Condemned

di oscar 82
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Stregone.
 
Lui è uno stregone.
 
La parola come una lama nella pelle, ti scuoia.
Come un urlo nella testa, ti stordisce.
Come un buco nel cuore, scava, scava.
 
Lui è puro male.
Male che hai toccato con le tue stesse mani, demone crudele che ti ha portato via madre e padre, che spinge la tua dolce sorella all’odio, alla sete del tuo sangue. 
 
Lui è magia, è oscurità e abominio.
È freddo gelido e guerra, e tu lo annienterai.
Non c’è posto per l’oscurità nel Regno del Sole, non c’è spazio per l’ombra nel Regno della Luce.
 
Condannalo. Fa’ la cosa giusta, Arthur Pendragon. 
 
Lui ti guarda dolcemente e legge nei tuoi occhi. 
 
Accende le sue iridi d’oro liquido e alza muri, solo per te.
Stende le sue dita sottili e solleva mari, solo per te. 
Sussurra appena alla Terra e la apre, la fende con un terremoto, solo per proteggerti, per salvarti, per amarti.
 
È immortale ma muore davanti alla bellezza della tua anima, prende il tuo cuore tra le sue  potenti mani e lo avvolge, lo coccola mentre tu ti chiedi perché non lo stritola.
 
Dovrebbe minacciarti ma ti tiene al sicuro da sempre.
Dovrebbe odiare la tua stirpe che ha distrutto, bruciato, dilaniato la sua, ma ti adora, ti adora, ti adora.
 
Mette il suo potere immenso e imperituro ai tuoi piedi, perché tu possa usarlo, per sempre.
 
E tu sei condannato.
 
 




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