Variopinti, come l’Arcobaleno

di Nexys
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Arancione, Misaki.



 
Nessuno gli aveva detto, quando aveva accettato di unirsi all'HOMRA, che perdere il proprio Re avrebbe fatto così male. Nessuno gli aveva spiegato che cosa avrebbe comportato nella sua vita. Prima Totsuka, poi Mikoto. Di loro non era rimasto altro che il ricordo, come un sogno evanescente.
Il potere del Clan si stava man mano affievolendo: non c'era più traccia del colore vivo di un tempo. A questo pensava, con un barlume di tristezza negli occhi, osservando la fiammella della candela che aveva acceso sul bancone. Si sentiva come quella fiaccola tremolante, pronta ad esaurirsi. Da rosso vivo, ad arancione, pallido e mite come il proprio animo perso.





 
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