Ferite Curate

di Nekoale99
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《Ahio! Ne', vuoi piantarla?!》
《Se stessi fermo magari ti farebbe meno male!》
Gajeel e Natsu hanno vinto contro Luxus. Ma nonostante la vittoria sono conciati per le feste. Lividi, graffi e scottature dovute all'elettricità a volontà su tutto il corpo. E mentre Natsu è già bendato come una mummia, Gajeel ha opposto resistenza finché una nanerottola non gli si è piazzata davanti e gli ha imposto di farsi curare. Dopo un po' di discussione era riuscita a trascinarlo in infermeria e adesso eccoli lì, lei a pulire con cura le ferite e bendandole, lui che fa l'imbronciato.

《E questa sembra l'ultima.》 Commenta Levy mentre lo squadra da capo a piedi per vedere se ha lasciato qualche ferita. Soddisfatta del risultato fa un sorrisetto.
《Bene, sembra tutto a posto!》
《...Mi hai conciato peggio di Salamander!》
《Natsu è bendato pure sulla bocca, direi che sei messo meglio.》 Ridacchia la ragazza dai capelli azzurri.《Forza torniamo di là.》 Lo invita poi avviandosi verso la porta. Lui la ferma afferrandola per l'esile polso, facendola trasalire per un attimo. Ma non c'è forza in quella presa, solo una richiesta di fermarsi. E lei si ferma, calmandosi subito.

《Sai che sono il bastardo che ti ha appesa a un albero, no?》 Le chiede con una smorfia indecifrabile, lasciandole il polso. Lei resta in silenzio a osservarlo per poi annuire piano. Il suo sorriso è sparito e ora lo sguardo è basso.
《Allora perché hai insistito tanto per curare un bastardo?》
《Non penso tu sia una cattiva persona. O almeno non quanto vuoi far credere.》 E alza i suoi occhioni nocciola verso lo sguardo duro di lui. Quegli occhi così limpidi in cui puoi specchiarti. Per un po' mantengono il silenzio guardandosi.
《Qualcuno che è pronto a fare da scudo ai propri compagni non è una cattiva persona. E poi hai salvato un po' tutti sconfiggendo Luxus. Questo non è più da eroe che da cattivo?》 Gli strizza l'occhio per poi aprire la porta.

《Sei troppo ingenua.》 Le risponde distogliendo lo sguardo. Lei ride di nuovo. Quella risata che suona come tanti piccoli campanellini al vento.
《Oppure è il ruolo che ti sei cucito addosso che non ti sta più nonostante insisti a indossarlo.》
Senza dire nulla gli afferra la mano con quelle piccole manine. Gajeel non può fare a meno di notare come sia piccola. Non ribatte, si limita a guardare altrove sbuffando. Lei lo tira verso la porta. Non lo sposta di un millimetro, ma non è quello il suo obbiettivo. Vuole invogliarlo a uscire.

《Andiamo! Sono preoccupata anche per Ju-chan, ho saputo che si è buttata su una delle lacrime elettriche di Luxus. Sarai preoccupato anche te immagino, eravate compagni anche prima.》
Lui resta immobile come una statua ancora un po', senza aprire bocca per orgoglio. Ma alla fine, dopo una specie di ringhio, la asseconda alzandosi.

Allontana la mano. 《So camminare da solo, tappetto.》 
《Hey! E io che ci stavo provando seriamente a tirarti su!》 Ribatte Levy offesa per l'aggettivo. Ora è il momento di Gajeel di ridere, passando una mano sulla testa. Voleva scompigliarle scherzosamente i capelli, ma di nuovo a quel contatto improvviso la piccoletta sussulta. Si calma quasi subito, ma non è passato inosservato. Si fa serio in volto. La sorpassa e va oltre la soglia.

《Fare l'eroe non è tra le mie prospettive. Ma sono in debito con te. Quindi ricorda gamberetto: per qualsiasi cosa chiedi pure a me.》 E senza attendere risposta se ne andò, lasciando la ragazza senza parole sulla porta dell'infermeria. Sulle guance una leggera colorazione più rosa del solito e gli occhi lucidi. Si portò una mano al petto. Cos'era stato?





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