Raccolta di storie regan (Rick/Negan).

di Fujiko91
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Betato: ringrazio Ciuffettina :*

Note: Genere: slash Coppia:Rick/Negan Avvertenze: tematiche delicate.

 

Pioveva il cimitero era silenzioso, il funerale era finito da tempo, ma non riuscivo a spostarmi dalla sua tomba. Sulla croce c'era scritto Amy moglie amata e devota

L'avevo amata, come sempre la campagna inglese era fredda e umida. Tentai di alzarmi dal terreno fangoso.

Ma a un certo punto sentii un tocco sulla mia spalla.

"Mi scusi, sono qui in Inghilterra in vacanza, ho sentito piangere e sono venuto a vedere. Come sta?"

Alzai lo sguardo era un americano con la barba sale e pepe, avrà avuto sui cinquant'anni, i capelli neri e ricci e corti ed era vestito da motociclista.

"Lei era mia moglie. Ci eravamo appena sposati, sa ho solo ventinove anni…"

"Giovane, mi dispiace. Ma ehi amico, la vita va avanti!"

"Ma è difficile."

"È appena morta!"

Aveva ragione, mi alzai pensai che dovevo solo andare a casa. Forse non volevo tornare in quella casa da solo, così gli chiesi se voleva venire con me.

Arrivammo a casa mia, entrammo e lo lasciai nel salone, mentre io andai a farmi una doccia.

Per poi tornare dal mio ospite in accappatoio.

"Come ti chiami?"

"Negan e tu, occhi azzurri?"

"Io Rick."

"non vuoi stare da solo, Rick?"

"Già."

"Starò con te."

 

Non so come capitò, ma rimase a casa mia diversi giorni. Era già passata una settimana e non sembrava più disposto ad andarsene.

La mia casa era in mezzo alla campagna inglese, per arrivare al villaggio ci voleva almeno un’ora di viaggio.

Un giorno Negan cambiò improvvisamente atteggiamento con me. "Sei una cagna, penso che da oggi ti chiamerò così"

"Cosa? Non voglio essere chiamato così!"

"Immagino che ti dovrei insegnare le buone maniere."

All'improvviso mi arrivò uno schiaffo.

 

Da lì ebbe inizio il mio inferno: se non gli portavo rispetto mi picchiava.

Un giorno tentai di scappare, ma mi raggiunse per poi picchiarmi e lasciarmi legato nello scantinato.

Quando mi riportò su in casa, disse: "Lo sai Rick, in America sono stato in galera per alcuni omicidi, poi sono venuto qui per cambiare vita, ma tu ti sei messo sulla mia strada, eri un bocconcino troppo bello e troppo facile, e ora sei mio guardati, tutto mio."

Sprofondai a terra e piansi, volevo Amy mia moglie, volevo tornare indietro. "Ti prego lasciami andare non lo dirò a nessuno."

"Dimmi che sei mio."

"Sono tuo, ma ti prego non picchiarmi più."

"Sii bravo."

Una notte, mentre si prendeva il mio corpo ormai privo di anima, lo uccisi.

Mi alzai e mi andai a fare una doccia, per poi andare a fare colazione.

Finalmente ora mi sentivo di nuovo solo e al sicuro.



Angolo dell'autrice:
questa l'avevo scritta prima del coronavirus prima della quarantena, ma non mi sono sentita troppo bene diciamo che lo stress mi stava rovinando la vita, e ora sono in cura e sto decisamente meglio. Ma questa è l'ultima per questa raccolta perché ora che sto meglio ho voglia di tornare a scrivere sulla mia coppia preferita Thorin/Bilbo dello Hobbit in realtà tornerò con il mio genere preferito il non sense, era da un bel po' che non me ne venivano in mente e invece ora sono un fiume d'idee *^*
E quindi mi fa piacere di aver lasciato un mio segno anche su questo fandom grazie a chi a recensito e chi a solo letto! :*
Fuji.

 




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