Natsu's tale pt. 2
Povero conducente. Natsu e amici stavano urlando a squarciagola, felici di cominciare una nuova avventura.
Erano partiti da un quarto d'ora, circa, e quando smisero di urlare, Levy iniziò a parlare civilmente:
"Dovremo trovare una radura per costruire una capanna."
"Pensi sempre troppo, Gamberetto."-ebbene sì, Gajeel la chiamava così da anni.
"Lo faremo appena arrivati là."
"No, Gajeel. Tu e Natsu partireste subito all'esplorazione e vi perdereste. Ne avete farneticato così tante volte."
"Levy ha ragione, dobbiamo trovare un rifugio temporaneo e poi dobbiamo costruire una capanna."-disse Erza.
"Ho pensato di suddividerci così: Erza e Gajeel, con le loro
lame, andranno a tagliare la legna, visto che Gerard è veloce e
io conosco flora e fauna, andremo a prendere del cibo.
Natsu pulirà il rifugio e cucinerà ciò che io e Gerard prenderemo."-spiegò Levy.
"Perché io ho il compito più brutto?!"-esclamò Natsu, irritato.
"Perché le nostre magie sono più adatte per quei compiti.
Col tuo fuoco puoi cucinare, sei bravo in quello."-spiegò Gajeel.
"Taci Lattina."-fu l'unico commento che fece Natsu, visto che capì anche lui che sarebbe stato meglio fare così.
"Comunque, voi cosa avete portato?"-chiese Gerard.
"Io ho portato un libro sulla fauna, uno sulla flora, uno su piante
medicinali, uno di biologia umana, alcuni romanzi, due libri sulla
storia del Giappone, uno sulla grammatica, uno che spiega
matematica..."-iniziò Levy, eccitata, per poi essere interrotta
da Gajeel, ma aveva appena iniziato...
"Io ho portato degli snacks."-disse Gajeel, aprendo lo zaino e facendo
vedere posate, ingranaggi e ferro in generale. Levy sorrise vedendo
quel libro nascosto sul fondo dello zaino.
"Io ho preso alcuni utensili, molti semi e delle ricette."-disse Erza, riferendosi ai dolci.
"Ho preso anche i nostri vestiti e li ho messi nel mio inventario."
"Io ho portato molte lacrime di vario tipo. Ho preso anche le cose di
tutti per i servizi igienici."-disse Gerard guardando Erza,che
arrossì. Lei si sarebbe scordata cose molto importanti...
"Io ho portato giochi da tavolo, manga, fogli, matite, strumenti
musicali e anche le vostre spade che vi eravate scordati."-disse infine
Natsu.
"Ci siamo scordati qualcosa, quindi?"-chiese infine Levy.
"No, però vi sareste scordati le spade se non le avessi prese io."-disse Natsu, anche se fu ignorato.
"Natsu... ci siamo scordati le pastiglie per alleviare la chinetosi."-disse Gajeel, molto, molto triste.
"Q-quanto manca alla fine dell'effetto...?"-chiese balbettando Natsu.
"Pochi minuti..."-rispose Gajeel.
Levy, Erza e Gerard non poterono fare a meno di ridere, anche se Natsu
e Gajeel li stavano odiando. Qualche minuto dopo in effetti si
ritrovarono in uno stato di semi-incoscienza, Levy si addormentò
e Gerard e Erza iniziarono a leggere dei libri rubati da Levy, nessuno
dei due e risentiva affatto.
Mancava poco all'arrivo, Levy aveva approfittato dello stato pietoso di
Natsu e Gajeel per legarli, poi li avrebbe tenuti Erza. Non voleva che
scappassero appena arrivati. Aveva pensato di legare anche Gerard, ma
lui aveva giurato che non avrebbe fatto nulla.
Appena arrivati videro una giungla estendersi fino all'orizzonte, la Giungla di Mezzo. Tutti
rimasero incantati, ma quella che la osservò più a lungo
fu Levy, meravigliata dalla natura di quel posto, così diversa
da quella che conosceva lei. Fu riportata alla realtà da Gajeel,
che la stava urlando contro, per averlo legato.
Camminarono alcuni chilometri, con Natsu e Gajeel sempre legati, per poi arrivare di fronte ad un sentiero.
Lo imboccarono, slegarono Natsu e Gajeel, dicendogli che non li
avrebbero cercati se fossero andati via e, mentre Levy si appuntava
tutto ciò che vedeva come una forsennata, gli altri si
guardavano intorno alla ricerca di una grotta o di un rifugio in
generale.
Stavano camminando, e scrivendo, da una buona mezz'ora, quando Natsu intimò agli altri di fermarsi.
"Ho sentito dei rumori, qualcosa si sta dirigendo verso di noi."-disse a bassavoce Natsu, mentre tutti si fermarono.
Un branco, formato da molti animali, li stava accerchiando.
"Che razza di animali sono?!"-esclamò Natsu.
"Non lo so! Sarà una razza originaria di questa zona, non ho ancora finito di leggere il libro!"-disse Levy.
"Allora è arrivato il momento di combattere!"-disse Natsu
mettendosi in posizione da combattimento, mentre le sue mani si erano
già infiammate.
"No!"-urlò Levy.
"E' meglio scappare, probabilmente sono bestie magiche!"
"Solid script: Meat!"-disse Levy, facendo apparire una scritta dal
nulla. La sua magia era più utile di quanto non sembrasse.
"Scappiamo!"-disse mentre gli altri la seguirono, si fidavano molto dell'intuito di Levy.
Corsero per chissà quanto, quando poi si fermarono perché senza fiato, notarono che avevano smesso di seguirli.
"Cos'erano?"-chiese Erza con il fiato corto.
"Sto già guardando."-disse Levy seduta per terra con un enorme libro sulle gambe.
"Lo sapevo. Sono delle bestie magiche."
"Cioè?"-chiese Erza.
"Sono bestie che differiscono da quelle comuni per avere un potere
magico innato. Si riconoscono perché sono affette da
eterocromia. Ogni razza ha un'abilità, di solito potenziano le
capacità fisiche, ma questa è differente, quegli animali
avevano un'abilità chiamata *Thorns*."-spiegò Levy, ma
Natsu non aveva capito molto.
"Levy, sai che non sono un genio, ma se ci metti pure l'inglese cosa credi possa capire?"-chiese Natsu un po' irritato.
"Guarda che anche Gajeel non ha capito molto."
"Taci Fiammifero, io lo so l'inglese!"-disse per tutta risposta Gajeel,
si stava per verificare una delle solite risse, ma vennero fermati da
Levy.
"Quelle bestie hanno un potere magico fin dalla nascita, si riconoscono
perché hanno gli occhi di colore diverso. Di solito le loro
abilità migliorano la velocità, la difesa o cose del
genere, la loro abilità gli permetteva di infliggerci un danno
ad ogni attacco che noi avremmo fatto, come se fossero avvolti da delle
spine."-spiegò Levy, con parole più adatte a Natsu.
"Vedi? Non è così difficile parlare da persona comune."-disse Natsu per scherzare.
"Ehm..."-si intromise Gerard.
"Credo che ci siamo persi."
A Natsu sorse sul viso un sorriso soddisfatto: non si erano persi solo
lui e Gajeel. Erza, notando quel sorrisetto, lo bastonò.
"Non ci resta che scegliere una direzione, giusto?"-chiese Gerard guardando Levy.
"Sì."-rispose lei.
Scelsero a caso e iniziarono a camminare. Erano passati almeno trenta minuti, quando si sentì un tonfo.
Levy, troppo intenta a prendere appunti, era inciampata su qualcosa.
"Ahia!"-esclamò.
"Tutto ok, Gamberetto?"-chiese Gajeel con un tono anche un po' preoccupato.
"Sì, sono inciampata su qualcosa."
Lei e Gajeel iniziarono a spostare foglie e rami da quell'oggetto, si rivelò essere una specie di pedana in marmo.
"Che cos'è?"-chiese Natsu.
"Non lo so. Qui però c'è una lacrima ancora in buone
condizioni, ma non so di che tipo di lacrima si tratti."-disse Gerard
avvicinandosi ad un pannello di controllo.
"Be', fa lo stesso andiamo avanti."-disse Erza aiutando Levy a rimettersi in piedi, fu più svelta di Gajeel...
"Hey, guardate! Qui c'è un sentiero!"-disse Natsu indicando il sentiero in questione.
"Eh? Come fa ad esserci un sent..."-disse Gajeel, ma fu interrotto dalla caduta di una sagoma dal cielo.
Era una ragazza più o meno della loro età, capelli
bianchi e corti e occhi blu. Le erano appena scomparse delle ali dalla
schiena e teneva tra le braccia un'uovo strano.
"Stai bene?!"-chiese Levy precipitandosi dalla ragazza, seguita poi da tutti gli altri.
"I-il sentiero..."-sussurrò lei indicando quello vicino alla pedana, poi svenne.
Erza la prese in braccio, e si mise in cammino sul sentiero.
Invece Natsu prese quell'uovo che teneva tra le braccia, guardando
verso l'alto, c'erano mogani che superavano i quaranta metri: doveva
essere caduta da molto in alto.
Alcuni minuti dopo, arrivarono alla fine del sentiero: c'era un
edificio malconcio con uno strano simbolo scolpito nella pietra sopra
l'entrata.
Entrarono e si diresserero verso una stanza che sembrava essere
l'infermeria. Misero la ragazza su un lettino e la lasciarono sola,
uscirono dall'edificio per vederlo meglio.
"Secondo voi potremmo usarlo come rifugio?"-chiese Gerard.
"Il pavimento non mi è sembrato malmesso, dovremmo solo pulire."-continuò.
"Sì. Come rifugio temporaneo va sicuramente bene, e se fosse
tenuto bene anche nelle altre aree, potremmo stabilirci qui
definitivamente."-disse poi Levy.
In tutto questo, Erza, che non sopportava il disordine, gridò, facendo prendere paura a tutti:
"Cambio Stock!"-si era equipaggiata con un completino da domestica, e
anche una spada a due lame: solo che al posto di una c'era una scopa.
"Erza, ma cos..."-stava chiedendo Gerard, ma Erza non lo ascoltò
e si precipitò sul giardino trasandato intorno all'edificio.
Aveva tagliato tutta l'erba e svariati alberi.
"Meglio."-disse Erza tornando vestita normalmente.
"Invece di stare lì a non fare niente, venite dentro che
dobbiamo pulire!"-esclamò Erza, mentre tutti la seguivano.
Erza materializzò delle scope e intimò agli altri di pulire.
Quando ebbero pulito il pavimento, Erza ripose nell'inventario le scope e materializzò degli stracci e dei moci.
Levy pensò bene di usare la sua magia, e quindi disse:
"Solid script: Water!"-materializzò dell'acqua.
"Solid script: Soap!"-materializzò del sapone.
La stanza si riempì, con degli stracci, e tenendo il fiato,
pulirono le finestre, dopodichè, Natsu fece evaporare tutta
l'acqua.
Fecero la stessa cosa anche con il primo piano e con l'infermeria,
avendo spostato la ragazza, poi passarono al giardino sul retro.
Pulirono gli scalini e, prima che Erza lo potesse tagliare quell'assembramento di bambù, Natsu la fermò.
C'era un sentiero, lo percorse e arrivò lì. Delle terme naturali!
"Ci sono delle terme!"-urlò agli altri.
A tutti loro piacevano le terme. Quando erano ancora al dojo, lui,
Gajeel e Gerard ci andavano spesso, avevano fatto anche la conoscenza
di un signore che diceva che la vera funzione delle terme era quella di
sbirciare dall'altra parte. Gerard non lo ascoltava, ma
Gajeel sì. Anche Natsu lo ascoltava però non capiva
quando parlava di *grazie femminili*, visto che non era mai stato
interessato a Levy e visto che non gli sembrava che Erza possedesse
certe cose. Non sapeva come sarebbe cambiato da lì a pochi
anni...
Si sentì un rumore provenire dall'interno, e tutti si
precipitarono dentro: la ragazza era in piedi e stava osservando la
stanza pulita.
"Vi ringrazio, non avevo mai visto questo posto pulito."-disse quella ragazza.
"Di nulla..."-iniziò Erza.
"Tu chi sei? Sai che posto è questo? Come mai sei caduta dal cielo?"-chiese Erza, palesemente curiosa.
"Allora, io mi chiamo Lisanna, questa è la seconda sede della
mia gilda e, ehm... stavo cercando di rimettere un'uovo nel nido,
quando ho avuto un malore."-disse mentendo sull'ultima parte, cosa che
Gerard intuì.
"Ora vi vorrei chiedere io delle cose."
"Chi siete? Che cosa ci fate in questa giungla? E perché non ve ne siete andati quando mi avete curata?"
Natsu stava per rispondere, ma nella diplomazia era sicuramente più brava Erza.
"Io sono Erza, lei è Levy, quello coi capelli rosa è
Natsu, quello coi capelli blu è Gerard e l'altro è
Gajeel."-iniziò lei.
"Siamo in questa giungla perché dobbiamo affrontare una prova
che ci coinvolgerà per sette anni, e pensavamo di stabilirci
qui, poi volevamo accertarci delle tue condizioni."-concluse senza
rivelare troppo.
"Siete umani?"-chiese ancora.
"Siamo demoni."-rispose Erza.
La ragazza si avvicinò a loro. Iniziò a guardarli attentamente.
"Wow! E' la prima volta che vedo dei demoni! Siete uguali a noi umani!"-disse lei euforica.
In effetti, lei non aveva mai visto dei demoni e loro non avevano mai
visto degli umani. Tutti se li aspettavano come dei mostri.
L'atmosfera si fece più leggera, e ricominciarono a parlare:
"Mi spiace, ma non credo vi possiate stabilire qui."-disse Lisanna.
"Come mai?"-chiese Levy.
"Questo edificio è della mia gilda, è riservato ai membri, anche se era in disuso."
"Vedrò se posso far cambiare idea al Master."
"Comunque, raccontatemi di voi."
"D'accordo, allora... non possiamo dire nulla della prova, ma del resto
possiamo parlare. Io, Gajeel e Gerard nel 712 siamo stati mandati al
dojo di Eileen, per imparare a combattere, non per vantarmi, ma siamo
tra i migliori combattenti dell'Impero. Lì abbiamo conosciuto
Levy e Erza, e sono diventate nostre amiche, e poi stamattina sono
volute partire con noi per venire a fare la prova insieme."-disse Natsu.
"Wow!"-disse Lisanna facendo cenno di continuare.
"Allora, per fare delle brevi presentazioni, lui è Natsu,
è una testacalda e anche un po' stupido, lui è Gajeel,
è anche lui una testacalda però più che essere
stupido è sfacciato. Gerard è abbastanza intelligente,
gentile e non è un idiota come gli altri due. Poi c'è
Erza, la più forte tra di noi, anche se nessuno, a parte me, lo
ametterà mai. E' perfezionista, premurosa, ha un carattere da
leader e ama le torte."-disse Levy, non facendo caso a Natsu e Gajeel
che la stavano maledicendo.
"Lei invece è Gamberetto, ama i libri più di qualsiasi
altra cosa ed è più sfacciata di me."-disse Gajeel
punzecchiandola.
"Non dimenticare la più intelligente del gruppo."-ribattè Levy.
"Visto? Più sfacciata di me."
Intanto Lisanna se la stava ridendo di gusto.
"Ahah... Gamberetto? Ahahah!"
"Non farci caso, fa sempre così, è un soprannome stupido che mi ha dato."-disse Levy sbuffando.
Quando Lisanna si ricompose iniziò a parlare:
"Credo di dovervi raccontare qualcosa anche io, vediamo... credo che
Gerard se ne sia già accorto, ma non sono qui per l'uovo, ma non
posso parlarne. Comunque, ho due fratelli, Mirajane e Elfman, quando
fummo cacciati dal nostro villaggio perché mia sorella aveva
sviluppato una strana magia, finimmo nei bassifondi, così ci
unimmo a Fairy Tail, una gilda di briganti."
"Briganti?"-chiese Erza con lo sguardo rabbuiato.
"Ah, non pensate male! Noi diamo in beneficenza quello che rubiamo ai ricchi, a causa della guerra! Non siamo così male!"
"Come Robin Hood!"-disse Levy felice, anche se solo Gerard e Lisanna capirono a cosa si stesse riferendo.
"Comunque, siamo quasi tutti maghi, e mia sorella è molto forte.
Sono stata invita qui su sua raccomandazione per svolgere una
missione."-continuò Lisanna.
"Ah, ho del cibo. Ceniamo insieme?"-chiese Lisanna.
"Sì, grazie."-dissero tutti all'unisono, si erano accorti di avere lo stomaco vuoto.
Presero il cibo e si misero ai tavoli.
"Senti Lisanna, ci possiamo fermare qui stanotte?"-chiese Natsu.
"Certo! Avete pure pulito!"
"Comunque, potrei fare richiesta per voi, intendo per farvi unire alla gilda."-disse Lisanna.
"Ma non potremmo aiutare, anche se effettivamente ci farebbe piacere usare questo edificio."-disse Levy.
"E poi credo sia un po' troppo presto, insomma, non ci conosci e noi non conosciamo te."-disse Gajeel.
"E quindi? La gilda è una famiglia e non conosciamo mai i nuovi membri!"-disse Lisanna sorridente.
"E mi sembrate anche delle brave persone."
Dopo qualche occhiata, Erza iniziò a parlare:
"Ci farebbe piacere. Potremmo anche aiutare nei compiti da svolgere
qui, perché non possiamo uscire dalla giungla."-disse Erza.
"D'accordo! Ora andiamo a dormire, non vedo l'ora di dirlo al
Master!"-disse Lisanna andando al piano di sopra, seguita dagli altri.
"Avete già sistemato tutto, eh?"-disse Lisanna guardando le stanze.
"Sì. Lasceremo la stanza in fondo a sinistra libera, nel caso ci fosse qualcuno in più."-disse Gerard.
"Ok, la userò per stanotte, oppure potrei dormire con le ragazze."
"Non so, io finirei per parlare tutta la notte."-disse Levy ridendo.
"Già, anche io!"-disse Lisanna.
"Bene, allora buonanotte!"-disse chiundendosi nella stanza, felice di
aver trovato dei nuovi amici e potenziali membri della gilda.
La mattina dopo, Lisanna si svegliò. Era presto e soltanto Erza era alzata.
"Io vado, Erza, tornerò appena possibile."-le disse.
"Ok, ci vediamo dopo."-disse Erza salutandola.
Appena arrivata alla gilda, Lisanna si diresse verso l'ufficio del Master.
"Masteeeer!"
"Ah, ciao Lisanna! Cosa succede?"-chiese il Master.
"Devo riferire gli esiti della missione: si trova in una radura, a est
della base, circa a 3 chilometri di distanza."-disse Lisanna.
"Grazie. Puoi andare."
"Aspetti, non ho ancora finito!"
"Quando stavo ritornando alla piattaforma, ho avuto un malore e sono
caduta. Cinque ragazzi della mia età mi hanno soccorso, sono
delle bravissime persone e, per motivi riservati, dovranno stare nella
Giungla di Mezzo per sette anni."-disse Lisanna.
"Mhh... continua."-disse il Master.
"Vorrebbero usare l'edificio della gilda, che hanno anche pulito, come
rifugio. Hanno detto che potrebbero aiutare nelle missioni nella
giungla, a quanto pare conoscono delle magie potenti e sanno utilizzare
le armi."
"E... personalmente, credo che a loro serva qualcosa a cui appartenere,
ci siamo conosciuti e non hanno scopi se non quello di vivere là
per sette anni."
"Per me andrebbe anche bene, ma devo accertarmi che quello che hanno detto sia vero."-disse il Master.
"Ah, Master, lei... ha mai visto dei demoni?"-chiese Lisanna.
"Sì, perché?"
"Perché nel mio villaggio d'origine ci avevano insegnato a
disprezzare i demoni, in quanto mostri, ma quei ragazzi lo erano, ed
erano anche uguali agli esseri umani, e delle bravissime
persone..."-disse Lisanna.
"Pochi sono a conoscenza di queste cose, pensa che nella gilda lo sanno
solo i maghi di classe S e qualcun'altro. E' vero, sono diversi da noi
perché hanno una magia innata, mentre gli umani la devono
imparare, ma solo per quello. Sono stati i vari Imperatori a farlo
credere al popolo, con la guerra è aumentata l'ignoranza e
questo è andato a favore di quei b******i che governano,
evitando così insurrezioni."-spiegò il Master.
"Comunque, manderò Gildarts con te, ha molta familiarità con i demoni."
"Digli che lo aspetto nell'ufficio."
Lisanna salì le scale e trovò Gildarts seduto al bancone, intento a fare colazione.
"Gildarts!"-lo chiamò Lisanna.
"Oh, ciao Lisanna! Cosa ti serve?"-chiese Gildarts.
"Il Master vuole vederti nel suo ufficio."-disse lei.
Lisanna scese nell'interrato, sedendosi sulla piattaforma, mentre Gildarts entrava nell'ufficio.
"Cosa c'è Master?"-chiese Gildarts.
Il Master spiegò la situazione a Gildarts, avrebbe dovuto verificare le parole di Lisanna.
Gildarts uscì dall'ufficio e salì sulla piattaforma insieme a Lisanna.
Digitò 1-2-3-4, e si teletrasportarono.
Entrarono nell'edificio della gilda e Gildarts rimase sorpreso di vederlo pulito.
Erza e Levy erano già sveglie, e salutarono Lisanna.
"Ciao Lisanna. Chi è lui?"-chiese Levy salutandoli.
"Io sono Gil..."-disse Gildarts prima di essere interrotto dal grido della figura dalla testa rosa sulle scale.
"Il signore pervertito!"-disse, anche se lui non sapeva il significato di quella parola, lo chiamava così Gerard.
Note dell'autrice:
We gente! Ecco qui! Lunghetto questo capitolo, eh? Mi sono fatta
un'idea di come dovrà essere la storia di Natsu... eheheheh...
Ho voluto inserire Lisanna, perché... boh. Comunque non
intralcerà la nostra splendida NaLu! Se state pensando che
l'immagine del terzo link faccia schifo, provate a mettervi nei miei
panni, era notte e prima avevo pure optato per un pokèmon!
Recensite, seguitemi... uff, ormai non so più che frasi inventarmi... il resto, ecco.
OhayouXD
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