See you in the next life Solitude

di FlavourK
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Una pergamena vuota era tutto quello che aveva tra l'indice ed il medio della mano dominante, nell'altra mano saldamente teneva una piuma d'oca. I passi che l'avevano accompagnato in quel luogo erano stati quasi strascicati e ringraziava di non aver incontrato nessuno in quel tragitto, probabilmente per la bella giornata erano tutti fuori a godersi la nebbia. Era appena passato in Palestra per assicurarsi di non avere alcun allenamento quella sera, non avrebbe retto il doversi mostrare impassibile, e mentre faceva ritorno verso l'aula aveva avuto un crollo. Si era sempre mostrato forte in quegli ultimi tempi ma la mancanza si faceva sentire e per quanto accettava quella situazione era sicuro di non poterla reggere ancora, aveva deciso di scrivergli una lettera che non le sarebbe giunta mai, non l'avrebbe mai spedita e probabilmente dopo averla scritta avrebbe strappato quella pergamena in quanti pezzi era stato fatto il suo cuore. Erwin poteva colmare quella mancanza in minima parte, il suo uomo sarebbe sempre stato uno e non l'avrebbe mai cambiato con nessuno. Il suo moccioso Non c'era riuscito e appoggiandosi alla parete era scivolato giù lungo il muro sbattendo leggermente la testa su di esso, le lacrime avevano iniziato a sgorgare dai suoi occhi rendendo il suo viso una maschera triste, consumata. Si era chiesto numerose volte, seduto su quel pavimento come mai facesse così freddo ma si era successivamente dato una risposta da solo, non era freddo. Quel brivido freddo di dolore che attraversa ogni fibra del tuo corpo quando stai cadendo? Come se all'improvviso le temperature si fossero drasticamente abbassate nel giro di pochi secondi e il proprio corpo avesse iniziato a congelare bruciando pezzetto dopo pezzetto ogni parte della propria coscienza. Non era freddo. Non aveva mai sofferto di solitudine, ma poteva immaginare come fosse...una bolla trasparente di apparente tranquillità che permette alla gente di scorgere la completa distruzione del mondo esterno, ma talmente spessa da ovattare tutto il dolore e la sofferenza che ti circonda come il peggiore dei mostri, come il più spaventoso di essi. Il mostro però scomparirà velocemente lasciando destabilizzato chiunque, da non capire più chi si è, la propria personalità, i propri ricordi sembreranno quelli di un'altra persona. Non ci si riconoscerà neanche più troppo occupati a trovare una soluzione a quel problema irrimediabile, ti renderai conto che non sei altro che un guscio vuoto privo di ogni tipo di emozione, dalla più dolce alla più fredda e tagliente. Quel mostro prima o poi sarebbe venuto a cercare chiunque.

Fully committed...

Levi avrebbe volto dirgli che ci sarebbe sempre stato per lui, anche se l'avesse ferito nel peggiore dei modi, perché ormai la sua anima era strettamente legata a quella del ragazzo. Gli mancava come l'aria e ogni giorno che passava, dal suo abbandono pesava come un macigno nella sua vita. Probabilmente oltre al biondo durante le lezioni avrebbe avuto al suo fianco anche Eren, ma quello era sicura non sarebbe più stato possibile. Avrebbe voluto dirgli tante, troppe cose che non era riuscito a fare per la mancanza di tempo, per quell'avvenimento, per una serie di cose che gliel'avevano portato via. Aveva pensato più volte che quell'attaccamento fosse il risultato sentimentale di qualcosa ma si era ormai accertata che i suoi sentimenti sarebbero sempre stati sulla sfera amicale per lui, non avrebbe mai potuto rovinare tutto il bello che avevano creato finendo per innamorarsi di lui. Mai. Il loro rapporto andava oltre quell'amore descrittivo nelle favole. In quel momento gli vennero in mente i suoi occhi smeraldo così pieni di gioia e di vita, una ventata d'aria fresca che era stato in grado di colpirlo fin dal loro primo incontro. Il pigiama. Il silenzio assordante di quel luogo sarebbe stato spazzato via da un singhiozzo, era certo di essere da solo quindi non si sarebbe preoccupata troppo di esternare i suoi sentimenti a riguardo. Rabbia, Solitudine erano i due vincitori, mentre con le mani avrebbe cercato di lasciar andare la piuma e la pergamena che stringeva ancora tra le mani, facendole cadere con un suono sordo in quel corridoio silenzioso in grado di giudicarlo.

...you’re here for the stay down





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