BEST FRIENDS
*
Capitolo
1 – Un gatto sul tetto
*
Sapeva
che lui e Lady Bug un giorno si sarebbero messi insieme, era solo questione di
tempo prima che milady si sarebbe accorta definitivamente di lui.
Ma
non era quello il giorno designato.
Per quanto
la corteggiasse, per quante attenzioni le potesse riservare anche dopo finita
l’ennesima battaglia, lei lo rifiutava sempre con la solita frase “Mi piace un
altro ragazzo”.
Ogni
volta una pugnalata al cuore.
“Questo
tuo masochismo deve finire” Incalzò Plagg divorando
in un sol boccone il triangolo di formaggio.
“Un
giorno si accorgerà di me, devo solo pazientare” Adrien si lasciò cadere con la
schiena all’indietro e con le mani incrociate dietro la testa, sul morbido
materasso della sua camera.
“Potresti
anche orientarti su altro” Plagg fece cadere di
proposito sulla testa del suo padrone la foto di classe che teneva nella
mensola sopra il letto.
La
osservò sorridendo notando l’espressione felice di Marinette
che posava vicino a lui.
“Potrei…un
giorno forse” Rimise la foto apposto, tirò su le coperte nere fino alle spalle
e spense la luce, una bella dormita e un buon riposo era quello che ci voleva
dopo la dura notte.
“Buonanotte
Plagg” Ma quel messaggio non arrivò al diretto
interessato, in quanto si era già addormentato da qualche minuto.
*
La
campanella della scuola suonò insistentemente per qualche secondo, annunciando
l’inizio delle lezioni.
Gli
studenti ancora assonnati si accingevano ad entrare in classe, sotto l’occhio
vigile del preside della scuola, il signor Damocles.
Marinette ad Alya
marciavano una accanto all’altra tenendo i libri stretti sul petto, dietro ad
altri ragazzi della propria classe.
“Allora
cos’hai fatto di bello questo week end?” Chiese Alya curiosa, da quando faceva
coppia fissa con Nino, non passavano più molto tempo assieme.
“Ho
lavorato ai costumi per la recita di Natale, a proposito, dovrò prendervi anche
le misure per adattarli al meglio, sarà una cosa che farò durante il prossimo
consiglio di classe” Una bugia, aveva solo messo giù due schizzi in croce,
durante il fine settimana aveva combattuto una dura battaglia contro l’akumizzato di turno.
Si
accomodarono al proprio posto, dietro ad Adrien e Nino che salutarono
amichevolmente le due ragazze.
“Brava,
non sei arrossita o inciampata questa volta” La canzonò Alya sottovoce.
Marinette sbuffò e poi si
stiracchiò sbadigliando rumorosamente, venendo derisa dall’intera classe.
“Hai
fatto le ore piccole Marinette?” Chiese divertito
Adrien voltandosi.
“Dai
smettetela di prenderla in giro, ha lavorato duramente per i costumi della
recita” Alya era sempre pronta a difendere la sua migliore amica.
“Scusate”
Disse la mora massaggiandosi il viso visibilmente provato dal poco riposo.
“Spero
che il vestito che hai disegnato per me sia pieno di glitter e che sia degno di
essere indossato dalla principessa della neve” La rimproverò con tono altezzoso
come se avesse a che fare con uno dei suoi maggiordomi, a Chloè
non importava che fosse stata sveglia tutta la notte, le importava solo di fare
bella figura sul palco e che tutti l’ammirassero e l’applaudissero.
“Vedrai
che tra qualche anno farai a gara per accaparrarti l’ultima collezione della
nostra amica Marinette” Incalzò Alya in tono di
sfida.
“Dai
smettetela voi due” Intervenne la mora con i codini, con la sua solita calma
che la contraddistingueva dalle altre.
“A
proposito, domani dovrò prendervi le misure per iniziare a cucire i costumi”
Aggiunse.
“Ti
diamo una mano noi” Proposero sia Rose che Juleka.
Marinette ringraziò le sue
amiche per l’aiuto.
“Che
cos’è tutto questo ciarlare?” Chiese la signorina Bustier
entrando in classe “Aprile il libro alla pagina 33” Zittì con una sola frase la
classe, iniziando la lezione quotidiana.
*
Quel
sabato aveva rifiutato l’invito dei suoi amici ad uscire con loro, erano tutti
a coppie e lei sarebbe stata l’unica ad essere da sola, non che questo le
importasse, non la facevano mai sentire di troppo in quel gruppo di tutti
innamorati.
Qualche
volta erano stati raggiunti anche da Adrien, quando riusciva a convincere “gorilla”
a trattenersi un paio d’ore in più fuori casa dopo il servizio fotografico.
“Potresti
chiedere a Luka” Le disse Alya.
“Lascia
perdere amica, non voglio coinvolgerlo ancora, e poi devo finire i bozzetti”.
Rispose in tono malinconico.
“Comunque
se cambi idea, fammi un fischio, lo sai che puoi venire anche all’ultimo”.
“Lo
so, sei una grande amica Alya, la migliore che ho”
Si stava
quasi commuovendo, quando venne distratta da Nino che l’avvertiva che la metro
stava arrivando.
“Divertitevi
ragazzi”.
“Ciaoooo” Urlarono tutti i presenti in coro.
Chiuse
la conversazione e lasciò il cellulare nel tavolino di vimini posto vicino lo
sdraio del terrazzino che dava direttamente nella sua camera.
Prese
l’album da disegno e una matita quasi del tutto consumata ed iniziò ad
abbozzare degli abiti, doveva sbrigarsi ad idearli, era terribilmente in
ritardo, avrebbe poi dovuto cucirli, fare prove su prove per arrivare giusto in
tempo per la recita.
“Non
ti sembra un po' presto per pensare al Natale?” Chiese osservando il vestito di
Babbo Natale che stava disegnando sul corpo di Kim.
Marinette si spaventò ed
alzò lo sguardo sentendo quella voce così famigliare.
Appollaiato
sopra il tetto c’era lui, Chat Noir.
Cosa
ci facesse di preciso, non lo sapeva nemmeno lui, non gli andava di rimanere per
l’ennesima volta chiuso da solo nella sua stanza, soprattutto dopo che tutti i
suoi amici erano fuori a divertirsi.
Tutti
tranne una, che li aveva liquidati nella chat di gruppo, dicendo che doveva
lavorare ai bozzetti per la recita scolastica di Natale.
“Ma
a Natale mancavano ancora tre mesi”. Avevano protestato le sue amiche.
“Lo
so, ma il tempo che ho a disposizione è poco, e se li voglio finire in tempo,
devo sacrificare qualche uscita con voi” Fu l’ultimo messaggio che aveva
lasciato la mora.
“Mi
stai forse spiando?” Chiese acida continuando a disegnare.
“Siamo
di cattivo umore questa sera, cosa c’è che ti turba?” Chiese scendendo con fare
felino per andarsi a sedere vicino a lei.
Lei
sbuffò e si scusò per il tono con cui ha posto quella domanda.
“Non
ti preoccupare, ti capisco benissimo, anch’io questa sera sono solo, anzi lo
sono sempre” Disse con una nota di malinconia.
“Come?”
Marinette poggiò l’album e la matita sopra il
telefono, pronta a parlare con quel gatto che aveva appena fatto irruzione
sulla sua terrazza “Hai litigato con Lady Bug come al solito? Le hai preparato
un’altra sorpresa e lei non si è presentata?” Chiese burlandosi di lui, per
sviare un po' il discorso.
“No,
lei non c’entra, è da una settimana che non la vedo, però non girare sempre il
dito nella piaga”
“Scusami,
non volevo farti stare male! Ma non vi vedete tutti i giorni?” Chiese curiosa
anche se la risposta la sapeva già.
“No,
no, e neanche ci sentiamo, se ti interessa saperlo, purtroppo le uniche
occasioni che ho di stare con lei, è durante le nostre missioni”.
“Ma
saprete chi siete no?” Lo chiese più che altro per sapere cosa pensava veramente
sul fatto di tenere nascoste le loro identità.
“Non
possiamo svelare le nostre vere identità, se anche per sbaglio dovesse
accadere, dovremo rinunciare ai nostri miracolous”
Raccontò appollaiandosi sulla ringhiera osservando il meraviglioso cielo
stellato sopra Parigi.
“Avrai
un sospetto su chi si cela sotto la maschera di Lady Bug”
“Ci
ho pensato molto sai?” Le volse uno sguardo sospettoso “…ma non ho nessuna idea
su chi sia, so solo che è una ragazza meravigliosa, sicura di se, forte, coraggiosa, generosa…” Iniziò ad elencare una
serie di pregi con gli occhi che gli brillavano, degli aggettivi che non
avevano niente a che fare con Marinette.
“Sembra
fantastica”
“Lo
è”
“Non
hai mai pensato che dietro a quella maschera, si nasconde una ragazza timida e
insicura?”
Chat
Noir inarcò un sopracciglio e si grattò la testa “In effetti no”.
“Si
fa presto ad essere sicuri di se, quando si indossa un
costume e nessuno sa chi sei veramente”.
“Dici?
Sembra che tu ne sappia qualcosa!”
Doveva
cercare di sviare il discorso in qualche modo per non destare ulteriori
sospetti, e comunque l’aveva vista trasformarsi da Multi Mouse a Marinette, le sembrò già quello un ottimo diversivo.
“Beh!
Ti ricordi che Lady Bug mi aveva affidato il miracolous
de Topo?”
“Ah si è vero!” Esclamò portandosi una mano sul volto.
“Vestendo
i panni di super eroe, diventi un’altra persona, nessuno ti conosce realmente
per quello che sei, puoi fare tutto in totale libertà, e questo ti dà la
possibilità di non sbagliare e di acquisire quella sicurezza che nemmeno tu
sapevi di avere”.
“Sei
una ragazza insicura?”
“Con
chi mi piace si, soprattutto con…” Si fermò appena in tempo.
“Con?”
La invitò a continuare.
“Niente,
lascia perdere” Scosse la testa.
“So
mantenere un segreto sai?”
“Non
è questo…non mi va di parlarne, fa ancora male”
“Ahia!
Sento puzza di un’altra delusione d’amore”
“A
lui piace un’altra ragazza”
“Te
lo ha confessato lui?”
“No…non
sa nemmeno che mi piace, credo, spero”
Chat
Noir sorrise “E allora diglielo, magari avrei una sorpresa, e poi è sempre
meglio sapere cosa pensa di te, così da poter agire di conseguenza. Ad esempio,
guarda me…” Si tirò su in piedi iniziando a camminare fiero sulla ringhiera.
“Non
è che sei un bell’esempio se Lady Bug ti continua a dire di no” Lo prese in
giro divertita.
“Però
ho avuto il coraggio di dichiararmi” La canzonò.
“Sei
sicuro di averglielo chiesto veramente, cioè, non è che pensava che scherzassi?
Se io avessi ricevuto svariati no da una persona che mi piace, avrei il
morale a terra”
“L’importante
è non darlo a vedere, prima o poi si accorgerà di me e quando verrà il giorno,
staremo insieme per sempre” Disse fiero tornando accanto a lei con un solo
balzo.
“E anche
se riuscissi a farla innamorare di te? Cosa succederebbe? Hai pensato nel caso
andasse male che ne sarebbe della vostra partnership? Se si hanno dei dissapori
si rischia di non lavorare bene. Per non parlare delle vostre identità, a quel
punto dovreste svelarle, non sarebbe brutto se ti accorgessi che non è la
persona che credevi?”
Chat
Noir sbuffò, Marinette aveva perfettamente ragione,
tranne per l’ultima domanda.
“No
non ci ho pensato” Scosse la testa malinconicamente “…però…è tipo innamorarsi
al buio, il non sapere chi potresti incontrare, lo rende ancora più eccitante”.
“Mmmm…sarà, io però preferisco che le maschere vengano messe
giù subito”
“Sono
punti di vista”.
Rimasero
in silenzio per qualche minuto ad osservare le stelle ed entrambi notarono
delle comete che avevano appena attraversato il cielo.
“Hai
espresso un desiderio?” Chiese il gatto nero.
“Si,
ma non te lo dico” Marinette aveva chiesto che la
notte non finisse mai, stava cominciando a vedere Chat Noir con altri occhi,
sentiva che c’era sintonia tra loro, come durante una battaglia, dove ognuno
dei due sapeva sempre cosa pensava l’altro.
Era
per questo che erano una squadra fantastica.
E
non gli dava fastidio il fatto che fosse lì con lei su quel terrazzo, a parlare
come due amici.
Pensò
che forse non era la persona superficiale che credeva, ma che infondo aveva
anche lui un cuore che piangeva ogni volta che Lady Bug lo rifiutava, un po'
come succedeva a lei quando vedeva Adrien con Kagami.
Si
sentiva in colpa, terribilmente in colpa.
Non
stavano assieme, ma nell’ultimo periodo gli capitava di passare molto tempo
insieme, specialmente perché i genitori facevano spesso viaggi assieme.
“Nemmeno
io te lo dico”.
“Scommetto
che ha a che fare con Lady Bug” Disse assottigliando gli occhi.
“Non
te lo dico” Ripetè con fare infantile, prima che
venissero interrotti dalla porta principale che si chiudeva, i genitori di lei
erano rincasati dalla loro cena romantica.
“E’
meglio che vada prima che tuo padre mi scopra qui, non vorrei andasse a finire
come l’ultima volta”.
Lei
sorrise divertita ricordando che Tom, lo aveva invitato a pranzare con loro,
credendo che i due stessero insieme.
“Vai
pure, e grazie per la compagnia, mi ha fatto piacere chiacchierare con te”
“Senti”
Le disse voltandosi prima di saltare sul tetto vicino “…ti dispiace se passo a
salutarti ogni tanto?” Chiese timidamente facendola arrossire.
“Certo,
vieni pure quando vuoi” Lo salutò alzando la mano.
“Tu
parla con quel ragazzo, non è bello vivere nel dubbio…e la prossima volta che
verrò, mi racconterai com’è andata” Disse prima di vederlo sparire nel
comignolo difronte.
*
continua
*
Angolo dell’autrice: Ciao a tutti,
e grazie per essere arrivati fino a qua.
Alcune
precisazioni e considerazioni personali: questa long è ambientata dopo i fatti
accaduti della terza stagione e sarà incentrata principalmente sulla ship Marichat,
perché secondo me, se nella quarta o quinta stagione, non accenneranno a questo
rapporto di amicizia tra i due, Adrien e Marinette
non si metteranno mai assieme, in quanto devono imparare ad amare anche questo
aspetto di entrambi.
Ma
questa è la mia idea, magari la serie ci sorprenderà in altra maniera.
*
P.s. all’inizio della
serie sia LadyBug che Chat Noir dicono più volte che
non possono rivelare le loro vere identità, per una questione di sicurezza
(però a Nino ed Alya è permesso saperlo!!! Incongruenze ne abbiamo?XD).
Nella terza stagione dicono invece che non lo
possono fare perché dovrebbero rinunciare ai miraculous,
ora da dove sia uscita questa cosa non lo so, sta di fatto che ho voluto
inserire questo dettaglio anche nella mia long.