La Mummia e i Libri di Amon - Ra

di Giuls_breath
(/viewuser.php?uid=111271)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.




 

Prologo
 

Non si sa esattamente da chi o quando i libri contenenti la sapienza, la magia, la storia e la religione del nostro popolo furono forgiati, essi esistono. E sono tra gli oggetti più preziosi del nostro tempo.

Tebe, 1288 A. C.

Ivi, giunse un piccolo gruppo di soldati incaricati di proteggere i libri d’oro di Amon – Ra, su ordine del Faraone si decise immediatamente di far sì che il loro antico potere venisse celato agli occhi di coloro i quali potevano decifrarne il loro immortale potere e così fu incaricato il Gran Sacerdote Imhotep di nasconderli nei luoghi più inaccessibili presenti nel regno: il primo fu nascosto ad Hamunaptra, antico sito di sepoltura dove risiedevano gran parte dei tesori dell’Egitto, gli altri due a Qubur Almawt, che tradotto significa Tombe della Morte, sito in cui venivano praticati riti funebri e magici. Luogo, se possibile, ancora più pericoloso di Hamunaptra…
Imhotep fece nascondere sotto l’antica statua di Horus il primo libro, il libro che avrebbe privato dell’immortalità qualunque essere immortale, il secondo nella statua di Osiris e il terzo nella statua del dio Seth.

Il potere di questi ultimi due libri era ignoto persino a lui.

Come a tutti i viventi…

Il Gran Sacerdote e i suoi seguaci avrebbero dovuto essere sacrificati per impedire di far parola a chiunque dell’ubicazione dei testi sacri, ma la loro vita fu risparmiata per esplicita volontà del Faraone, il luogo fu sigillato da una chiave che sarebbe stata posseduta solo ed esclusivamente dal Sacerdote e questo garantì il rientro in patria.

Dopo poco il loro ritorno a Tebe, Imhotep fu tormentato da incubi ricorrenti, gli dèi lo perseguitavano e la sua condotta non proprio trasparente non faceva che acuire quel suo stato di agitazione e pertanto finiva quasi tutte le sue giornate in preghiera nel tempio.

Quando Imhotep si rimise in piedi e si voltò si rese conto di essere osservato da una giovane dai lunghi capelli color corvino e dagli occhi verdi, quegli occhi non li avrebbe mai dimenticati, anche se non erano gli occhi di colei che amava…

Li avrebbe portati con sé nella Tomba.

_____
 



 



 

Buonasera, questa è una breve introduzione alla mia storia,
non so se effettivamente la leggerà qualcuno, se ciò accadrà, 
grazie per avermi letta.
Come scritto nell'introduzione, 

è un mio personalissimo seguito de "La Mummia Il Ritorno" 





Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=4048884