S.Q.I.A.Q.N.H.R.A.

di Woody Lee
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E' da sola.
Questa è la mia unica chance.
Le mie gambe si mossero da sole e mi accostai a lei che guardava un quadro appeso alla parete. Era la copia di un Monet.

"Bellissimo, un pezzo unico." diceva sottovoce mentre passavo silenziosamente dietro di lei. 
"Bellissimo, un pezzo unico" dissi addossandomi al quadro e quindi superandola.
Mi girai a vederla e lei ricambiava.
"Scusa, ti sono passato davanti" 
Quasi sfiorando la sua spalla, rimasi a osservare il quadro per qualche secondo. 
Di scatto voltai lo sguardo verso il suo:

"Sono Davide."
"Anna, piacere."
"Ti posso offrire un caffè al bar?"
"No, prendo solo Pocket Coffee."
Ne tirò fuori uno dalla tasca dei jeans, lo scartò e lo mangiò giocandoselo con la lingua.

"Allora pranziamo insieme." dissi.
"Ho il pranzo al sacco." rispose mostrandomi lo zaino in spalla.
"Che ne dici di un aperitivo? Hanno pure il calcetto al bar se vogliamo gioc..."
"L'ho già fatto con i miei amici e li ho battuti tutti a calcetto."
"Non hai battuto me!" Rispondo
.
Dopo avermi battuto a calcetto con poche difficoltà, mi tirò una pacca sulla spalla e mi costrinse a passare sotto al calcetto perchè, secondo Anna, al sei a zero è regola. Colpì la testa su una sbarra di ferro. Quando mi rialzai in piedi lei era sparita.




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