Guido.

Non sapevo se stesse ancora dormendo o stesse solo facendo finta, ma al mio gesto lo sentii un po' sobbalzare.

"Basta fare i piccioncini abbracciati, alzatevi che sono le due di pomeriggio!" Disse ancora urlando Andrea mentre ci levava le coperte e io mormoravo qualcosa di incomprensibile anche per me stessa.

"Andate via, due minuti e ci alziamo, promesso" disse poi Guido dal nulla ancora nella stessa posizione. I tre finalmente si alzarono dalle nostre gambe e uscirono dalla stanza. Guido si girò verso di me e mi guardò per qualche secondo sorridendo mentre io mi sentivo avvampare sempre di più, poi decise di parlare.

"Buongiorno Fede, dormito bene?" Disse accarezzandomi la guancia. Annuii lievemente cercando di non diventare più rossa di quel che ero già.

"Tutto bene grazie, come va il labbro?"

"Non ci penso.. comunque grazie per aver dormito con me stanotte."

"E per cosa?" Ridacchiai "Grazie a te che mi hai riscaldato." Sorrisi imbarazzata e mi alzai dal letto. "Mangiamo?" Annuì e mi seguì in cucina dagli altri.

 

Mangiammo tutti insieme la colazione che faceva anche da pranzo e da merenda cercando di dimenticare facendo finta che ciò che era successo la notte prima non fosse mai accaduto. Io però non facevo altro che fissare il labbro spaccato di Guido, notare gli sguardi comprensivi di Nicole e a pensare di voler spaccare la faccia da culo di Simone.

Dopo mangiato i ragazzi andarono in soggiorno a vedere un film mentre io e la mia amica sistemavamo e lavavamo i piatti.

“Fede, so che non è un buon momento ma dobbiamo discutere anche della storia dello spotted, devi decidere cosa fare” mi disse Nicole sottovoce.

“Lo so e ripensando a quella storia mi viene solo più voglia di prendere a calci quel coglione” dissi stringendo la spugna più che potevo.

“Ti capisco, anche a me è venuta voglia di picchiarlo e fargliela pagare, ma dobbiamo capire cos’è successo, non penso che Simone l’abbia ridotto in quel modo senza un motivo”.

Ormai non sapevo più a cosa pensare, il Simone che conoscevo io non avrebbe mai reagito in quel modo, ma io Simone avevo smesso di conoscerlo anni fa, quando aveva cessato all’improvviso di rivolgermi la parola. Parlava solo con Luca e Luca non mi diceva mai niente di lui. Probabilmente era cambiato, anzi, sicuramente lo era, tutti cambiano, anche io non ero più la stessa ragazzina delle medie, ero cresciuta ovviamente, e certi aspetti della mia vita non poteva conoscerli nemmeno lui. Mi dispiaceva per questa situazione, probabilmente se non avesse smesso di parlarmi tutto questo non sarebbe successo. Ma forse mi facevo una colpa per nulla. Ormai era accaduto, e dovevamo trovare un modo per capire perché e inoltre fargliela pagare per tutte le cattiverie che aveva fatto girare a scuola nei miei confronti.

“So cosa possiamo fare, vieni con me” dissi alla mia amica ormai persa nei miei pensieri e ignorando ciò che aveva detto prima.

La portai in camera mia, in una scatola sotto al letto tenevo tutti i miei diari segreti che, anno dopo anno, finivo di scrivere e conservavo. Oltre ai diari tenevo anche tutte le mie vecchie fotografie e bigliettini che ci scambiavamo io, Luca e Simone. 

“Ecco, 17 Aprile 2011, leggi tu e poi dimmi se non è perfetto” allungai uno dei diari a Nicole con un sorriso soddisfatto stampato in faccia, di chi ha la vendetta tra le mani.

“Non ci credo” sogghignò lei ancora allibita. “Cosa pensi di fare con questo?”

“Credevo fosse ovvio, no? Pubblicarlo” feci io alzando le spalle come se fosse la cosa più elementare del mondo.

Feci una foto alla pagina del diario con appiccicato quel bigliettino e la postai. Come descrizione scrissi un semplicissimo “Ecco cosa succede quando ti metti contro Federica Lombardi”.

“Non so se essere felice o essere spaventata per quello che hai appena fatto. Credo di non voler mai litigare con te” disse Nicole.

“Io per ora sono soddisfatta” sorrisi e tornai di là dagli altri vittoriosa.

 

 

 

SPAZIO AUTRICE:
Hey there! Dopo un beeel po’ di tempo sono FINALMENTE tornata con un nuovo capitolo. Spero vi piaccia so che non è proprio il massimo ma si svilupperà tutto nei prossimi capitoli. Mi scuso per il ritardissimo ma nel frattempo mi sono diplomata, ho iniziato l’università e stavo facendo degli esami quindi non ho avuto tempo di scrivere.
Cosa succederà ora? Cosa c’è scritto nel bigliettino che Federica ha postato? Come la prenderà Simone? E Guido?
Le risposte (forse) nel prossimo capitolo. Intanto sarei DAVVERO grata se lasciaste una recensione a questo capitolo e a quello precedente per farmi sapere cosa ne pensate.
Grazieee!

- Federica

 




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