Gli inganni del destino

di Rabbit_183
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P. O. V. Elizabeth
Lo Skyline di Parigi era a dir poco magico, lo osservavo ormai da più di un quarto d'ora eppure tutte le volte che poggiava lo sguardo su un edificio o una strada mi sembrava più bella di prima, diversa da come l'avevo vista. Avevo perfino spento le luci del mio studio per godermi a pieni lo spettacolo della città illuminata dalle mille luci.
" Toc Toc"  un sorriso mi nacque spontaneo,
"Sai che non ha senso dire toc toc una volta dentro la stanza vero?"
"Si lo so, lo faccio solo per innervosirti" alzai gli occhi al cielo sbuffando,
"Come mai non sei alla festa di la?"
"Lo sai che gli addii mi mettono tristezza, e poi volevo stare un po' da sola. In fondo questa città mi mancherà sai?"
"Si anche a me, mi mancherà l'odore del caffè e dei croissant la mattina e le passeggiate sugli Champs-Elysees ma potremmo comunque tornarci, il nostro non è un vero e proprio addio."
"Lo sarà invece, perché una volta atterrare a Miami cambierà tutto, di nuovo." Sospirai.
Due braccia gentili che ormai per me significavano casa, mi avvolsero:
"Sei sempre troppo negativa e poi devi guardare il lato positivo, dopo anni di lontananza finalmente le Charlie's Angel si riuniranno. Insomma è divertente e tutto vivere con te però..."
"Però manca sempre qualcosa" Selene sciolse l'abbraccio e mi sorrise.

Sapevo che la lontananza da Miami le pesava, lei a differenza mia non era scappata per rifarsi una vita ma aveva scelto di seguirmi e abbandonare tutto e tutti per me.
"Smettila riguardanti con compassione, non è stato un sacrificio seguirti e lo sai, rifarei questa scelta milioni di volte." Disse sicura, e io le credevo però vedevo nel suo sguardo la voglia di tornare a casa, voglia che si era accesa in un caldo pomeriggio di due mesi fa, con la visita inaspettata della nostra migliore amica Ginevre che si era fatta un viaggio di ben dodici ore per annunciarci il suo imminente matrimonio con Dylan.
"Eccovi qui!! Venite a festeggiare stiamo per stappare lo champagne."  L'entrata in scena della mia segretaria ci distolse dalla nostra conversazione,
"Si, arriviamo." Rispose subito Selene avvicinandosi alla porta.
"Andiamo Capo, di la c'é una festa in nostro onore che ci aspetta" disse fermandosi sulla porta.
 Lanciai un ultima occhiata allo studio al terzo piano dell'atelier che io e Selene in questi anni avevamo creato dal nulla, e sorrisi, forse aveva ragione lei, era finalmente arrivato il momento di tornare a casa e porre rimedio una volta per tutte ai miei sbagli.

Angolo autrice:
Prima di tutto vorrei ringraziarvi per essere arrivate/i alla fine di questo prologo. Spero di avervi incuriosito almeno un po'.

Xoxo Piccola_musa





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