Prompt:
Insieme
Personaggi:
Levi ed Eren
Ambientazione:
modern!AU
Generi:
Fluff, slice of life
Storia
2: Insieme
Levi
non amava i dolci ma da quando Eren aveva scoperto chissà
come qual
era la torta che gli faceva sua madre per il compleanno gli piaceva
molto prepararla con lui. La scusa ufficiale era controllare che quel
goloso del suo fidanzato non ne approfittasse per fare una
scorpacciata di glassa ma in realtà era solo contento di
tornare
bambino per un po' - ammesso che fosse possibile, visto il compito
che si era dato -. Ricordava infatti che quando era piccolo la madre
si faceva aiutare da lui per le cose più semplici ed era
piacevole
illudersi per un attimo che lei fosse ancora al suo fianco.
Ovviamente girandosi trovava Eren, che forse consapevole dei pensieri
che lo agitavano, era sempre pronto a distrarlo con la sua voce
allegra e i suoi sorrisi, ma nel complesso era un momento piacevole e
anche quell'anno, la sera della Vigilia, la coppia era in cucina a
mettere insieme gli ingredienti. Il più giovane
chiacchierava come
sempre mentre Levi si limitava a brevi risposte di tanto in tanto.
Era sempre stato di poche parole e aver realizzato per caso da quanto
tempo la madre l'avesse lasciato non lo aiutava. Perso nei suoi
pensieri, non si accorse dello sguardo che gli lanciò il
fidanzato a
un certo punto, e nemmeno del lieve sospiro che gli sfuggì
subito
dopo. Vide fin troppo bene, però, il suo tentativo di
allungare una
mano verso l'impasto che aveva lasciato un momento (quasi)
incustodito sul tavolo mentre lavava le mani.
«Ehi!
Cosa credi di fare, moccioso?» lo richiamò
infastidito, usando il
vecchio nomignolo che gli aveva affibbiato ai tempi della scuola.
«Io?»
domandò Eren con una finta aria innocente che non avrebbe
ingannato
nessuno.
«E
chi altro?» sbottò irritato, andando a riprendere
la zuppiera per
allontanarla da lui.
«Eddai,
Levi. Non mi merito nemmeno un assaggio?» insistette il
ragazzo in
tono supplichevole mentre lo abbracciava da dietro.
«Credevo
volessi prepararmi la torta» rispose lui con un leggero
sbuffo.
«Infatti
è così ma un piccolo assaggio ogni tanto ci sta,
non credi?» provò
ancora Eren facendogli stringere i denti per l'irritazione. Mancavano
solo i capricci di quello stupido quella sera ma cercò
comunque di
mantenere la calma. Non capiva perché, tutt'a un tratto, si
fosse
messo in testa una cosa simile ma non gli avrebbe permesso di
approfittare della situazione.
«Scordatelo»
ringhiò deciso, voltandosi poi verso di lui. «Li
conosco i tuoi
assaggi e non passerò la notte a prendermi cura di un
moccioso che
si è procurato un mal di pancia con i fiocchi»
continuò con lo
stesso tono sostenendone lo sguardo.
Per
tutta risposta, il ragazzo alzò gli occhi al cielo e
allungò di
nuovo la mano, riuscendo questa volta a prendere un po' di glassa che
si affrettò a leccare dalle dita.
«Buonissima»
commentò soddisfatto ripetendo il gesto.
«Fallo
di nuovo e te la taglio quella mano» lo fermò Levi
minaccioso,
ancora incredulo per la scena. Era da tempo che non faceva
così e
quella sera non aveva proprio voglia di simili giochetti.
«Non
oseresti» rispose sicuro Eren ignorando la minaccia e Levi
gli
afferrò il polso.
«Non
mettermi alla prova» ribatté svelto, sfoderando di
nuovo lo sguardo
che anni prima, grazie allo zio Kenny che l'aveva cresciuto dalla
morte di sua madre, gli aveva sempre permesso di farsi rispettare
nonostante la piccola statura e «il cuore troppo
tenero», come
questi amava ricordargli a tradimento. Una delle poche cose utili che
l'uomo, vero responsabile di un sacco di problemi nella sua breve
vita, gli avesse insegnato ma avrebbe dovuto sapere che con quello
strano ragazzo, da sempre immune al suo atteggiamento a dir poco
scostante, non avrebbe funzionato.
«Ora
sì che ti riconosco» disse infatti Eren un attimo
dopo con un gran
sorriso che si tramutò in una risata nel vedere la sua
espressione
stupita e sempre più arrabbiata man mano che realizzava la
verità.
«L'hai
fatto apposta!» lo accusò dandogli un leggero
scappellotto sulla
nuca che lo fece ridere ancora di più mentre si abbassava
nell'inutile tentativo di evitarlo.
«Era
l'unico modo per distrarti» rivelò con
semplicità. «Ti senti
meglio adesso?» chiese dolcemente, stringendolo in un caldo
abbraccio.
«Grazie,
Eren» disse piano con un lieve sorriso facendo poi incontrare
le
loro labbra.
Il
fidanzato gli rispose subito e si concessero qualche minuto di baci e
coccole prima che Levi, accortosi del “pericolo”,
si costringesse
ad allontanarsi quel tanto che bastava per spegnere il fuoco che
iniziava ad ardere dentro di lui.
«Mettiamo
prima in forno la torta» sussurrò a fatica e il
ragazzo annuì con
gli occhi già liquidi di piacere.
Si
staccarono a malincuore e il più grande versò la
glassa nella
teglia facendosi aiutare con gli ultimi ritocchi prima di mettere il
tutto a cuocere.
«Sicuro
di non volermene dare un po'?» riprovò Eren
speranzoso con un
sorrisetto divertito accennando ai rimasugli di glassa rimasti nella
zuppiera.
«L'hai
già avuta e questa roba ti fa male» rispose
esasperato Levi
trascinandolo via.
«L'importante
è il risultato» cercò di convincersi
dispiaciuto il ragazzo con un
sonoro sospiro ma il fidanzato capì subito che l'aveva detto
solo
per stuzzicarlo ancora.
«Possiamo
fare di meglio adesso» gli ricordò, coinvolgendolo
in un bacio
mozzafiato sebbene una parte di lui urlasse disperata di pulire prima
i disastri che avevano combinato sui ripiani. Il desiderio
però era
troppo e Levi strinse a sé il compagno, che già
reclamava le sue
attenzioni, pregustando l'ennesimo regalo della serata che fino a
poco tempo prima non avrebbe mai pensato di poter ricevere. Da quando
c'era Eren, però, la sua vita era decisamente migliorata
sotto tutti
i punti di vista.
Angolo
autrice:
Ciao
a tutti e grazie per essere arrivati fin qui! Spero vi sia piaciuto
questo momento di dolcezza tra loro due e che mi farete sapere che ne
pensate, se vi va, ma grazie comunque per il tempo che mi avete
dedicato anche solo leggendo. <3
Buona
serata e buonanotte per dopo.
Alla
prossima!
Ellygattina
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