XAVIER!

di amirarcieri
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Prefazione

 


 

Scesero dalla macchina e varcando la soglia del giardino, si arrestarono davanti al portone che rimasero a contemplare immobili.
Avendo appena smesso di piovere, i residui di gocce d'acqua colavano a intervalli da un tetto all’altro, interpretando la melodia di una musica singolare.
Mentre il cielo acquisiva una tonalità grigia che si approssimava al celeste, il leggero vento smosse le loro chiome, ma erano talmente carichi di tensione da non riuscire neanche a realizzarlo.
Finalmente il momento costantemente atteso da entrambi, era lì, dinanzi a loro, pronto a farsi ricevere.
Il loro cuore si completava al solo pensiero che ad aspettarli oltre quella porta ci fosse l'ultima cosa che aveva atteso di essere trovata e che loro avevano smesso di cercare.
Lo voleva Diana. Lo voleva Wyatt. E lo voleva anche la persona che nel profondo di se stesso l'aveva chiamato inconsciamente per tutto il corso degli anni passati fino ad oggi.
Diana afferrò istintivamente la mano di Wyatt, trovando in quel gesto il suo equilibrio istantaneo.
Quello che si lasciavano alle spalle era un intenso percorso che gli aveva consentito di guarirsi da quei mali permanenti di cui erano state dolcemente tormentate le relative anime e scoprire in loro qualcosa di idoneo per il quale valeva la pena mettere in gioco anche l'ultimo frammento di cuore.
Emettendo degli eccessivi sospiri tirati dall'ansia, Diana mosse la mano in direzione del campanello mentre i suoi occhi si spostavano alla figura di quest'ultimo.
Wyatt, serio in volto, gli accennò un movimento della testa incitandola a premere, e lei, tra le sue pupille che adesso riusciva a vedere per ciò che davvero erano, colse l'unico stimolo che in quel momento mendicava il disperato bisogno di avere: la fermezza.
Diana emise ancora una volta un sospiro, stavolta più rilassato, decidendosi a premerlo per una sola volta. Nel più cordiale dei silenzi, attesero che qualcuno si apprestasse ad aprirgli.
Quando la porta cominciò a dischiudersi, entrambi pazientarono con il cuore in gola che si spalancasse del tutto.
Perché quella non era una porta qualunque.
Quella porta avrebbe segnato la fine della loro logorante ricerca, rinnovando l’immacolata traccia del loro prossimo futuro.
La porta raggiunse il suo limite e mentre la sagoma che si trovava dinanzi a loro prendeva forma, il tramonto di un giorno ormai andato, era pronto ad accoglierli in una nuova vita a loro del tutto ignota.

 

NOTE AUTORE. E si, non vi sbagliate. Sono proprio io con una vecchia/nuova originale. 
Perché Vecchia nuova direte voi? Perché l'ho scritta qualche anno prima e come FF in un momento definiamolo particolare della mia vita. 
E niente, spulciando tra i miei vecchi lavori ho deciso di ripostarla come originale e quindi condividerla con voi. 
La storia (completa) è composta da quindici capitoli e ho deciso che la aggiornerò ogni settimana.
Spero vivamente che la apprezziate. 
Vi aspetto, alla prossima. Ciao, ciao. 

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