Karē raisu
Ha cominciato a piovere qualche ora fa.
Rei quel giorno non si sente bene. Si è alzata tardi, e ha trascorso molte ore sul divano. Ha provato a fare qualcosa per tenersi occupata e non far preoccupare Nanako: ha cercato di mettersi a leggere qualcosa, poi ha provato ad ascoltare musica, e anche a suonare qualcosa con la chitarra.
Non è servito a nulla.
L’unica cosa che l’ha tenuta occupata per un po' è stata la bambola che Nanako le ha regalato per Natale: l’ha pettinata, le ha acconciato i lunghi boccoli castani in un’elegante acconciatura, poi le ha cambiato l’abito.
Si alza dal divano solo quando comincia a piovere.
Il suono dell’acqua la rilassa e la tranquillizza.
Si siede davanti alla finestra, e guarda la pioggia che cade sui tetti, segue le gocce d’acqua che scivolano lungo il vetro della finestra.
È quasi l’ora di cena, e Nanako inizia a cucinare.
Rei la sente accendere un fornello, aprire il frigo e prendere qualcosa, poi un coltello che affetta e qualcosa che bolle.
Abbandonata la finestra, Rei va in cucina guidata da un profumo dolce e speziato.
Nanako sta versando delle verdure in una pentola, e lei abbraccia da dietro; affonda il volto nell’incavo fra la spalla e il collo, e vi sfrega contro la fronte.
L’altra donna ride, ma non cerca di sottrarsi a quelle attenzioni, e continua a cucinare stretta nell’abbraccio.
<< Riso al curry? >>
<< Sì. È perfetto per una giornata fredda e piovosa come questa, >> mormora dolcemente, mescolando le verdure mentre aggiunge il brodo.
Il brodo in cui sono immerse le verdure comincia a bollire, Nanako aggiunge il dado e inizia a mescolare lentamente.
Il riso è già pronto, e profuma di fresco. Rei socchiude gli occhi e inspira lentamente: sono quelli i momenti in cui è incredibilmente felice di essere viva.
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