Hunters

di summer_moon
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Hunters


 
Prologo



- Exorcizamus te, omnis immundus - pronunciò serio Vegeta Ouji, cacciatore dai capelli corvini di un'improbabile forma a fiamma, osservando malignamente la creatura dinanzi a lui.
Il demone, installatosi nel corpo di una giovane donna, dopo essere stato attirato in un vecchio capannone abbandonato, era adesso confinato nella cosiddetta Trappola del diavolo, un insieme di disegni e simboli volti ad impedirgli di usare i propri poteri o di scappare, e si contorceva in preda al dolore man mano che l'uomo andava avanti con la formula.
- Spiritus, omnis satanica potestas, omnis incursio infernalis adversarii, omnis congregatio et secta diabolica. - continuò imperterrito, ignorando bellamente le urla che risuonavano nell'aria.
- Basta! Basta! - urlava il demone - Perché mi state facendo questo? Sono solo una povera ragazza indifesa, non sono un demone! - disse, sperando di ingannare chi gli stava di fronte: forse, se fosse riuscito a fare credere di essere una persona normale, sarebbe riuscito a cavarsela...
- Vegeta... - intervenne preoccupato Son Goku, un altro cacciatore che sostava di fianco al collega e che si teneva pronto ad intervenire nel caso qualcosa fosse andato storto. Anch'egli moro, con una strana chioma a palma, era il più sensibile dei due oltre che il più giovane ed era anche colui che più tendeva ad impietosirsi nel vedere qualcuno star male, fattore che in alcune occasioni lo ostacolava nella caccia, dato che i demoni arrivavano a cercare di approfittarsene,
- Non interrompermi, Kakaroth! - replicò lui, severo - Non farti ingannare, è proprio quello che vuole! - lo zittì, per poi riprendere l'esorcismo - Ergo, draco maledicte. Ecclesiam tuam securi tibi facias libertate servire, te rogamus, audi nos.
- Maledetto bastardo, non finisce qui! - sbraitò infine il demone, uscendo dal corpo della donna sotto forma di denso fumo nero e liberando così la stessa dalla possessione.


La giovane cadde a terra stremata, venendo poi soccorsa dal Son.
- È tutto finito - sussurrò dolcemente il cacciatore, mentre lei si riprendeva - sei salva, adesso. -
- Grazie... grazie! - disse quella, abbracciando il capelli a palma,
- Vedi di sbrigarti, Kakaroth - ordinò spiccio Vegeta, mentre l'amico era ancora intento ad assicurarsi della salute della poverina - non siamo di certo venuti a fare i babysitter, e adesso che il demone s'è levato dalle palle, ho intenzione di tornarmene a casa! -
- Ma... - provò a protestare Goku,
- Niente ma, stupido! Datti una mossa, o giuro che ti lascio qui! - concluse il cacciatore, avviandosi verso un modello di auto d'epoca piuttosto sgangherato per poi mettersi al posto di guida, seguito a sua volta dal Son, il quale, dopo avere congedato la giovane, si affrettò a raggiungere il collega ed amico accomodandosi nel sedile del passeggero.


- È mai possibile che tu non sappia fare conversazione, Vè? - domandò Goku una volta sistematosi,
- Non chiamarmi , Kakaroth! - rispose l'Ouji - Piuttosto, è mai possibile che tu non sappia mai essere serio durante una caccia? - rigirò poi la domanda, riferendosi al tentennamento mostrato poco prima dall'altro - Ancora una volta ho dovuto recitare io l'esorcismo, e tutto perché qualcuno a caso, tu,  non vuole ancora decidersi ad imparare quella fottutissima formula a memoria! - aggiunse piccato.
- Parla proprio quello che si ostina a chiamarmi Kakaroth sin da quando ci siamo conosciuti! - replicò il Son - Sai benissimo che quello non è il mio nome, e poi non è colpa mia se, oltre ad essere negato per il latino, la tua memoria è migliore di quella del sottoscritto! - 
- Ringrazia che ci sono io, piuttosto, altrimenti saresti già morto chissà quante volte... - affermò deciso Vegeta,
- A proposito, quando ti deciderai a comprare un'automobile nuova? - cambiò argomento Goku,
- Me li dai tu i soldi per comprarla? - proruppe sarcasticamente il guidatore - In tal caso, potrei anche farci un pensierino...  Kakaroth!- continuò con un sorrisino maligno,
- Come se ce li avessi, i soldi, Vè... - disse il Son sbuffando, facendo alzare gli occhi al cielo a Vegeta,
- E allora niente auto nuova. - sottolineò lui - Adesso non voglio essere disturbato per almeno le prossime due ore - disse, mettendo in moto la macchina per ritornare a quella che chiamavano casa - perciò chiudi il becco, non voglio sentire volare una mosca! - ordinò - Sono stato abbastanza chiaro? -
- Chiarissimo. - rispose Goku, dopodiché si mise più comodo sul sedile, ripensando al passato...
 




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