Odnoliub
Mia amata Ymir,
vorrei dirti che ho esaudito i tuoi desideri, che ho vissuto a testa
alta, ma abbandonarmi è ciò che mi è riuscito
meglio. Non potevo mostrarlo al mio
Paese, ma fingere che la tua assenza e la solitudine della mia
posizione non mi toccassero era impossibile. Mi sono ritirata per
non mostrare il mio dolore, mi sono ritirata per aiutare gli orfani,
perché la gioia dei bambini che non hanno mai ricevuto amore,
bambini come te e come me, potesse riversarsi anche su di me. E ha
funzionato, sai? Per un po’ di tempo lo ha fatto, ma è
stato un pagliativo, e quando per
salvarmi ho dovuto scendere a patti con l’unica alternativa che
mi avrebbe dato un po’ di tempo, diventare madre, sono sfiorita.
Ciò che
a molte altre donne avrebbe donato felicità, a me ha restituito
una voragine di solutudine, smarrimento e buio. Cercavo la luce nei
tramonti di Paradis perché non la trovavo nel mio cuore, ma il
vasto orizzonte mi mostrava quanto insignificante fosse la mia
volontà e che ineluttabile era il mio destino e la mia stessa
vita.
Sai qual è stata la cosa peggiore di quando
è nata mia figlia? Non che sia
venuta alla luce nel giorno di morte e speranza
dell’umanità, nemmeno il pericolo che essere la regina di
una Nazione decaduta comportava, ma che fosse una femmina. Non ho
potuto darle il tuo nome, Ymir, non ho potuto perché non conosco
il tuo vero nome. Sono stata una pessima madre, Ymir. Non saresti stata
fiera di me. Poi, quella piccola creatura ha cominciato a crescere e a
parlare e... oh, Ymir, sei tu. Non per davvero, ma ti ritrovo nel suo
sguardo talvolta
altezzoso, o accigliato, o arrogante, e quando sorride o ride
sguaiatamente. Vive la tua anima nel suo temperamento e, da quando
rivedo te, io non mi sento più sola.
Avevo un unico amore nella mia vita, che mi ha lasciata per sua volontà, ma oggi ho un nuovo amore.
Oggi io vivo per lei, per te e per me.
Oggi, Ymir, puoi essere fiera di me, perché io lo sono.
Historia
Note d'autore:
quando un’opera finisce ci si sente sempre un po’ spaesati
e anche questo manga non ha fatto eccezioni, tuttavia questa volta allo
smarrimento è sopraggiunta serenità. Per la prima vota ho
visto i personaggi col cuore più leggero e un futuro che sembra
davvero luminoso, un nuovo inizio, una nuova alba per Paradis e per
tutti i personaggi. Quindi eccoci qui, questa è l’idea di
questa piccola raccolta dove vi proporrò delle introspezioni dei
nostri protagonisti. Non so ancora se tutti oppure quali, ma
l’intento è esprimere i pensieri e le emozioni di quei
personaggi che l’autore ha condensato in poche tavole, per
vederli ancora una volta e dare un pensiero conclusivo a ciascuno.
Due parole per concludere questa flash. Perché Historia?
Perché ho poco tempo in questi giorni e volevo portare subito
qualcosa mentre l’uscita dell’ultimo capitolo è
ancora calda. Abbiamo visto Historia molto triste, depressa, perdere
una persona importante come Ymir dev'essere stata dura per lei e
successivamente voler essere usata dal suo Paese come null'altro che un
contenitore di prole e del potere dei giganti deve averla fatta sentire
in balia degli eventi. Nell'ultimo capitolo però ho trovato
un'Historia diversa: ha compiuto una forte evoluzione da quando
l'abbiamo vista la prima volta e credo che ora abbia raggiunto la
serenità. Questa è la lettera che non ha mai potuto
scrivere a Ymir, per me questa è la nuova alba di Historia.
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