Ricordi del passato

di God_Eden_Imperial
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Inizialmente Gilbert vuole dire di no, ma la tinta di rosso sulle guance di Vincent e il modo in cui il suo corpo trema per la febbre, convince il ragazzo del contrario. E’ raro che il suo fratellino si ammali. Ma quando succede, è come se avesse qualche tipo di malattia per quanto debole e fragile diventa.
"Cosa ti fa pensare che io voglia dormire vicino a te? Non voglio che mi attacchi qualcosa Vince”
Sbuffa Gilbert.
"Per favore”
Lo prega Vincent a bassa voce, mettendo il broncio. 
"Sto congelando..."
Aggiunge altrettanto debolmente.
“Mhh…e va bene”
Alla fine Gilbert cede e chiude il libro che sta leggendo per poi alzarsi e unirsi a fratellino nel letto. Sollevando la coperta, gli scivola accanto, sorridendo mentre Vincent si avvicina immediatamente a lui.
“Sta tranquillo…non ti tocco…anche perché non ne ho la forza al momento. Ho solo un freddo infernale”
Ammette Vincent tirando su col naso. Un colpo di tosse gli sfugge dalle labbra e si rannicchia ancor di più contro il calore di Gilbert, sotto la coperta.
Il maggiore scuote la testa, facendosi sfuggire un altro sorriso. 
“Non so se crederti. Non ti preoccupare, mi prenderò cura di te Vince”
Sussurra accarezzandogli la guancia che si scalda maggiormente non appena lo tocca.
"G-grazie Nii-san”
Borbotta debolmente e chiude gli occhi, cercando di addormentarsi ora che Gilbert è qui per tenerlo al caldo e al sicuro, come in passato, decenni prima.
Vincent sta ancora tremando, ma il suo respiro si è calmato, quindi Gilbert si gira, chiedendosi se può scivolare giù dal letto ora per mettersi a controllare dei documenti per Pandora.
È allora che sente un pugno sudato che stringe forte il retro della sua camicia. 
"Per favore…non andartene…"
Mormora Vincent, con un tono assonnato e supplichevole. C’è anche un pizzico di tristezza che colpisce Gilbert. Non può dire se il fratellino sia effettivamente sveglio o addormentato; in ogni caso quelle parole echeggiano nel suo petto, facendogli battere il cuore.
Si comporta distaccatamente con lui, ma lo adora. Ama avere qualcuno che ha bisogno di lui, ama il modo in cui la mano di Vincent si arriccia nella sua maglietta, desiderando di tenerlo vicino, nel volerlo. 
Vuole sapere che Vincent ha bisogno di lui. E’ da sempre la sua più grande debolezza essere necessario, non lo nega.
Con quel pensiero in testa, Gilbert si gira per affrontarlo, tirando il corpo del fratellino malato al petto. 
"Sì…resto qui…non mi muovo, te lo prometto”
Borbotta lasciandogli un tenero bacio sulla fronte. Averlo stretto a se gli fa provare una sensazione che non gli è estranea…però, allo stesso tempo, non riesce nemmeno a ricordare; come molte altre cose che riguardano Vincent.
Ha paura di rammentare il suo passato, eppure vuole sapere perché il suo fratellino sembra essergli così estremamente grato per qualcosa.
Presto o tardi arriverà il giorno in cui, inevitabilmente, i suoi ricordi torneranno tutti a galla e, a quel punto, magari, sarà pronto a ricambiare l’affetto di Vincent.
Nel profondo, dentro di se, non vede l’ora ma, per il momento, preferisce non ammetterlo.




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