Appuntamento
con Oculus
“Perché
non hai voluto il gelato vicino al cinema?”
domandò Dylan. “Dicono sia il migliore”.
“T-tu…
non so…”. Ryohei sospirò e si
passò la mano sul viso, scuotendo il capo. “Ci
credi ai viaggi nel tempo, all’Estremo?!”
gridò.
Oculus
annuì, massaggiandosi il collo. “Se conosci i
Vongola, sai che hanno questa capacità”.
Incrociò le braccia dietro la schiena e chinò il
capo. “Ne hai fatto uno?” domandò.
Sasagawa
rise. “Tu riesci sempre a farmi sentire a mio agio anche con
la parte più profonda e oscura di me!”
gridò.
“Deduco
tu non abbia ancora detto ai tuoi amici che sei posseduto da un
demone” disse Oculus.
Ryohei
negò col capo. “Né quello,
né che una divinità della pioggia che si fa
passare per Takeshi ha lanciato mia sorella da un tetto e mi costringe
ad avere una strana relazione con Mochida” ammise. Si
grattò la guancia. “Oh, né di Atlantide
all’Estremo! Anche se di quello mi ricordo poco. Avevo solo
cinque-sei anni” borbottò.
Oculus
sospirò pesantemente.
Guardò
Ryohei leccare avidamente il suo gelato e arrossì.
“Non scherzavo quando al telefono ti ho detto che ti amo
ancora” sussurrò.
Ryohei
gli sorrise.
“Però
suppongo tu sia ancora innamorato di Kyoya” esalò
Dylan.
Sasagawa
abbassò lo sguardo. “Anche se fosse, poco importa.
Lui non mi ricambia, sta con un altro probabilmente”
borbottò.
Oculus
si mordicchiò il labbro. “Non mi hai ancora
spiegato la faccenda del gelataio” gli ricordò.
Ryohei
morse il gelato e mugolò, avvertendo delle fitte alle
gengive dovute al freddo e un dolore alla testa. “Nel futuro
ero sposato con la migliore amica di mia sorella”.
“Tu?!
Con una donna?!” gridò Oculus con tono ilare.
Scoppiò a ridere rumorosamente, scuotendo il capo.
Ryohei
sollevò le spalle. “Estremamente assurdo, lo so.
Beh, ho deciso però di provarci. Magari mi faceva scoprire
il lato bi della vita”.
“Com’è
andata?” domandò Dylan, inarcando un sopracciglio.
“Ha
tentato di rimorchiarti il ragazzo che vendeva i gelati. Hana
già odia gli uomini, quando ha capito le voci che girano su
di me ha deciso di piantarmi lì con un gelato sbattuto in
testa. Penso sia una hitman anche parecchio potente perché
ha fatto fuori il povero gelataio prima che me ne potessi rendere conto.
Estrema!”
gridò Ryohei.
“Odia
gli uomini? Allora mi ricordo di lei. Me ne parli da quando sei
bambino” sussurrò Oculus.
<
Probabilmente in questo futuro l’ha sposata per tenere sotto
controllo la sorella. Di Kyoko è sempre stato geloso e, se
ricordo bene, ha sempre creduto che Hana fosse innamorata di lei
> pensò.
“Senti…
non devi seguire il futuro. Devi decidere giorno per giorno cosa fare
della tua vita.
Io
sono disposto ad aspettarti, ma… Forse è meglio
che prima tu ti chiarisca con Kyoya. Non puoi rimanere con questo conto
in sospeso. Non puoi soffrire per lui, fatti dire chiaro e tondo che
non ti ama.
Se,
invece, capisse che splendida meraviglia ha perso trattandoti male e
volesse rimettersi con te, mi basterebbe la tua
felicità” disse Oculus.
Ryohei
finì il gelato. “Sai, io non penso mi tratti male
di sua scelta. Lui è un vampiro, già nato
maledetto, a cui hanno aggiunto altre maledizioni. Sono stato in Cina,
la sua famiglia fa acqua quanto la mia e penso gli abbiano fatto del
male” sussurrò.
<
Come al solito ne prende le parti. Ama proprio Hibari >
pensò Oculus.
Sasagawa
gli posò un bacio sulla guancia. “Sei una persona
fenomenale” sussurrò.
“Senti,
se proprio vuoi vincere quella cintura, ti consiglio di chiedere aiuto
ad Aoba. Sarà anche un Simon, ma è un ottimo
allenatore. Aoba Letterman è il suo vero cognome”
spiegò Oculus.
<
Il figlio di ‘sensei’ Lussuria >
pensò Ryohei. “Tenterò
all’Estremo!” gridò.
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