Zutara month 2018

di isabel gardin 99
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(angst)
 
Katara si guardò intorno, era notte e le lampade colorate illuminavano lo spiazzo per la sua festa di matrimonio con Aang. Sembravano tutti felici per la loro unione, le auguravano una felice vita e tanti figli, eppure lei si sentiva vuota e triste.
Katara stava cercando qualcuno, l’invitato più importante e forse quello meno atteso della serata, suo marito era circondato da uomini che gli facevano i loro complimenti e che chiedevano della loro vita amorosa.
 
Katara lasciò il rinfresco e lo spiazzo per dirigersi sotto un salice piangente che lasciava appoggiare placidamente le proprie fronde sulla superfice di una pozza d’acqua cristallina, sotto le folte foglie stava seduto un giovane Signore del Fuoco in contemplazione.
 
Katara scostò la tenda di foglie: << Zuko. >>
L’uomo si voltò a guardarla con gli occhi brillanti di lacrime e Katara si sedette di fianco a lui.
<< Non sei al banchetto. >>
<< Dovrei? >>
Katara scosse la testa
<< Perché non sei al banchetto? >>
<< Lo sai il perché. >> le rispose brusco il dominatore del fuoco, girandosi verso di lei << Perché hai detto di si? >>
Katara sentì un groppo al cuore e cominciò a torturarsi le mani.
<< Sai che Aang è come un bambino e se lo avessi rifiutato, non avrebbe più compiuto i suo doveri di Avatar. >>
<< Ma io ti amo! E ti amavo anche da prima di questo merdoso matrimonio! >> urlò Zuko, stringendo i pugni.
 
Il pugno arrivò sul labbro diretto e preciso, recidendo la pelle e facendo sgorgare sangue dalla ferita.
<< Credi che io non ti ami?! >> Katara lo prese per il colletto, avvicinando il suo volto a quello da poco colpito di lui << ma la felicità del mondo è più importante della nostra felicità. >> disse ormai con le guance inondate di lacrime.
 
Si baciarono e il loro primo e ultimo bacio sapeva di lacrime, di sangue e di addii. 




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