Nickname sul forum e su EFP:
_Sacchan_ (Forum) _Flowermoon_ (EFP)
Fandom:
ShadowHunters, The Infernal Devices
Personaggi e pairing:
William Herondale, James Carstairs
Numero Parole: 499
Note autore:
Né le drabble, né le flashfiction sono uno dei
miei punti forti, visto quanto io tendo a essere prolissa nello
scrivere; ecco perché ho deciso di aderire al #writetober
indetto da Fanwriter.it, per l'esattezza questa è la flash
per il quarto giorno con l'obbligo del rating verde secondo la lista
blu. Storia partecipante al concorso "Flash Contest: in meno di 500
parole [Drabble & FlashFiction] indetto da AleDic sul forum di
EFP.
Avvertimenti:
Introspettivo, Missing Moment
UNSAID
- SEGRETI TACIUTI
L'archetto si muoveva sulle corde, creando una armoniosa melodia di
suoni.
Le
pagine del libro che il cacciatore sfogliava erano accompagnate dal
violino di James Carstairs e dalla sua bravura; in particolare William
amava unire due delle cose che più gli piacevano in una
sola: la passione per la letteratura e la compagnia del suo amato Jem.
Il
suo talento era noto a tutto l'Istituto, ma solo lui beneficiava di
poterlo ascoltare in privato, dato che il suo parabatai preferiva
dare sfogo delle sue capacità chiuso nella sua stanza. Will
attribuiva questo privilegio al loro giuramento: dove
tu andrai io andrò, dove tu ti fermerai io mi
fermerò.
Le
note musicali terminarono e le dita di Jem si abbassarono fino al
fianco. I suoi occhi, schiariti dalla malattia, si posarono su di lui.
"Ti
piace così tanto?"
"Cosa?"
"Guardarmi
mentre suono. Non ti distrae? Non ti da fastidio?"
Will
chiuse il libro senza rispondergli e lo ripose sullo scaffale, sotto lo
sguardo vigile di Jem.
"Will..."
Lo chiamò soffuso. Improvvisamente le sue dita si
insinuarono sotto il colletto della sua camicia, allontanandone il
tessuto dalla pelle, risaltando un quadrato di stoffa tenuto attaccato
da della carta adesiva. "Cos'è questo? Pensavi che non me ne
sarei accorto?"
Willliam
ridacchiò afferrando le affusolate dita del parabatai e
scostandole via.
"Jem..."
Lo ammonì sornione. "Non sai che la curiosità
uccise il gatto?"
"Non
prendermi in giro. Sono il tuo fratello d'armi, se ti succede qualcosa
voglio quantomeno esserne al corrente."
Iridi
blu si sgranarono sorprese, lasciandosi andare a un largo sorriso.
"Questo
è il segno d'amore che un'incantevole ragazza mi ha lasciato
sul corpo." Rispose solenne, accarezzando il cerotto con i polpastrelli
del dito medio e indice.
Tutti
erano abituati alle sue scappatelle, ai suoi racconti su quante giovani
donzelle era riuscito ad adescare, a quante donne gli avevano messo gli
occhi addosso. Tutti gli facevano notare quanto i suoi comportamenti
fossero sbagliati, solo Jem non esprimeva mai giudizi in merito.
"Ah,
è così?" Scherzò. "Sono contento per
te, ma quanto è seria stavolta la cosa?"
Will
gli rivolse un sorriso sornione.
"Zero
impegni, zero noie." Commentò a gran voce. "Probabilmente io
e quella donna non ci vedremo mai più, e credimi meglio
così. Era piuttosto... come posso dire? Famelica?"
"Beh...
doveva esserlo per forza, se addirittura ti ha lasciato un segno
visibile sul collo." Rispose Jem scherzando. "Raccontami. Com'era?
Bionda? Mora?"
"Perché
vorresti saperlo?" Gli domandò Will malizioso.
Jem
inclinò lo sguardo di lato, una naturalezza disarmante
capace di sciogliere chiunque.
"Lo
sai. Vorrei che mi dicessi tutto di te."
Will
sospirò pesantemente abbassando lo sguardo; per quanto tempo
sarebbe riuscito a tenergli nascosti i suoi segreti non lo sapeva
nemmeno lui. Fortunatamente Jem non aggiunse altro e, prima di lasciare
la stanza, gli strinse una spalla rassicurandolo con un "va
tutto bene"
bisbigliato appena.
Ora
solo, Will fece i conti con se stesso, lasciandosi cadere sul pavimento.
"C'è
tanto che vorrei dirti, ma non parlerò. Per il bene tuo e
mio."
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