Bite.
E'
bravo ad affondare le dita nelle coperte; stritolare le lenzuola ed
imprimerci la violenza dell'orgasmo, lasciata lì col fiato.
Un
Dragone fallito, è Brian; dal respiro gelido, dal fiato
caldo, senza
fuoco. Una sigaretta potrebbe aiutarlo. Fumo, con la
lucidità che
brucia tra le sue dita.
La
fumerà quando rimarrà solo, così
potrà scopare anche con lei.
Gli
occhi socchiusi scuriscono i colori, ma qualche goccia di peccato
dona nuova luce, in un respiro; è un contrasto di azzurri
inspiegabile, mentre si riscoprono entrambi di nuovo affamati.
Matthew
si scosta subito, lasciando alla gola di Brian un mugolio di
nostalgia; probabilmente ha meno motivi per restare di quanti ne
abbia Brian ad andarsene, ma lui ha deciso d'essere razionale, visto
che quei secondi di pazzia l'hanno scosso. Una furia s'era
impossessata di lui, lo sentiva nell'irrigidirsi dell'amante,
nell'aria troppo calda, nei denti. E lo sente ora nel nettare che ha
sulle labbra; come inchiostro invadente senza un briciolo di ritegno,
le stupra.
E
Brian sorride, così amaro da poter rendervi anche il suo
sangue;
ferroso e dal sapore forte, dall'odore inebriante: è forse
la
tentazione al peccato, quella?
Mio
Dio, mi pento e mi dolgo con tutto il cuore dei miei peccati.
Avanti,
Brian, dì le preghiere con la mamma.
Con
il cuore non si pente. Si piange, che poi è la stessa cosa
di
sanguinare; pompa nelle vene e piange alla vita, ed a quello che
è
stata. E' vivo per un pianto, è stato vivo con un pianto
alla
nascita, ed ha preso di nuovo uno schiaffo sulle natiche; che sia uno
schiaffo, una pacca o altro, che differenza può fare.
Tanta.
Perché
peccando ho meritato la mia fine.
Brian
l'ha assaggiata, la fine; ha leccato via il piacere dal peccato ed
è
stato morso da una fine bastarda che sta ancora lì a
guardare il
danno. Il peccatore è stato punito con un morso, ed il
giustiziere,
ora, è contaminato dalle colpe. Ma quali, colpe, si chiede
Brian.
Matt
fuggirà troppo in fretta anche stavolta, per rispondere.
«
Sei un idiota. »
Bellamy
si lecca le labbra a quelle parole; il bagliore di un'ossessione che
s'impossessa degli occhi, la frenesia di possedere, la voglia di
fuggire e di nascondere ogni prova del proprio passaggio. Soffocare
una ferita e non rispondere, non fa altro che infettarla.
Il
Drago soffoca una risata di rabbia; un atto di dolore lasciato a
metà
e mai concluso, è quella stessa scopata che continua a
trascinare in
letti diversi, poi uguali, ed ormai rotti. Lacerando l'anima, in
odori mischiati ad amanti diversi; lasciando pezzi in ogni canzone,
nota, corda, callo sulle dita. Ed anche Matt ne ha qualcuno, nascosti
nei suoi occhi chiari che nessuno nota mai. Nascosti, spenti, troppo
devoti all'aria per cogliere i ringhi di Brian.
Lui
dubita che arriverà mai a confessarsi; ama troppo essere
sporco di
peccati ed affogarci, sempre
più a fondo,
per volerli lasciare ad un uomo in saio, che dubito possa mai
comprendere il piacere di una sega, perfino; è diventato
forse
troppo volgare? Forse ha perso tanta speranza.
«
Scusa. »
Forse
Matt non capisce che parlando, senza morsi, si lascia odiare come
meriterebbe l'Amore; così tanto da accoltellare novantotto
volte in
ricordi dell'amore di Cristo che, guarda caso, non è
servito. Non è
servito proprio ad un cazzo.
E'
solo un morso.
Brian
è bravo a rimarginare le ferite; è sempre stato
bravo a farsi male
e suonarci su. Basta solo fare il callo anche a quello, come sulle
dita.
Je
t'aime, moi non plus.
E'
davvero, davvero corto; ed anche in ritardo, e per
chiunque la
seguisse un enorme scusa, ve lo meritate.
Sinceramente
non credo ci sia molto da spiegare, a parte le frasi in corsivo che
sì: sono una preghiera; “Atto di
dolore”, si chiama.
Per
il resto, sta tutto alla vostra interpretazione; a me sinceramente
sembra più chiaro di quello precedente. E' una storia un po'
particolare, lo so; presto arriveranno anche quelle più
sensate e,
chissà, magari anche più soft.
Chissà.
E'
una giornata un po' fiacca, scusate se si nota proprio tanto anche in
queste note.
Un
ringraziamento speciale a Niki e Rukia, a cui ho già
risposto via
msn.
Au
revoir.
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