I
fuckin’ hate the ananas
Mike camminava nervosamente avanti e indietro per la
stanza, passando davanti a un annoiato Jim che stazionava sul divano, a
Roddy
che se ne stava appollaiato sul bracciolo dal lato apposto e a Bill
che, seduto
al tavolo, aveva già preso a sgranocchiare qualche patatina.
Di tanto in tanto
il cantante si affacciava alla porta, lanciando occhiate circospette
all’ingresso deserto.
Un sonoro sbadiglio del chitarrista spezzò il silenzio.
“Patton, la smetti di andare avanti e indietro?”
bofonchiò Bill col boccone pieno, incenerendo Mike con lo
sguardo.
Lui sbuffò e si fermò al centro della stanza.
“Ma quando
arriva Puffy?”
Roddy si strinse nelle spalle. “Non lo so. Starà
ultimando la sua opera d’arte, magari è per questo
che è in ritardo.”
“O magari si è addormentato con la faccia tra i
savoiardi
e il mascarpone” suppose Jim.
Mike lanciò l’ennesima occhiata impaziente verso
la
finestra. “Ma io mi sono rotto i coglioni di aspettare!
Pensate che ho saltato
pure il secondo caffè pomeridiano per precipitarmi qui il
prima possibile…”
Il tastierista rise. “Ecco perché sei
così nervoso: stai
già entrando in astinenza!”
“Il tiramisù di Puffy è davvero
così importante da farti
scordare il caffè?” si sorprese Bill, afferrando
l’ennesima manciata di
patatine.
“Certo, assolutamente! Ho aspettato per mesi il mio
fottutissimo compleanno apposta per ricevere il
tiramisù di Puffy in
regalo. Giuro che appena arriva mi mangio pure lui!”
“E poi chi la suona la batteria nella band, tu?” lo
rimbeccò
il bassista mentre masticava.
“Ma fai veramente schifo, stai sputacchiando in
giro!” lo
rimproverò Roddy, sollevando gli occhi al cielo.
“Cazzo.” Mike sbuffò e riprese a
camminare avanti e
indietro per la piccola zona giorno. “Voi capite che dentro
quel dolce c’è la
mia dose di caffeina, vero?”
“Bill, lascia qualche patatina anche a noi,
insomma!”
sbottò Jim. Poi si alzò in fretta dal divano e,
con un movimento fulmineo,
afferrò il contenitore in plastica degli snack salati e lo
portò alla sua
postazione, sottraendolo dalle grinfie del bassista.
“Ehi, razza di stronzo! Si lascia un affamato senza il
suo cibo?” si indispettì Bill.
“Ma se abbiamo finito di pranzare un’ora fa, hai
ancora
fame?” gli fece notare Roddy, sollevando un sopracciglio.
“Ma le volevi tutte per te” lo accusò
invece Jim, dopo
aver finito di masticare il primo boccone.
“Rendimele!”
“Vieni a prendertele!”
“Sei uno stronzo, James Blanco Martin!”
Roddy sbuffò. “Ah, ‘fanculo: io nel
frattempo metto su un
po’ di musica.”
“La volete piantare?” tuonò
all’improvviso Mike,
fermandosi davanti a loro e portandosi le mani sui fianchi.
“Mi sta venendo un
mal di testa atroce e voi non fate che peggiorare la situazione! Che
compleanno
di merda…”
Il campanello trillò all’improvviso, facendoli
sobbalzare.
Subito Mike si precipitò nell’ingresso, aprendo di
scatto il portoncino come se
ne andasse della sua stessa vita.
Davanti a lui, con una teglia rettangolare e coperta da
un foglio di carta stagnola tra le braccia, si trovava un sorridente e
rilassato Puffy.
“Alla buon’ora! Ce l’hai?” Il
cantante puntò subito lo
sguardo sull’oggetto di suo interesse.
“Auguri Patton, innanzitutto! Ehi, sembri un drogato in
attesa del suo spacciatore” commentò il batterista
in tono ironico.
Il cantante cercò di darsi un contegno e lo
invitò a
entrare, facendogli strada verso la zona giorno.
“È finalmente arrivato il nostro adorato
batterista con
la mia adorata caffeina!” annunciò entusiasta
mentre entrava nella stanza.
Tutti salutarono Puffy e si radunarono intorno al tavolo,
mentre lui vi posava la teglia.
“Veramente” puntualizzò, lanciando
un’occhiata al
cantante, “stavolta ho voluto sperimentare qualcosa di
diverso, perché il
solito tiramisù mi annoiava. Tranquilli, vi
piacerà!”
Detto ciò, il ragazzo coi dreadlocks sollevò il
foglio di
carta stagnola, rivelando un tiramisù decorato e curato nei
minimi dettagli.
Soltanto che, al posto della classica copertura al cacao,
in cima svettavano alcune fette di ananas.
Mike si accigliò e si accostò ancora di
più per poter
esaminare il dolce. “Ma… è
contraffatto! E dov’è il
caffè?”
Puffy si strinse nelle spalle. “Non c’è.
Questo è un
tiramisù all’ananas.”
“Sembra buonissimo!” commentò Bill,
già con l’acquolina
in bocca.
“Io adoro l’ananas” cinguettò
Roddy.
“Io invece lo odio, mi fa cagare! Io ho aspettato mesi
per un tiramisù vero, al
caffè, e invece…” sbottò
Mike con fare
isterico.
“Senti, io mi sono impegnato per farlo, se non ti piace
ce lo mangiamo noi” ribatté Puffy piccato, ma
senza scomporsi troppo.
“Conta su di me, amico mio!” intervenne Jim con un
sorriso sbilenco.
“Basta, non litigate, state calmi!”
cercò di riportare
l’ordine Bill, poi si voltò verso Mike.
“E tu smettila di fare lo stronzo!”
“Ma, scusami: tu decidi di usare un’altra ricetta
per il
dolce del mio compleanno, e me lo dici solo
adesso?” proseguì
imperterrito lui, ignorando deliberatamente il bassista.
“Volevo farti una sorpresa” si difese Puffy. Ci era
rimasto un po’ male, anche se non lo dava a vedere.
“Ho capito.” Con un sospiro, Roddy
afferrò Mike per un
braccio e lo trascinò verso la cucina. “Gli faccio
un caffè e vedrete che
tornerà come nuovo!”
Un’ora e un caffè più tardi, i cinque
ragazzi erano
seduti attorno al tavolo, davanti a dei piattini in plastica ormai
vuoti, e del
tiramisù ne era rimasto ben poco dentro la teglia.
“Credo di aver mangiato troppo…”
bofonchiò Roddy,
massaggiandosi lo stomaco e il ventre.
“Ma, Patton… tu non avevi detto che
l’ananas ti faceva
schifo?” domandò Jim, lanciando
un’occhiata al cantante che mandava giù con gusto
l’ultimo boccone.
“Macché, l’ho detto solo
perché ero incazzato e in
astinenza… anche se comunque preferisco il
tiramisù al caffè” precisò
subito,
poi gettò uno sguardo alla sua destra, dove aveva preso
posto Puffy.
Ora che ragionava di nuovo a mente lucida, si sentiva
davvero in colpa per come si era rivolto al batterista.
Quest’ultimo si schiarì la gola e, tenendo lo
sguardo
basso sul suo piatto, disse: “Scusami Patton, hai ragione.
Avrei dovuto almeno
chiedertelo: per quanto ne so, potevi anche essere allergico
all’ananas e non
poter mangiare il tuo dolce di compleanno”.
Mike scosse il capo e rise. “Io faccio lo stronzo, ma ti
scusi tu? Come sarebbe a dire? Sono stato un ingrato, una vera testa di
cazzo”
dovette riconoscere, anche se per lui non era sempre facile dire
ammettere le
sue colpe ad alta voce.
“E poi aveva saltato il secondo caffè del
pomeriggio”
aggiunse Jim. “Ma in effetti ciò non toglie che
è una testa di cazzo.”
“Sei in cerca di guai, Big Jim?” lo
minacciò
scherzosamente Mike.
Puffy annuì comprensivo. “Ah, ecco dove stava il
problema! Tutto risolto!”
Mike gli sorrise. “Davvero?”
I due si scambiarono un’occhiata complice.
“Che carini! Posso scattarvi una foto?” si
entusiasmò
Roddy, felice che i suoi amici si fossero riconciliati.
“Sentite…” Bill si schiarì la
gola, si guardò attorno a
disagio e infine picchiettò con l’indice sul bordo
della teglia, dove giaceva
un’ultima porzione di tiramisù. “Questo
lo vuole qualcuno? Perché è un peccato
lasciarlo lì tutto solo…”
Roddy si batté una mano sulla fronte. “Ma quanti
stomaci
hai, Billy?”
Tutti scoppiarono a ridere mentre il bassista si
avventava sul tiramisù rimanente.
Lo sfortunato tiramisù all’ananas che alla fine
tutti
avevano apprezzato. Anche Mike.
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♣ ♣
Prompt per la challenge
“Just stop for a minute and
smile”:
8. "E me lo dici solo
adesso?"
47.
"Credo di aver mangiato troppo..."
AUGURI MIIIIIIIIIIIIIIIIIKE!!!!!!!!!!!!!! *____________*
E potevo forse non scrivere una storia demenziale per
celebrare il compleanno di questo adorabile dinosaurino dei boschi?????
MA
CERTO CHE NO, anche perché io mi diverto troppo a prenderlo
in giro per tutte
le sue fisse e stranezze (la dipendenza da caffeina, la fobia del
13… è un caso
perso XD)!
L’occasione mi è stata servita su un piatto
d’argento
dalla mia minilong Happy Birthday, Fucker!, scritta
in occasione dei
compleanni di Roddy e Jim: per chi non l’avesse letta, nel
secondo capitolo si
accennava al fatto che Puffy sarebbe arrivato presto a casa loro (nella
storia
i due sono una coppia e convivono) con una teglia di
tiramisù da regalare a Jim
per il compleanno, e ho pensato che potesse essere una tradizione,
visto che al
batterista piace realmente il tiramisù ^^
E Mike SICURAMENTE ne va pazzo perché, da amante e
consumatore seriale (?) di caffè, non può
lasciarsi sfuggire un dolce che ne
contenga!
Però era OVVIO che qualcosa dovesse andare storto, e
infatti proprio in quest’occasione Puffy ha ben pensato di
cambiare la ricetta
e fare il tiramisù ALL’ANANAS AHAHAHAHAHAHAH!!!
Breve spiegazione del titolo: lo so che la versione
giusta dovrebbe essere “I fuckin’ hate
ananas”, ma c’è una spiegazione! Nella
canzone dei Nothing But Thieves Phobia (del
13… no, scherzo XD), di cui
trovate il link qui,
nel terzo verso (e poi anche più avanti nell’arco
della canzone), il cantante
pronuncia la frase “I fuckin’ hate the
internet”, ma io al posto di “internet”
ci sento “ananas” AHAHAHAHAHAHAHA pronunciato
all’inglese e senza la s
finale, ma pur sempre ananas! E potevo lasciarmi sfuggire
l’occasione di
sfruttare questo titolo per QUESTA storia?
Ho colto troppe ghiotte occasioni in un colpo solo XDD
So che non è nulla di che, ma spero di aver strappato un
sorriso! Grazie a chiunque sia giunto fin qui :3
E ANCORA TANTISSIMI AUGURI A MIKE, grazie per regalarci
ogni giorno le tue mille affascinanti sfaccettature ♥
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