Je t'aime les yeux bleus

di Dolcedrago89
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Era una giornata come tante a Parigi la città degli innamorati, pioveva a dirotto e i lampi squarciavano il cielo grigio denso di nubi, era tutto cosi cupo e triste gli edifici rigati da quella pioggia e avvolti da un velo leggero di nebbiolina...

Ma lei stava seduta sul davanzale della finestra interno, il viso di perlaceo appoggiato al vetro umido di condensa e i bei capelli castani chiaro raccolti in una treccia, posati sulla spalla destra, quello sguardo malinconico di chi soffre in silenzio trapassa da quelle iridi lucide di malinconia, le mani esili strette in quel maglione largo dai colori rosa sopra quei pantacollant neri.

« Sei ancora qui davanti la finestra? Piove non si vede un emerito cavolo da qui », disse la voce decisa e sempre contrariata di Louis, si stava sfregando ancora l'asciugamano sulla folta chioma dorata, sul bel corpo statuario indossava solo una canottiera nera aderente e un paio di pantaloni della tuta nera, si avvicinò pigramente alla ragazza accovacciata contro la finestra, sostando dietro di lei come se aspettasse una risposta.

La ragazza passò rapidamente le mani sulle propria cosce come se avesse freddo , prima di rispondere al ragazzo sempre cosi scontroso persino con lei :

« La pioggia sa parlare … sa raccontare tante di quelle cose … ascoltala … Parigi piange … », disse la ragazza fortemente malinconica , persino la sua voce stanca narrava questa malinconia, senza dire una parola Louis si sedette dietro di lei facendola posizionare fra sue gambe, per poi avvolgerla con le possenti e forti braccia attorno la vita, posò il viso sopra la sua spalla destra baciandole il collo dolcemente:

« Lo so … mi hai insegnato tu ad ascoltare la pioggia e mi piace ciò che mi dice lo sai? » , disse con quel tono semi basso , dolce e sensuale eppure sempre fiero come un Re, passò le forti mani delicate sui fianchi della ragazza arrivando alle cosce per sfiorare le sue mani, posandovi sopra le proprie e intrecciando le affusolate dita con quelle esili e un pochino segnate della ragazza; la stessa che chiuse gli occhi assaporando quel profumo cosi buono di menta piperita e lavanda, godendosi quelle carezze che sapevano farle venire i brividi piacere ovunque, ma allo stesso tempo la facevano sentire protetta al sicuro da tutto.

« Davvero? E cosa ti dice la pioggia? Potrei esserne gelosa … gelosa quando sfiora le tue orecchie , il tuo corpo e i tuoi occhioni blu … », rispose la ragazza portando il viso sotto il mento di Louis raso e pulito, strusciando la punta del naso sul suo viso angelico, facendosi più indietro con il corpo per potersi rifugiare meglio in quelle braccia sicure:

« Mi sussurra il tuo nome … prima di te non mi aveva mai detto nulla .», a quelle parole cosi dolci e dette con quel fare un pochino impacciato, una lacrima solcò il bel viso di perla della ragazza quel ragazzo all'apparenza cosi tremendo e superficiale nascondeva un mondo stupendo dentro quegli occhioni blu:

« Sei semplicemente meraviglioso … grazie per avermi salvata... grazie d'amarmi occhioni blu.», disse la ragazza con gli occhi umidi di lacrime ed un sorriso radioso su quelle labbra rosee, si avvicinò ancor più per poi strapparli un bacio, lo stesso bacio che con passione e dolcezza veniva ricambiato da quel ragazzo cosi bello e impetuoso come la pioggia su Parigi, quel ragazzo dagli occhioni blu; si staccò da lei solo per qualche istante e contro le sue labbra umide e calde d'amore disse :

« Scenderei all'inferno altre mille volte per salvarti di nuovo … ti amo punto e basta», disse il bel biondino per poi ricatturare quelle labbra del quale non era mai sazio, stringere quel corpo che amava alla follia, finalmente aveva imparato ad amare qualcuno di diverso da se stesso... quel ragazzo dagli occhioni blu .





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